[Missione #Speciale - 3]

- Test speciale per i nuovi iscritti -

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    P h a s e   1:
    Together_

    Data:// 08/12/2307
    Location:// Nerpič'ja Federal Base_
    Ore 06:00 am





    Il vento soffiava forte a Nerpič'ja.
    La temperatura era sui venti gradi sotto lo zero.
    La base federale, situata ad est della penisola di Kola, in Russia, si affacciava sul mare di Barents ed era uno dei principali porti militari della Federazione.
    L'intera struttura quella mattina veniva costantemente sferzata dalle folate di neve gelida, mentre i carichi di viveri e mezzi venivano completati sulla gigantesca nave spaziale di classe Space Noah - lunga oltre seicento metri - ormeggiata al molo d'attracco numero cinque.
    Era gargantuesca, un gigantesco mostro marino obnubilato dalla penombra dell'alba, quasi inimmaginabile per chi non ne avesse mai vista una.

    screen1

    Era la Hagane.
    Cimelio della guerra avvenuta contro i Divine Crusaders, nave di punta dell'esercito federale terrestre, era una delle uniche tre navi della classe Space Noah ancora in servizio.
    Il suo cannone principale era in grado di devastare un'intera area, con un potenziale offensivo assai superiore rispetto a quello di un ordigno nucleare tattico.
    Quel giorno, quel potenziale sarebbe stato al servizio degli Irregulars.
    Il cielo plumbeo e la bufera di neve rendevano difficile distinguere la cromia della nave come anche le sue forme, per metà immerse al di sotto della superficie del mare di Barents, che ne celava gran parte del pescaggio. Dipinta da lunghe striature parallele al suo asse maggiore, la corazzatura esterna danzava sui i toni tra il nero ed il rame, con qualche punta di giallo in alcuni punti, come anche sui due emettitori del potente cannone posizionato a prua, la quale presentava un caratteristico sperone rivolto per metà verso l'alto e per metà verso il basso - nascosto dalle acque - quasi ad emulare il corno proteso di un Quetzalcoatlus del periodo cretaceo.
    La sua silhouette, invece, era allungata come quella di un gigantesco siluro ai cui lati - enormi - si protendevano una coppia di ali a ridotto angolo d'incidenza, ma abbastanza ampie da garantire la necessaria portanza per la navigazione atmosferica.
    I nastri trasportatori avevano già da tempo ultimato le operazioni di caricamento e venivano ora lentamente disancorati dalle paratie del vano di carico dell'hangar principale, i cui grandi portelloni si stavano chiudendo per garantire la perfetta ritenuta stagna dell'aeromobile in fase di partenza.
    L'imbarco dei mezzi che avrebbero preso parte a quella missione era stato completato ed i piloti loro designati erano stati fatti salire a bordo come da programma, dopo essere giunti alla base di Nerpič'ja attraverso i rispettivi trasporti atterrati sulle piste di decollo ed atterraggio, presenti nell'area più esterna all'installazione; tutti tranne uno di loro, che si trovava già a bordo della Hagane visti i suoi precedenti trascorsi.
    Il personale Irregulars condusse i tre piloti appena arrivati all'interno dei rispettivi alloggi, così che potessero sistemare i loro effetti personali per poi passare alla successiva fase del loro soggiorno a bordo della struttura.

    Una volta dentro, gli interni della nave parevano labirintici. Corridoi, salette per l'attesa, zone ricreative, poligoni di tiro, magazzini e quant'altro. Troppo immensi per essere esplorati da una sola persona in una sola giornata. Capace di contenere mezzi eccedenti i cinquanta metri d'altezza e diverse decine di unità standard, la nave aveva per ogni settore una sua precisa allocazione strategica, per consentire all'equipaggio di operare in perfetta sicurezza ed efficienza. Le stanze della zona alloggi dedicata al gruppo Irregulars erano di forma quadrangolare, singole e situate tutte sul lato est della struttura della nave, a tribordo.
    screen1
    Appena entrati all'interno di uno di questi alloggi si poteva apprezzare la semplicità spartana delle infrastrutture militari di cui la nave faceva il proprio vanto, come anche l'avveniristica tecnologia utilizzata per realizzarli:
    pavimentazione grezza di un grigio metallo opaco antiscivolo, pareti di un bianco pulito, probabilmente atto ad ottimizzare l'illuminazione degli ambienti; luci al neon ad attivazione vocale disposte lungo le pareti, per garantire una corretta illuminazione sia in presenza che in assenza di gravità, una comoda scrivania sulla destra dotata di terminale telematico a schermo olografico e, per finire, una struttura comoda e mono-piazza dotata di morbido materasso a fare da letto sul fondo della stanza, proprio in prossimità dell'oblò di osservazione, di circa un metro di diametro per diversi centimetri di profondità.
    Inoltre, per chi lo desiderava, c'era una comoda doccia a diffusione posizionata appena entrati sulla sinistra, composta da un grosso cilindrone dotato di porta in vetro semi-opacizzato posta sulla sua circonferenza esterna.

    Tutti erano stati condotti alle loro rispettive stanze, tranne chi si trovava già a bordo della nave.
    Le direttive per i nuovi aspiranti Irregulars erano semplici: dopo aver terminato le operazioni d'imbarco ed aver sostato per circa un'ora all'interno dei propri alloggi, ognuno di loro avrebbe dovuto recarsi all'interno di quello che era l'enorme hangar della nave, per poi - una volta terminato il briefing introduttivo - sostare per le seguenti ore di viaggio nell'area residenziale e partecipare al pranzo nella comune sala mensa.
    L'inizio del briefing introduttivo era fissato per le ore 07:00 am, esattamente un'ora dopo il termine dell'imbarco dei mezzi e dei materiali, durante la fase preliminare della partenza della nave.

    Location:// Hagane, zona interna superiore dell'hangar, montacarichi di discesa del personale di bordo_
    Ore 07:00 am


    Ognuno di coloro che aspirava a vestire il gagliardetto ceruleo degli Irregulars aveva attraversato uno dei boccaporti che conduceva al di sopra della zona antistante il montacarichi - posizionato su di una rotaia inclinata di quarantacinque gradi - situato in corrispondenza dei ponti superiori della nave e che aveva lo scopo di trasportare personale e materiali verso quello che era il fondo dell'enorme hangar dell'astronave.
    Profondo oltre i cento metri, misurava duecento metri di lunghezza per centocinquanta di larghezza.
    Ognuno di loro ora si trovava sullo spazio quadrangolare metallico, insieme ai propri nuovi compagni.
    Sull'elevatore invece - pronto alla discesa verso quello che sarebbe stato il luogo del briefing - sostava in posizione eretta la figura di una ragazza.
    Dal corpo slanciato e dalle forme toniche ed allenate era vestita con una tuta di volo dai toni arancioneggianti, striata qua e là da bande di colore nero; vividi capelli smeraldini tagliati corti ed occhi blu cobalto vispi ed intriganti ne incorniciavano l'espressione fiera e smaliziata, mentre se ne stava irta nel suo metro e sessantacinque con le mani ai fianchi, tronfia ed al contempo spavalda nel suo ostentare un sorriso visibilmente compiaciuto.
    Sul braccio sinistro, in bella mostra, una fascia azzurra, il cui simbolo era ormai noto a tutti i presenti:
    una spada rivolta verso l'alto e contornata da una coppia di ghirlande ascendenti.
    Sotto di essa una scritta, significativa e specchio dell'ideale che quel marchio rappresentava:

    F O R - T H E - F R E E D O M - W E - E V E R - F I G H T

    La ragazza - una volta che tutti furono presenti gli uni vicino agli altri - si introdusse, lasciando spazio al proprio carattere ed al proprio tono di voce, assai vivace e colmo di un'indiscussa personalità:

    screen1

    - Benvenuti a questo test, reclute!
    Io sono il tenente Ryoko Subaru del corpo militare Irregulars e sarò il vostro diretto superiore in questa missione! -


    Un breve momento di silenzio seguì la continuazione del discorso della bella ufficiale, che a quanto pareva si sarebbe occupata delle nuove leve durante la prova che avrebbero dovuto sostenere.

    - Dopo i recenti problemi sollevatisi dal terrorismo dilagante si è resa necessaria la nostra presenza anche nella sfera al di fuori del panorama Terra-lunare, ma di questo parleremo tra poco al briefing.
    Ora, vorrei che ognuno di voi si presentasse dicendo qualcosa sui propri trascorsi, così, tanto per rompere un po' il ghiaccio. -


    Con un occhiolino colmo di energia quanto di personalità - ed un secco colpo della mano destra contro ad una console di comando posta sulla ringhiera dietro di sé - l'ufficiale fece scendere il gigantesco elevatore lungo la rotaia inclinata su cui era agganciato.
    Lento - ma inesorabile - il suo percorso lo avrebbe portato al fondo del lastricato metallico dell'hangar, ai cui lati giacevano inerti le macchine da guerra che la squadra avrebbe utilizzato in quella missione.
    Loro, invece, erano stati scelti dal fato per cominciare già da quel quadrato di metallo in discesa la loro avventura, alla scoperta di compagni e pericoli che non avevano mai né visto né conosciuto prima di allora.

    PoV - Tutti:

    Tutti (tranne Kaileen che già si trova lì) venite trasferiti alla base federale russa di Nerpič'ja, dove i vostri mezzi vengono imbarcati sull'astronave di classe Space Noah denominata Hagane. Venite tutti scortati dal personale Irregulars verso i vostri alloggi, da cui dovrete recarvi alle ore 07:00 am verso quello che dovrebbe essere l'enorme montacarichi che dai ponti superiori si affaccia sull'hangar principale e che - discendendo - vi condurrà a ridosso della zona dove i vostri mezzi sono custoditi. Ad attendervi ci saranno il vostro ufficiale di riferimento, come anche i vostri compagni.



    PoV - Lian Lee:

    Ore 03:00 am.
    Sei stata condotta alla base Irregulars attraverso un trasporto aereo a spinta vettoriale dal De Danaan, una volta sulle piste dell'aeroporto della base sei da subito ripartita con il medesimo aviogetto dopo aver caricato colei che si occuperà del tuo trasferimento sotto il comando del tenente Ryoko Subaru, l'ufficiale Irregulars deputato all'organizzazione ed alla supervisione della missione alla quale parteciperai a bordo dell'Arbalest.
    Si tratta della dottoressa Rachel Simmons ricercatrice appena unitasi al corpo militare.
    Si presenta come una donna dall'aspetto singolare: capello biondo lungo, occhi di ghiaccio, seno mediamente prosperoso ed un lieve difetto ai fianchi (leggermente... troppo abbondanti).
    Il suo vestiario si compone di uno spolverino rosso acceso chiuso fino al collo con tanto di cappuccio alzato e da un paio di stivali alti fino al ginocchio di color beige.
    Appena salita, la donna ti squadra da capo a piedi, osservandoti con occhi gelidi ed inespressivi per poi regalarti una perla d'infinita saggezza morale nonché pregna d'una certa autostima:

    screen1
    - Beh che c'è? Non hai mai visto una bella donna morire di freddo? -

    Per poi mormorare sviando testa e sguardo alla propria destra...

    - Tsk... adesso pure la bambina schizoide devo sorbirmi... -

    La sopporti fino al vostro arrivo in Russia.
    Durante il viaggio ti si presenta e dice una vagonata di amenità, tra cui qualche battuta sul quanto sei bassa, su quanto sei piccola e su quanto lei è sfigata a dover essere stata affidata ad un incarico tanto stupido...
    Una vera simpatia di persona.
    Giunte lì ti spiega che sarai affidata all'ufficiale al comando della squadra con cui farai coppia, nulla di meno e nulla di più.
    Ordina poi direttamente ai supervisori del corpo presenti alla base di trasportare l'Arbalest all'interno della zona di carico ed i tuoi effetti personali nei tuoi alloggi.
    Poi attraversate in Jeep la zona portuale percorrendo al freddo - con lei alla guida - tutte le banchine d'attracco.
    La senti starnutire più volte, sempre rimanendo impassibile.
    Poi vieni fatta salire a bordo attraverso una lunga scala mobile sempre accompagnata dalla meravigliosa persona che ti è stata affibbiata.
    Non hai mai visto - comunque - una nave più grande di questa.
    Dopodiché, dopo aver percorso una quantità inimmaginabile di cunicoli e corridoi, arrivate a quella che sarà per il momento la tua stanza.
    Lì ti fermi per un'ora assieme alla dottoressa.
    Poco prima delle sette, dopo che la tua temporanea babysitter si è fatta un buon caffè nero senza zucchero, vi muovete verso il boccaporto che vi condurrà all'hangar principale, dove il tuo Arbalest dovrebbe essere già stato caricato.
    Al di là di questo portellone blindato si trovano i tuoi nuovi compagni di squadra, come anche colei che da adesso in poi si occuperà di te.



    PoV - Christian Courtney:

    Ore 03:00 am.
    Dopo il tuo trasferimento dalla base di Terminal alla base Irregulars non hai neanche avuto il tempo di adattarti al cambio di fuso orario che tu ed il Justice venite imbarcati immediatamente su di un trasporto supersonico e diretti verso la base federale russa di Nerpič'ja.
    Dopo tre ore di viaggio finalmente arrivi e vieni fatto scendere dal trasporto, per poi venire scortato dal personale del corpo Irregulars a bordo della nave di classe Space Noah denominata Hagane.
    Il Justice, come anche altri mezzi, viene caricato a bordo della nave federale messa a disposizione per la missione, mentre tu vieni condotto ai tuoi alloggi, dove ti viene detto che alle 07:00 dovrai recarti - attraverso i corridoi dell'astronave - verso quello che dovrebbe essere il grosso montacarichi che conduce alla parte inferiore dell'hangar, sul quale si terrà il briefing introduttivo alla missione.



    PoV - Julian Adler:

    Ore 03:00 am.
    Dopo averti designato come pilota del Chaos Gundam, tu ed il tuo mezzo siete trasferiti con effetto immediato alla base federale di Nerpič'ja, in Russia.
    Il volo dura circa tre ore ma - infine - giungi a destinazione attraverso il trasporto supersonico messo a disposizione dal corpo Irregulars. Il tragitto dalla base in Canada è stato lungo ed il viaggio piuttosto pesante ed alle 05:30 sei con i piedi per terra ed il freddo nelle ossa, scortato dagli addetti del corpo militare Irregulars verso la banchina di attracco numero cinque, dove vedi la nave sulla quale dovrai imbarcarti.
    Ti scortano fino ai tuoi alloggi, nei quali potrai sistemare i tuoi bagagli. Ti viene detto che dovrai recarti alle 07:00 nella parte superiore dell'hangar enorme della Hagane, dove finalmente conoscerai il vostro task di missione ed anche i tuoi nuovi compagni di squadra.



    PoV - Kaileen Meister:

    Sei stata direttamente trasferita dall'esercito federale a questa base, l'Angelg è già imbarcato a bordo della Hagane, che conosci come le tue tasche da quanto tempo ci hai passato a bordo durante la guerra contro i DC. Non hai neanche dovuto scomodarti troppo, visto che ti hanno caricato direttamente quando sono partiti dalla base di Houston l'altro ieri, per poi portarti qui a Nerpič'ja a bordo della nave. Il comandante Milliais - la donna al comando di questo vascello - ha voluto parlarti prima che tu ti recassi nelle tue stanze e poi al briefing prima della missione che ti aspetta alle 07:00 con i tuoi nuovi compagni di squadra, la tua nuova vita.
    La conosci da tempo, durante il tuo periodo nelle forze armate della Federazione hai avuto molte volte modo di sentirne parlare come anche di servire sotto al suo comando.
    E' una donna fiera, alta sul metro e settanta, dai capelli castani corti e dagli occhi ferini lucenti a metà tra l'ambra e lo smeraldo puro.
    Ti fissa per un po' di tempo, dall'alto dei suoi ormai cinquant'anni, poi ti rivolge la parola con tono serio, carico di un sentimento che potresti chiamare "cameratismo".

    screen1- Sei stata un buon soldato, continua ad esserlo. -

    I rumori della plancia ed il ticchettare degli operatori interrompono brevemente il silenzio calato dopo la sua affermazione, che sa di nostalgica e quantomai pregna di quel legame cameratesco che hai imparato ad apprezzare.
    Poi riprende parola, per l'ultima volta, prima di congedarti.

    - Buona fortuna. -

    Ti ha dato il beneplacito del suo "buona fortuna", attenzioni - queste - che una donna del suo calibro, dura ed inflessibile, non si lascia sfuggire tutti i giorni. E tu lo sai bene, visto ciò che avete passato tutti, durante la guerra.
    Non è un addio, ma lo sembra...
    Forse per quell'alone di amarezza che contorna sempre la sua espressione, forse perché tu un po' nella Federazione, assieme a questa donna ed a tutte le persone che hai conosciuto e perso, avevi la tua "famiglia"...
    Ma è tempo di cambiare, di evolversi, di cercare nuovi orizzonti e nuove esperienze.
    Anche tu - dopo questo breve colloquio - vieni invitata a tornare nelle tue stanze per prepararti, tra un'ora dovrai oltrepassare il boccaporto che ti condurrà sul montacarichi sul quale incontrerai i tuoi compagni.
    I brividi ti corrono lungo la schiena... chi saranno mai?
    Cosa ti aspetterà da adesso in poi?




    Simbolo-tabella-spoiler
    Game-master
    Benvenuti a questo test per l'ingresso all'interno dei GDR di RW. Vorremmo cogliere l'occasione per augurarvi buon gioco sperando di potervi piacevolmente intrattenere. Qui di seguito alcune importanti informazioni per voi ed i vostri personaggi.


    Hagane[+][+]:
    Lunga circa 600 metri per circa 400 metri d'altezza dal suo ponte superiore al suo ponte inferiore, questa nave è la seconda nave di classe Space Noah realizzata dall'esercito federale terrestre. Denominata anche Steel-2 il suo nome significa "acciaio" in lingua giapponese ed è una delle navi di punta dell'esercito della Federazione nonché la sua unità più potente. Può navigare sia in ambiente spaziale che atmosferico, come anche essere impiegata come sommergibile tattico. Ha a sua disposizione un potente motore che alimenta sia il sistema di volo Tesla Drive che il suo cannone principale, nonché una miriade di torrette binate e postazioni di contraerea capaci di tramutare questo vascello in un vero e proprio castello inespugnabile. Può portare mezzi di vario tipo, da mecha al di sotto dello standard di altezza pari agli otto metri fino ad arrivare ad unità speciali di cento metri. Il suo hangar principale è immenso, dotato di apposite fosse semi-interrate in cui i mezzi sono costantemente contenuti per una più facile manutenzione e per un più facile raggiungimento degli abitacoli da parte del personale addetto.

    Mithril VTOL[+]:
    Veicolo a spinta vettoriale a decollo ed atterraggio verticali, questo velivolo è un trasporto truppe/merci capace di caricare veicoli di ridotte dimensioni all'interno del proprio vano di carico senza problemi.
    Questo aviogetto è stato sfruttato per trasportare l'Arbalest dal De Danaan alla base Irregulars, per poi trasportarlo alla base russa federale. Ha anche un vano passeggeri di modeste dimensioni ed una velocità di crociera di tutto rispetto.

    Trasporto Supersonico[+][+][+]:
    Per trasporto supersonico si intende in genere un tipo di navetta sub-spaziale che può fuoriuscire persino dall'atmosfera terrestre, per poi - grazie ai propri potenti motori sia chimici che a reazione - portarsi ai limiti della stratosfera. Questo trasporto denominato SST (SuperSonic Transport) è un mezzo in servizio presso le forze di OZ, gli Irregulars dispongono di alcune di queste unità per operazioni veloci e con pochissimi mezzi, vista la scarsa capacità di carico del velivolo (tre unità di medie dimensioni) che, se pur poco utile come cargo, assume maggiore valenza come sistema di spostamento tattico delle truppe in caso di emergenza, vista la sua straordinaria velocità.

    Installazioni Navali Federali[+]:
    In questa mappa potete osservare le principali installazioni navali federali della penisola di Kola. E' riportata segnalata da un triangolino rosso la locazione della base in cui si trova la Hagane e da cui partirà la vostra missione.

    Penisola di Kola[+]:
    Questa più ampia cartina rappresenta la penisola di Kola maggiormente ingrandita per dar modo a voi giocatori di poter aver meglio presente la locazione geografica in cui i vostri personaggi ora si trovano. La base di Nerpič'ja è segnalata da un triangolino rosso, corredato da una linea bianca indicante il nome della base.

    Ora vi auguriamo buon divertimento illustrandovi brevemente cos'è successo ai vostri personaggi fin adesso ridondando leggermente quanto descritto nei relativi PoV:

    Lian Lee:
    Trasferita agli Irregulars direttamente dal De Danaan ha sostato alla loro base solo per caricare una dottoressa che la accompagna fino in Russia, dove le fa compagnia fino al raggiungimento dei suoi alloggi e fino a quando entrambe non si recano al luogo del briefing.

    Christian Courtney:
    Giunto sulla Terra attraverso un trasporto della Clyne Faction viene subito imbarcato su di un trasporto supersonico assieme al Justice per poi essere trasferito in Russia, luogo ove viene imbarcato assieme al suo MS sulla nave Hagane, dove riceverà nuove istruzioni sulla missione che dovrà sostenere per far parte del corpo. Scortato da membri degli Irregulars all'interno dei suoi alloggi, dovrà poi presenziare al briefing che si terrà sul montacarichi nella parte superiore dell'hangar.

    Julian Adler:
    E' stato trasferito poche ore prima delle 03:00 alla base Irregulars per formalizzare la sua assegnazione al pilotaggio del Chaos Gundam. All'ora stabilita viene imbarcato anche lui su di un trasporto supersonico per poi essere trasferito in Russia, dove poi viene fatto salire sulla Hagane per poi essere scortato nei suoi alloggi. Alle ore 07:00 dovrà sostenere come gli altri il briefing introduttivo della missione che metterà alla prova lui come anche le altre reclute Irregulars.

    Kaileen Meister:
    Partita dalla base di Houston ed imbarcatasi sulla nave prima degli altri ha già preso posto nei propri alloggi. Ha soggiornato all'interno della base ed ha appena avuto un colloquio con il comandante Milliais all'interno del ponte di comando principale, da cui poi è stata invitata a recarsi nei propri alloggi per far sì che potesse congruamente prepararsi per il briefing delle 07:00. Anche lei poi si è dovuta recare all'interno dell'hangar principale, al di sopra del montacarichi del livello superiore, per presenziare all'incontro che di lì a poco avrebbe avuto luogo.


    Faremo due giri di presentazione (il cui primo turno sarà libero, per poi procedere con turnazione), in cui i vostri personaggi potranno dialogare e fare interpretazione. Leggete bene il regolamento e prestate sempre la massima attenzione, dopotutto questo è pur sempre un test e sarete costantemente messi alla prova. Se avete domande lo Staff vi risponderà nel limite del possibile, sfruttate l'apposito topic creato in "help" per il test.

    Buon primo giro di post!







    Edited by ryuvegea - 28/9/2013, 19:47
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    gif
    S
    ilenzio di tomba, nessun rumore, poche vibrazioni che indicano l'arrivo dell'ascensore all'hangar nella base terrestre di Terminal. La figura snella e leggiadra controlla meticolosamente la sua tuta, con delicatezza stringe le cinghie dei guanti e controlla il sistema di supporto vitale per due volte; lo ripone con cura sulle robuste spalle permettendo al sistema di aderire alla schiena ed al torace con fermezza. Prende il casco e tra le mani lo guarda fisso; con le dita affusolate coperte da vari strati di tuta spaziale, segue i lineamenti del casco, assorto nei suoi pensieri.
    Mette quindi il casco e a passi lenti si dirige sulla passerella verso il cockpit guardandosi attorno girando lentamente il capo; vede una serie di tecnici che si affrettano a fare gli ultimi controlli per poi dirigersi al sicuro.
    Mentre cammina passa la mano sulla cintola, ove minacciosa una pistola nera viene abbracciata da una custodia di pelle scura e liscia.
    Si ferma qualche istante ad osservare il Justice in tutta la sua maestosità; i tecnici stanno scollegando gli ultimi connettori e il Fatum è già in sede sulle spalle del gundam.

    Due tecnici aiutano il giovane pilota ad entrare nella cabina del gundam, uno dei due dice a Courtney con tono quasi timoroso:

    "...Tutti i sistemi sono stati controllati e funzionano alla perfezione, tuttavia il Fatum continua ad avere quel 2% di tendenza verso destra per il truster laterale, lo abbiamo ridotto al 0,9% diminuendo il truster laterale e aumentando quello di spinta...Courtney...buona fortuna..."

    Prima di abbassare la visiera Christian disse con voce amichevole e allegra, quasi incurante delle parole del tecnico:

    "...Ottimo, confido nelle vostre incredibili capacità...e grazie..."

    Detto ciò abbassò prima la visiera interna e subito dopo la controparte esterna; premendo un pulsante la paratia del cockpit esterna si richiuse e si pressurizzò, così come la tuta spaziale che indossava, rilasciando l'aria in eccesso all'esterno con una piccola nuvoletta di aria condensata. La passerella che Courtney aveva appena attraversato per salire nel gundam venne rimossa con un movimento verticale, mentre anche gli ultimi meccanici lasciavano la zona della piattaforma mobile. Al chiudersi del cockpit apparvero con un sistema mobile a scomparsa gli schermi dell'MS che avrebbero mostrato, una volta attivati, la visione proveniente dalle telecamere del Gundam verso l'esterno, ossia, gli occhi del robot. Innanzi al giovane una serie di pulsanti e schermi che riportavano una serie di scritte per facilitarne la lettura e la velocità di utilizzo, anche se oramai, il giovane pilota li conosceva a memoria.

    istantanea3100620121400



    Al centro il grande quadrante del radar, che permetteva di avere una chiara visione d'insieme del campo di battaglia, riportando anche informazioni essenziali sui nemici.
    istantanea4100620121401
    Diversi pulsanti per attivare e disattivare i sottosistemi, sulla destra in basso, l'infausta leva che permetteva la disattivazione del reattore nucleare e sulla controparte sinistra il sistema per attivare l'autodistruzione del robot, mezzo estremo di grande distruzione.
    gif
    Sotto il monitor centrale il pulsante per l'attivazione del sistema operativo e con esso del Gundam stesso. Ai lati le manopole che regolavano alcuni aspetti dei truster e dei livelli di propulsione. Courtney premé il pulsante di attivazione e all'esterno gli occhi del Justice si illuminarono di un profondo verde speranza che illuminò la lucente livrea metallica su cui la corazza a modifica di fase non era stata attivata. Un ulteriore e rapido check dei vari sistemi principali mentre la piattaforma su cui era posizionato il gundam si spostava verso l'uscita dell'hangar. Era notte e il cielo terso era illuminato da piccole luci di manovra della pista di atterraggio della base di Terminal, per l'occasione sgombra dai numerosi voli che ogni giorno affollavano quei luoghi.


    hanganeshangarbay



    Qui controllo, Justice mi ricevi?

    Qui Justice, pronto per la partenza.

    Justice, cielo libero, procedi alle coordinate indicate, arrivato nello spazio aereo irregulars cambia sulla frequenza 3; da quel momento dirigiti verso la base Churchill degli Irregulars alle coordinate 58.736989,-94.071743 , lì riceverai nuovi ordini; Courtney, buona fortuna...

    Bene controllo; qui Christian Courtney, Justice...decollo!

    Dopo questa breve conversazione il Justice partì dalla base, sfoggiando la livrea rosea che l'aveva da sempre distinto in battaglia, deciso e rapido in direzione nord - ovest verso le coordinate indicate; ci vollero circa due ore per giungere nello spazio aereo degli Irregulars che, prontamente dopo pochi secondi, contattarono il gundam.

    Qui comando Irregulars ad robot sconosciuto, identificarsi o modificare immediatamente la rotta.

    Comando Irregulars qui Christian Courtney, vi invio l'ID del mio velivolo, come da missione mi sto dirigendo verso le coordinate prestabilite.

    ...Id verificato, Courtney cambi frequenza radio cortesemente sulle frequenze che le sto inviando...

    Modifiche effettuate, fra circa 12 minuti sarò alla base Churchill, chiedo ulteriori indicazioni per l'atterraggio.

    Courtney qui ufficiale in seconda Sieska, si porti sulla pista 4, un aereo la sta aspettando per portarla insieme al suo mezzo presso nuova locazione.

    Cosa?!? Comando chiedo ulteriori delucidazioni!

    Le sarà tutto spiegato durante il viaggio, non si preoccupi, ah Courtney...benvenuto in Canada...

    Bene...qui Courtney, procedo alla pista 4...

    Dopo questa breve discussione Courtney atterrò presso la pista di atterraggio 4, ove ad aspettarlo c'era un aereo supersonico pronto al decollo. Uscito dal Gundam restò a guardare mentre i tecnici della base ispezionavano il suo mezzo da battaglia in cerca di eventuali segnalatori e simili. Mentre poi saliva nel gigantesco aereo argentato, il giovane pilota pensò:

    °Cominciamo bene, neanche arrivato e già trasferito, per non parlare della fiducia...mah...°

    Dalla base Churchill partì rumorosamente il gigantesco veicolo che sembrava per forma ad un drago d'argento, Courtney, seduto in uno scomodo sediolino militare guardava da uno degli oblò pressurizzati all'esterno, assorto e quasi ipnotizzato da una serie di cupi pensieri. Aveva fatto bene ad entrare negli Irregulars? La sua famiglia stava bene? Avrebbe rivisto Lacus? In preda a questi e molti altri pensieri le tre ore del viaggio sembrarono decine e decine, in quanto il pilota era stanco e insofferente a quegli spazi estremamente piccoli ricavati da quello che era probabilmente un aereo da carico. Gli era stato anche interdetto l'accesso all'hangar dove c'era il justice e la sua comoda poltrona del cockpit; erano le 5.30 quando arrivò alla sua destinazione, la Russia! Il clima era serrato in una morsa gelida e sferzate di vento che tribolavano l'isola Nerpičij; prima di uscire all'esterno vennero dati a Courtney un pesante cappotto bianco con cappuccio nero oltre a occhialini, sciarpa e guanti che lo avrebbero protetto dal clima ostile, o almeno così pensava il pilota. Dopo pochi minuti all'esterno si rese conto che aveva una sensazione di freddo pungente e irritante che arrivava fin nella gola, passando per le ossa e gli strati di vestiti. Scortato da circa sette soldati degli irregulars, il giovane fu condotto nel porto principale, alla banchina 5, dove ad attenderlo c'era un'immagine davvero straordinaria. Una nave mastodontica era ormeggiata nella parte centrale del porto, qualcosa di davvero enorme era ormeggiato nel freddo mare russo. Gli fu spiegato velocemente che era la Hagane, una delle navi di classe Space Noah, dall'incredibile potenza di fuoco e dalle dimensioni davvero immani.

    superrobotwarsogtheinsp



    Quando gli stavano spiegando la storia della nave, la sua attenzione venne attratta dal suo gundam che veniva caricato in uno degli hangar della nave, attorniato da molti tecnici curiosi del nuovo mezzo imbarcato. Notò anche che dietro al suo c'erano altri due cargo che probabilmente contenevano altrettanti mezzi, inducendo Christian a pensare che anche altri piloti erano giunti in quel posto remoto.
    Condotto celermente all'interno della nave ne ammirò i labirintici e virtualmente infiniti corridoi. Facendo attenzione a seguire le sue guide per non perdersi. Erano oramai le 5.55 quando entrò nella sua cabina, informato dell'incontro alle 7.00 nella parte superiore dell'hangar montacarichi.
    Guardandosi attorno, ritrovò lo stile semplice e al contempo armonioso che aveva lasciato all'accademia. Tutto era utile allo scopo, dandogli un triste senso di nostalgia e pace. Preso il suo bagaglio e sistemato in fretta e furia, andò a fare una doccia calda nel tentativo di rilassarsi da dalle fatiche della giornata, che era appena all'inizio. Quando ne uscì, era molto più rilassato e riscaldato, così da una borsa scorse una foto a lui familiare e sfoggiando un raro sorriso malinconico la ripose sulla scrivania.

    1000pxhsndksda



    Guardò l'orologio del PDA e vide con suo orrore che erano le 6.05, si vestì in fretta e si diresse verso l'hangar dove aveva il briefing, o almeno ci provò. Con grande difficoltà e dopo vari tentativi riuscì a portarsi con l'aiuto di un gruppetto di soldati, incontrati nel lungo peregrinare, nella zona di carico principale dell'Hagane. Erano le 6.57 quando salutò e ringraziò i suoi salvatori e attraversando un boccaporto argenteo si ritrovò su di una piattaforma mobile del montacarichi. Provò a guardare dal bordo esterno, e a stento riconobbe la fine delle rotaie, quell'ascensore doveva scendere almeno per cento metri, il che fece rimanere di stucco il giovane. Sul quadrangolare c'erano altri due giovani figure. Alle 7.00 tutti e tre vennero richiamati dalla voce di una giovane e formosa donna, dall'aria vivace e simpatica che, vestita di una sinuosa tuta arancione molto aderente spiegò ai presenti di essere il loro ufficiale in comando e che sarebbero presto partiti per una missione antiterrorismo. In seguito venne richiesto dall'ufficiale una breve presentazione e, rompendo il silenzio del grande hangar, Christian disse con voce ferma e calma, guardando negli affascinanti occhi del suo nuovo superiore:

    ruidoresonance



    Christian Courtney, 25 anni, Ex Ufficiale dell'esercito di Oz ed Ex membro della Clyne Faction. Diverse esperienze di missioni nel panorama Terra - Lunare. Pilota del Gundam Justice, pronto a servirla Signore!

    Pilota
    Status Fisico: Ottimale dopo il breve ristoro sull'Hagane.

    Status Psicologico: Stressato dal viaggio e dal clima rigido, nutre ancora qualche lieve dubbio sulla scelta di entrare negli Irregulars e il lungo e movimentato viaggio per arrivare in Russia lo ha indebolito, fortunatamente il breve riposo nella comoda cabina dell'Hagane ha ripristinato parte del vigore perduto; attualmente curioso di scoprire chi siano i suoi misteriosi compagni. Attratto dal suo nuovo ufficiale.

    Equipaggiamento/dotazione: Il suo Pda, le armi si trovano ancora nel cockpit del gundam.

    Azioni difensive ed offensive: Nessuna.

    Riassunto azioni: Arriva dalla base di terminal a quella in Canada degli Irregulars per poi essere mandato in fretta in Russia, dove insieme al suo gundam viene caricato sull'Hagane e dopo un breve ristoro viene chiamato per presentazione della missione e dei componenti della squadra.

    Note: Spero che Ryu non mi crepi di mazzate alla fine della quest :D
     
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  3. Yami Kaguya
     
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    - I -

    That Kid



    New Beginnings


    gatto5






    Narrato
    Parlato Lian
    Messaggi dalla IA
    Messaggi di Testo di Lian


    Attesa. Un concetto puro e semplice, qualcosa in grado di torturare un animo umano o di causare emozioni impagabili. Pensateci, cosa c'è di peggio della staticità, per una mente creativa? E cosa può eccitare un pilota più di quei pochi secondi che mancano al semaforo verde di inizio gara?
    Nulla, è la risposta che vi vorrei dare. Ma guardando la ragazzina... sento che parlare di torture dell'animo ed emozioni nel raccontare la sua storia, è come parlare della compassione nel descrivere l'olocausto di secoli fà.
    O perchè no, la storia del Bloody Valentine. I secoli passano, e gli uomini non cambiano. Trovano solo scuse diverse, e quindi ripetono ogni loro errore.
    Loro almeno ce l'hanno però, un motivo. Per quanto stolti, per quanto folli, agiscono quantomeno sotto l'influsso di ciò che credono giusto, una fiamma che arde sostenendoli nella loro crociata personale.
    La ragazzina che stiamo ora osservando invece.... no.

    Siberia, Russia
    Ore 09.37 am



    Non ha assolutamente nulla in testa, mentre a occhi chiusi sembra quasi morta nel suo cockpit. Nuvolette di fumo escono dalle sue labbra mentre il sistema di supporto vitale è al minimo ormai da più di dodici ore, portando la sua temperatura corporea a livelli fin troppo vicini al limite di sopravvivenza. Non muove un muscolo, il petto si alza e si abbassa ritmicamente, e a parte i lievi sospiri che emette, non c'è nulla che dia segni di vita nè all'interno nè all'esterno dell'AS.
    Almeno sino a che quel silenzio viene rotto da una singola scarica statica. Scarica, che anticipa allo stesso modo una singola parola, trasmessa da chilometri di distanza.

    "Procedi"


    http://img341.imageshack.us/img341/3373/gatto11.jpg
    E' il semaforo verde. La ragazzina apre gli occhi, e il mondo muto in cui si era chiusa si riempie dei suoni prodotti dal sistema operativo del suo AS in un rapido ripristino della completa capacità operativa. Fissa per un istante un'icona pulsante su uno schermo, dopodichè sposta la sua attenzione su un altra schermata. Muove di poco un gamba, spinge verso il basso, e il sistema Semi Master Slave reagisce di conseguenza. Il Codarl si alza in piedi, la trasmissione elettrica lotta contro il peso della neve accumulatasi durante la notte, e l'immagine di un alce in fuga compare per un attimo nello schermo su cui la ragazzina ha inchiodato il suo sguardo.
    Ha ora un sentiero fra gli alberi, davanti a sè. L'icona "Target" si trova a meno di tre chilometri dalla sua posizione. Osserva la distanza, calcola la posizione, e quindi agisce. Il Codarl passa dalla stasi a una corsa forsennata, scatenando più di duemila cavalli di potenza per imprimere al suo corpo un'accelerazione che molti mezzi a quattro ruote comuni potrebbero solo sognare. E' un comportamento privo di logica in un ambiente simile, persino con un percorso preparato in precedenza in cui gli ostacoli sono ridotti al minimo necessario a non renderlo rilevabile per vie aeree. Le proteste dell'AI sono continue e si intensificano quando un ramo abbastanza grosso da staccare un pezzo della sua testa passa a pochi millimetri da quest'ultima, mentre l'AS si abbassa all'ultimo. La cacofonia di allarmi e della voce dell'AI è quasi assordante rispetto al silenzio precedente, ma la ragazzina non le presta troppa attenzione. Divora la distanza come un centometrista, e arrivata sul limitare della foresta, abbassa il baricentro del Codarl, lo gira sul fianco, e muove appena il piede con la grazia di un direttore d'orchestra.

    Il balzo dell'AS è leggermente troppo potente nonostante l'attento movimento della pilota, ma rimane accettabile e la macchina sollevata a un paio di metri da terra vola qualche istante quasi senza peso. Almeno sino a che sfonda le fronde degli alberelli dinanzi a sè, e si trova davanti un camion su cui stà in piedi un AS di 3a generazione. Una nuvola di neve sollevata dal camion lo nasconde agli spari dei suoi inseguitori, ma non è quella la direzione del pericolo peggiore, ora. L'AS si volta non appena il Codarl compare dalla foresta adiacente alla strada, ma è stato preso di sopresa.
    Di conseguenza, è già morto.

    Conferma Attivazione Lambda Driver.
    Imposta utilizzo sino a un limite di sette secondi.

    < Lambda Driver : Avviamento Confermato. >
    < Disattivazione automatica in 7, 6... >




    Il Codarl colpisce il terreno, si stacca definitivamente da terra con un balzo più deciso, e inverte la posizione di testa e piedi con una ruota a mezz'aria proprio sopra al camion e al suo passeggero. Quando la testa dei due AS si trova sulla stessa linea parallelamente al terreno, mentre il camion continua la sua avanzata, la mano del Codarl viene puntata verso il petto dell'AS nemico. Una luce viola avvolge la scena, e il Plan 10563 completa subito dopo la sua acrobazia, torna a correre ed entra nella vegetazione dall'altro lato della strada.

    Attiva l'ECS2. Imposta la destinazione alle coordinate di Drago 9.
    Inseguitori?

    < ECS Attivo. Coordinate di destinazione aggiornate, dirigersi verso il percorso evidenziato. >
    < Nessun inseguitore rilevato. >





    In una luce azzurrina la forma bianca dell'AS inizia a riflettere la luce attorno a sè mimetizzandosi con l'ambiente, e dunque con movimenti rapidi il Codarl svanisce così come è comparso. Nel nulla.

    Alcune ore dopo, una ragazzina munita di passamontagna e occhialoni guida una motoslitta su quella stessa strada. Sul suo cammino incontra presto un posto di blocco, e i suoi occhi si fermano su alcuni uomini che lo presiedono. Svolta senza esitazione, e seguendo il GPS trova una piccola collina nelle vicinanze, raggiungendola in breve tempo. Arrivata a un punto adatto, rimuove gli occhiali a beneficio di un binocolo, e lo punta verso un punto a un'altitudine inferiore rispetto alla sua.
    Si ferma solo un attimo ad osservare, lascia il motore acceso e ben presto riabbassa il binocolo. Vede il camion rivoltato su un fianco, macchie di sangue rosse su sfondo bianco a testimonianza della sorte dei ladri, e soprattutto conferma con i suoi occhi l'esito della sua missione.
    Ignora gli uomini sul posto, colloca nuovamente il binocolo nella saccca laterale e gli occhiali sul suo viso, dopodichè rilasciando la frizione torna a cavalcare a velocità sostenuta il suo metallico destriero. Poche parole escono dalla sua bocca alla sosta successiva un paio di chilometri più a est, mentre afferra una trasmittente posta sotto al manubrio e apre la comunicazione con la gemella in possesso del suo maestro.

    Missione compiuta. Perdite militari: due. Perdite Civili: quattro. Rientro.

    Non si chiede la ragione della presenza di una donna, due bambini e un uomo chiaramente in abiti civili, sotto ai rottami dell'As. Non le importa perchè è stato rubato. Non si chiede se il pilota ora morto in vita è stato un esperto, un soldato qualsiasi, o solo un poveraccio che ha preferito fare in modo che la refurtiva si portasse via sulla sue gambe.
    Una volta confermato il ritrovamento di un mero ammasso di rottami inutilizzabile, la sua mente relega come sempre ogni dettaglio fra i ricordi, concentrandosi su altro.
    La ragazzina si chiama Lian Lee. Avete appena saputo i dettagli della sua prima missione per un'organizzazzione chiamata Amalgam.
    Ma questo è il passato. Voglio parlarvi di un'altra missione, di ciò che deve ancora avvenire. Se siete interessati, continuate a seguirmi.
    Venite con me a scoprire come da questo giorno in poi, la sua vita non sarà più la stessa.

    [...]



    Base Federale Houston, Aeroporto
    Ore 03.00 am



    A svegliarla è un piccolo sobbalzo. Apre gli occhi, e la prima cosa che fà è controllare l'orologio.
    http://img594.imageshack.us/img594/7750/gatto21.jpg
    E' l'ora, sono già arrivati, e difatti Lian torna a rilassarsi dopo aver compreso perchè il trasporto è atterrato.
    Ripensa al sogno da cui si è appena risvegliata. Ha ancora davanti agli occhi l'immagine di quel giorno. I resti dell'M9 con la cabina praticamente disintegrata, gli effetti devastanti di uno dei suoi primi approcci al Lamba Driver. Non ricorda nemmeno il motivo per cui le era stato chiesto di abbatterlo.
    Aveva eseguito un ordine. E il ricordo la irrita a causa di ciò che porta con sè, e dunque smette di pensarci.
    Piuttosto, ripensando al luogo che ha lasciato poche ore prima, si chiede per l'ennesima volta si chiede se nei mezzi che ha abbattuto in passato come quell'M9, ci fosse un membro dell'organizzazione che l'ha adottata, un loro vecchio compagno d'arme, o qualcuno che conoscevano. Qualcuno di caro all'organizzazione che ora la stà passando a un'altra come un'arma. L'unica utilità che possiede, l'unico stile di vita che conosce.
    Arriva alla conclusione comunque, che la causa di quel sogno può essere una sola. Ovvero, la vista di certi sguardi che le sono stati rivolti poche ore prima, alla partenza dal De Dannan.
    Evidentemente li ha registrati a livello inconscio nonostante l'OD I le sia stato somministrato da ormai due giorni. Non prova niente di fronte a quelli sguardi, eppure sà "perchè" senza chiederselo. La motivazione senza la domanda, l'effetto senza la causa. Questo è l'essere simbiotico Lian Lee.

    In quel momento, il rumore di passi in avvicinamento le fanno voltare la testa, dopo averla riportata alla realtà. Sà che si sono fermati per caricare un altro "ospite", e le si presenta infatti di fronte proprio in quel momento, sotto forma di una donna decisamente attraente.
    gatto35
    Se però il suo aspetto può far scaldare il sangue agli uomini, il momento in cui lo sguardo di ghiaccio di Rachel Simmons incontra quello atono di Lian Lee, beh... diciamo che la temperatura esterna per un attimo non è poi tanto diversa, da quella che si percepisce in quell'istante attorno a loro due.
    La prima a rompere il ghiaccio, è Rachel. Si può persino pensare cerchi di scherzare, ma ovviamente la domanda non ottiene una risposta immediata dalla ragazzina che ancora una volta, tiene fede al soprannome che si è conquistata sul De Dannan. Jii-dono3 continua a fissare la donna di fronte a lei senza una parola, e non ci vuole molto prima che la ricercatrice capisca con che tipo di compagna di viaggio si ritrova a dover avere a che fare.
    Anzi, non del tutto. Lian muove le braccia verso di lei, cercando di afferrarle i fianchi e tastarli qualche istante. Evidentemente cerca di controllare qualcosa, e sia che riesca a fare o meno ciò che vuole, una sola parola esce dalle sue labbra subito dopo, prima di tornare a fissare l'esterno dell'Aviotrasporto.

    Bocciata.

    E' abituata al trattamento che le viene riservato. Mocciosa, ragazzina, piccolina, pulcino, marmocchia, ha perso da tempo il conto degli epiteti che le sono stati affibbiati, e sà da prima ancora quanto sia inutile ribattere o persino iniziare un discorso.
    ll VTOL comunque riparte nel giro di pochi minuti come da programmi, e Lian lancia solo una fugace occhiata alla base, prima che il mezzo di allontani. Prova curiosità per qualche istante, ma nel momento in cui sparisce dalla sua vista, così fà il suo interesse per il lugo che forse vedà in futuro, se mai avrà successo in ciò che si prefigge dirigendosi in Russia insieme alla sua nuova compagna di viaggio.
    Rachel appunto, inizia a parlare quasi da subito, ma ovviamente dopo il commento della ragazzina il discorso non verte su temi amichevoli.
    Attenti peròr, questo non vuol dire che Lian sia del tutto insoddisfatta. Dai ricercatori di norma si aspetta domande più che affermazioni, quindi al momento ilfatto che Rachel si limiti a denigrare la ragazzina così come il compito che le è stato affidato, rappresenta comunque una... "conversazione" sopportabile.
    Per quanto alla fine, l'oggetto di tale atto denigratorio sia sempre Lian, e di come il tutto sia a conti fatti un monologo della giovane donna rivolto a un muro di gomma.

    Nella testa del muro di cui sopra, al momento infervora una tempesta di pensieri a cui dà decisamente più importanza.E' da molto che non combatte, che non combatte davvero, voglio dire. Si chiede cosa le verrà richiesto, sia in termini di prestazioni, sia riguardo al suo passato e alle sue informazioni personali. Il primo argomento non è una novità, ogni nuovo cliente vuole sapere cosa sà fare un proprio impiegato. Ma a nessuno importa mai nulla del passato altrui, e nessuno può obbligare qualcuno a rivelarlo. Nel luogo in cui però si stà dirigendo, lei è Nessuno, e probabilmente il 90% delle persone che incontrerà può esercitare il diritto di ottenere una risposta da lei.
    Ciò non la mette di buonumore. Per niente. Così sposta la sua attenzione su Rachel, pur mantenendo lo sguardo su qualsiasi cosa che non sia lei. Si è presentata come una ricercatrice, e stanno insieme. Non ci vuole un genio per capire che deve cercare di tenersela amica, o quantomeno di non farne una propria nemica.
    E' pienamente cosciente di avere una bomba a orologeria sulla schiena. E Rachel, è potenzialmente una persona in grado di occuparsene. Se fosse riuscita a tradurre quella potenza in atto, allora quella donna con lo spolverino può anche trovarla una ragazzina schizoide per quello che la riguarda.
    Basta che le sia utile.
    E a proposito, passando all'unica Cosa,di cui le importi sul serio... è pesantemente tentata di estrarre l'I-Pad e provare a mandargli un messaggio, mentre Rachel continua il monologo. Avrebbe voluto viaggiare su di Lui, ma in quel momento come in quello della partenza dal De Dannan, quel pensiero rimane nella sua mente senza venire espresso. Comprende che suonerebbe come un capriccio.
    Ciò che invece fà è colpire alcuni tasti nell'applicazione adibita alla loro chat personale, e quindi inviare un breve messaggio a ciò che si trova alcuni metri dietro di lei, nella stiva.

    "Ar4?
    Perchè gli "adulti" non stanno mai zitti?"




    Riceve solo silenzio però, dall'AS. Al contrario di quanto avviene con Rachel. Si chiede se Ar non voglia risponderle, o semplicemente non sappia risponderle. Dopodichè ricontrolla l'orologio, e chiude gli occhi concedendosi un sospiro.
    Tre e un quarto di notte. Ancora centosessantacinque minuti di amenità all'orizzonte.

    [...]


    Base Federale Nerpič'ja, Aeroporto
    Ore 06.00 am



    Sono arrivate, e Rachel sembra sempre di più una baby sitter. Informa Lian che sarà sotto la "tutela"di un ufficiale, si occupa dello scarico di Ar, degli effetti personali della sua partner, si mette persino alla guida di una Jeep per trasportarla sino alla base.
    Ancora una volta Lian non riesce a rivedere il suo AS, ma con tutte quelle premure sembra diventare più docile, e segue i comandi di Rachel senza storie. Almeno all'apparenza.
    In realtà è solo troppo immersa nei suoi pensieri, per discutere. Si chiede se stia venendo viziata, o se stia venendo trattata come la bambina che sembra. Si chiede se debba irritarsi con Rachel, o ringraziarla. Cerca infine di ricordare cosa fà la gente comune, in casi simili, in cerca di una risposta.
    Ricordare, già. Ci prova, ma sbattere di nuovo la faccia su come debba imitare, i ragionamenti di una persona normalmente in grado di provare emozioni... non fà altro che farla chiudere più in sè stessa. Non si volta verso Rachel quando i suoi sternuti composti interrompono il silenzio fra loro, e concentra la sua attenzione sul mezzo che domina Nerpič'ja come un uccello col suo nido.
    La Hagane. Enorme, imponente, alla ragazzina viene persino da chiedersi se una cosa simile possa davvero volare. Così come le dimensioni dell'artiglieria in grado di abbatterla. Di norma si cerca di costruire anche ciò che può distruggere, quello che si crea.
    E se è per quello, nell'accorgersi che nemmeno riesce a vederla nella sua interezza a causa delle condizioni atmosferiche, si chiede cosa abbia giustificato la messa in campo di un mostro simile.
    Ma non è finita, oh no. Lian nota alla seconda occhiata protuberanza nella figura, che sembra un cannone. E quando la Jeep si ferma, Lian rimane venti secondi buoni a fissarlo, chiedendosi se sia davvero quello che sembra. E che genere di danni può causare, un calibro simile.

    Non c'è però tempo, per rimanere ammaliati da un potenziale bellico che si augura di non dover mai fronteggiare. Rachel continua a guidarla verso la loro destinazione: una lunga scala mobile prima, e corridoi su corridoi dopo. Lian và fiera del suo senso dell'orientamento, ma alla ventesima svolta fatica a orientarsi. Ancora una volta finisce quindisi chiede se essere grata o meno della presenza di Rachel, ma quando la donna si ferma, Lian pensa solo all'agognata solitudine che le sarebbe stata garantita nella sua cabina personale.
    Almeno sino a che Rachel entra con lei prima che la porta si richiuda.
    Ora, chiariamo una cosa. "Jii-dono", non fissa mai una persona due volte. Ti analizza quando ti incontra, e per lei è sufficiente.
    Quindi se l'evento ricapita, la cosa non è mai un buon segno.
    gatto45
    E Lian lo chiarisce, fissando Rachel una seconda volta con uno sguardo che parla per sè. Ovviamente è falso, non può provare l'irritazione che dimostra con degli occhi che sembrano lame. Non si tratta d'altro che di una copia basata sui ricordi delle rare volte in cui qualcuno l'ha provocata ricevendo quello sguardo in cambio. Un'imitazione, sì.
    Ammetterete anche voi comunque, che è un'imitazione coi fiocchi.
    Non dice nulla però. E di sicuro, ora non ha alcuna intenzione di ringraziarla. Rachel è una balia per pazienti problematici, ora le è chiaro o quantomeno questo è ciò di cui è convinta. Se sia per il passato di Lian, se sia per controllarla, o se sia per studiarla che la donna stà con lei in maniera così persistente, questo non lo sà. Ma nel momento in cui le viene negata la sua privacy, la mente della ragazzina si schiera di certo a sfavore della ricercatrice.
    Almeno la cosa sembra reciproca.

    Di conseguenza, Lian finisce per darle le spalle, e agisce come se fosse sola, in quella stanza. Si toglie il giaccone che l'ha protetta dal freddo sinora, si siede per terra accanto al letto, e dispone la sua pistola sul terreno, sopra un pezzo di tessuto. Dopodichè inizia a smontarla, a controllarne i pezzi, a passare il tempo concentrandosi sulla sua arma e negando l'esistenza dell'altra donna presente nella cabina. Fissa per un attimo il box doccia, ma ne ha fatta una prima di lasciare il De Dannan, e dunque non ne sente il bisogno. Torna dunque a concentrarsi sull'arma da fuco, e aver rimosso il caricatore, ripone tutta la sua attenzione prima in una pistola e poi nell'altra, pulendole e lubrificandole più come un esercizio giornaliero che per vera necessità.
    Dovrebbe decisamente trovarsi un hobby più femminile per passare il tempo, sì.
    L'operazione comunque, non richiede molto tempo. Quaranta minuti netti per entrambe le armi, tecnicamente un lasso di tempo inaccettabile considerando che quelle armi vengono pulite giornalmente.
    Ma come detto, Lian non è ansiosa di riammettere Rachel nel suo campo visivo, e dunque ho il forte sospetto se la sia presa decisamente comoda. Finito con le pistole comunque passa ai coltelli, ma lì c'è ancora meno lavoro da fare. Vi dedica dieci minuti, e quindi ne mancano solo altri dieci aquel punto. Un tempo lo stesso troppo lungo, e di conseguenza Lian rimette a posto le sue cose, assicura le armi al loro posto, e passa quei restanti dieci minuti a occhi chiusi, sempre seduta a terra stavolta in cerca di concentrazione.
    Non sa se Rachel stenderà un rapporto su come si è comportata sinora, ma ora deve concentrarsi su ciò che l'aspetta da lì a un quarto d'ora. Il pensiero dell'imminente incontro con il suo ufficiale in comando e coi suoi compagni, è qualcosa su cui deve andare coi piedi di piombo.
    Non c'è niente di peggio di una presentazione finita male, in missioni di cui non si sà nulla. Mina il gioco di squadra, crea risentimenti, e aumenta la possibilità di morte. Avrebbe avuto già abbastanza problemi senza preoccuparsi anche dei suoi compagni.
    Quando poi hai lavorato per i possibili nemici di molte organizzazioni "oneste", fra cui con molta probabilità anche i tuoi attuali datori di lavoro, della tua schiena devi preoccuparti più del normale.

    [...]

    Nave Federale Hagane , Zona Superiore dell'Hangar
    Ore 07.00 am



    Fà un respiro profondo, prima di oltrepassare l'ultimo portellone insieme a Rachel. L'unica cosa che la consola, appena entra nell'Hangar, è la figura inginocchiata dell'ARX-7, a qualche centinaio di metri sotto il punto in cui si trovano ora. Non ha dubbi sul fatto che ci sarebbero stati anche i Suoi di occhi, a osservarla. E' sufficiente per farla rilassare, come pensiero.
    Riguardo al resto invece... parlando dei suoi probabili compagni, c'è una parità sessuale interessante. Lei, una ragazza sui diciott'anni dai capelli rossi, e due ventenni che danno impressioni totalmente diverse.
    I due rossi sembrano amichevoli. Ma il moro... Lian ne avverte la puzza di disperazione dalla debita distanza a cui si trova. Farlo le viene facile, visto come è proprio il peso della disperazione ciò che cerca di ucciderla prima del parassita, quando ha una crisi d'astinenza.
    Non le piace però l'argomento, così torna a concentrarsi sui due rossi, e scocca un'occhiata a Rachel nel notare come i suoi timori abbiano trovato conferma.
    Non è utile essere l'unica con la baby sitter, alle presentazioni. Tutto il contrario, secondo Lian.
    Certo c'è sempre la possibilità la prendano per una bambina soldato, ma c'è anche da dire che Rachel non appare esattamente come una scienziata pazza col suo ultimo prototipo affianco, al momento.
    Oppure, come si dice, "paese che vai gente che trovi". Di sicuro Lian non ha mai avuto a che fare con persone disposte a combattere per un ideale. Può essere che dopotutto, i suoi schemi di pensiero qui non si applichino come nel resto del mondo.
    Tanto vale dunque rassegnarsi, e affrontare i problemi quando si presenteranno. Finito di osservare parte dei presenti, Lian si sporge verso il fondo dell'Hangar per dare un'altra occhiata ad Ar. Ma è allora che nota altri mezzi decisamente strani che gli stanno vicino. Uno ha persino delle ali, mentre gli altri due sembrano avere una struttura di base abbastanza simile. Per un attimo avverte lo stimolo di chiedere ad Ar se ne sà qualcosa, ma come si rende conto con la coda dell'occhio, c'è ancora una cosa con cui deve fare i conti.

    Una figura in tuta arancione infatti, li osserva da quando sono entrati. Anche lei ha un'aria amichevole, e sulla divisa da pilota spicca una fascia che la identifica come l'unico membro effettivo degli Irregulars, a parte Rachel.
    "Freedom", è una delle parole in essa riportate. Al pensiero di doversi battere per una cosa simile, Lian non riesce a reprimere l'impulso di fissare le paratie di quella nave, e chiedersi se dovrà versare meno sangue, combattendo per il più nobile degli ideali.
    Qualcosa le dice che sarà solo di più.
    Ad ogni modo, la ragazza non tarda a presentarsi, e per un attimo a Lian il suo nome ricorda qualcosa. Tuttavia è troppo concentrata sul fattore "prima impressione", per soffermarsi su una sensazione facilmente catalogabile come uno scherzo della memoria. Lian cerca di sistemarsi a un paio di metri dalla ragazza non appena ne sente la voce, in modo da stare in una ipotetica "linea" sull'attenti. Ascolta dunque il breve discorso introduttivo di Ryoko, e la sua richiesta di presentarsi ai loro compagni.
    Prima che possa farlo però, Lian viene battuta sul tempo dal rosso, che si presenta come Christian Courtney, un ex soldato di OZ e della Clyne Faction. Dopodichè, pronuncia una parola. "Gundam".
    Ha un suono interessante, e non è la prima volta che lo sente. Tuttavia non ci fà molto caso, non è il momento di incuriosirsi sui mezzi altrui.
    gatto55e
    Deve pensare a cosa dire, e soprattutto a quanto dire.
    Così prende come riferimento ciò che ha appena sentito. Se può tagliare sulla storia della sua vita, chi è lei per perdere l'occasione.

    Lian Lee, soldato mercenario, 18 anni. Ho alle spalle varie missioni in ambito terrestre, perlopiù asiatico.
    Piacere di conoscervi.


    ...Decisamente, poteva fare di meglio. Ma inutile piangere sul latte versato, e il modo in cui ha chiuso dovrebbe aver salvato il salvabile. Lascia dunque il posto agli altri, e rimane in silenzio. Si chiede se non aver presentato Ar sia stato un errore o meno, ma non ama fare pubblicità al suo AS. Così, attende.
    E si chiede se finalmente, quando quel montacarichi si fosse fermato, la presenza di Rachel sarebbe diminuita a favore di Ryoko come da lei promesso.


    Pilota: Lian Lee
    Status Fisico: Nessun Problema [cit.]
    Status Psicologico: Lievemente tesa per la situazione assolutamente nuova per lei, così come curiosa riguardo alle prossime mosse di Rachel

    Equipaggiamento/ Vestiario & Accessori: Divisa Personalizzata - Status: Nessun Danno
    Piastrine militari - Status: Nessun Danno
    I-Pad: Status: Nessun Danno

    Equipaggiamento / Armi

    Glock
    Tipologia arma: Arma da Fuoco
    Numero del modello: 18
    Peso: 0.6 Kg
    Lunghezza: 185 mm
    Quantità: 2
    Munizioni: 33 / 33 Proiettili Rimanenti
    Status: Nessun Danno
    Note: Caricatore personalizzato per maggior capienza

    Karambit
    Tipologia arma: Coltello
    Peso: 0.2 kg
    Lunghezza: 97 mm
    Quantità: 2
    Status: Nessun Danno
    Note: Nessuna

    Siringa Pneumatica
    Tipologia: Medica
    Munizioni: 2/2 OD I + II
    Status: Nessun Danno
    Note: Nessuna

    Azioni difensive ed offensive: //

    Riassunto azioni: Risvegliatasi da un sogno del suo passato, Lian fà la conoscenza della sua compagna di viaggio e responsabile sino all'incontro di Lian con il suo ufficiale in comando. Il viaggio prosegue senza intoppi sino alla Base in Russia, dove Lian inizia a trovare fastidiosa l'insistenza di Rachel, che rimane insieme a lei per tutto il tempo sino al momento dell'adunata nell'Hangar.
    Giunta sul posto Lian dà un'occhiata di sfuggita ai suoi nuovi compagni, ricavandone quantomeno una prima impressione positiva. Cerca dunque di presentarsi a sua volta dopo che Courtney ha rotto il ghiaccio per primo, ma suona molto più rigida di quanto vorrebbe. Fatto ciò attende i turni altrui, mentre la piattaforma continua ad abbassarsi.

    Note:

    1Plan 1056: Numero di Serie dell'AS modello Codarl

    2ECS: Electronic Camouflage System - Sistema elettronico montato sugli AS a partire dalla terza generazione, permette tramite un sistema di lenti di rendere il mezzo praticamente invisibile a occhio nudo e alla maggior parte dei sistemi elettronici tradizionali.

    3Jii-dono: Soprannome di Lian durante la sua permanenza nella Mithril. "Jii" è l'onomatopea utilizzata in giapponese per indicare l'atto di fissare qualcosa o qualcuno in maniera insistente, "dono" è un suffisso onorifico che indica rispetto ma qui utilizzato in modo ironico.

    4Ar: Nome dell'Intelligenza Artificiale dell'Arbalest.

    Spero di divertirmi con voi, ragazzi :3 E spero di non dare troppi grattacapi al Master X°DD
    Mi scuso in anticipo se Lian dovesse interagire in maniera maleducata con un qualsiasi altro pg. E' fatta così, nessun rancore.
    A parte questo, buona quest a tutti éOe

     
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    § Novantanove scimmie saltavano sul letto §
    risuonava una stupida melodia nella sua mente.
    § una cadde a terra e si ruppe il cervelletto § 1
    E a ritmo della stessa musica, si avviava verso la porta della stanza.
    Aveva dormito ben poco, quella notte. Ma altrettanto poco le interessava. Quella convocazione le aveva dato sufficiente adrenalina da bastarle per giorni.
    Per quanto tempo avesse combattuto a bordo di quella nave, per quanto tempo lo avesse fatto a fianco del comandante Milliais, tutto si sarebbe aspettato tranne una convocazione personale.
    E il canticchiarsi quella canzoncina stupida.. era un modo come un altro - circa - di alleggerire la tensione, mentre ora percorreva i corridoi che altre mille volte aveva visto, verso il luogo in cui era attesa.
    Si prese qualche secondo - fermandosi - prima di giungere di fronte al comandante, per prendere un profondo respiro. Si era ricontrollata? Era presentabile. Oh, beh, too late.
    Il passo successivo. E quello dopo ancora.
    Potè subito dopo ammirare nuovamente quella donna. Sembrava non riuscire ad imprimersi nella memoria tutta la fierezza e il comando che il comandante Milliais pareva diffondere, ed ogni volta si ritrovava praticamente incantata da quella specie di aura che la donna si portava dietro. Le servì un ulteriore secondo, quindi, per ricomporsi - mentalmente parlando - ed eseguire un saluto militare, annunciandosi.
    Probabilmente era già stata annunciata, ma.. erano cose scivolate via dalla sua memoria.
    - Kaileen Meister a rapporto, comandante. -
    Altri secondi di silenzio. In questa fragile situazione, pare riuscire a centellinare ogni attimo che passa. Sentirlo con ogni fibra del suo corpo.
    Fino a quando, ovviamente, la sua mente riprende a divagare.
    Osservò la donna che aveva di fronte. E ancora non si capacitava di come la gente reputasse impossibile che Erika2 avesse avuto una storia con lei. Il comandante era.. veramente sexy. E l'età che dimostrava sul volto non facevano che accrescere quel sentimento che si mescolava all'ammirazione.
    E poi.. qualcosa che non si aspettava.
    CITAZIONE
    - Sei stata un buon soldato, continua ad esserlo. -

    La sua mente era tornata al proprio posto. Si sforzava di accogliere quella frase come un complimento, ma.. non riusciva ad elaborare una risposta. Per cui, Kaileen si ritrovò.. il termine giusto è 'spiazzata'. Rimase a fissare la donna su cui aveva fantasticato giusto un secondo prima, non riuscendo a capacitarsi di quel che le era stato detto.
    CITAZIONE
    - Buona fortuna. -

    Come risvegliatasi da una trance, dopo il suono di quelle ultime parole ritrovò la compostezza che stava perdendo un po' troppo spesso, da quando gli avvenimenti avevano iniziato a prendere forma.
    - Non la deluderò, comandante. -
    Questo lo può promettere. Lo può assicurare, sempre, comunque e a chiunque. Farà del suo meglio, per riuscire a superare anche questa prova che le è stata messa di fronte.
    (Questa prova che ti sei scelta da sola)
    provvedette la sua mente a correggere.
    Giusto. E' una prova scelta da lei stessa, e darà il massimo.

    Altro saluto, e nuovamente il percorso nei corridoi. Qualcosa di automatico, dato che i suoi pensieri hanno già ripreso a vagare tra l'orgoglio e le scimmie.
    Ma al suo cuore non è sfuggita la nota di tristezza con cui le ultime parole sono state pronunciate. Non potrebbe mai sfuggirle.
    E l'interrogativo si mescola alla preoccupazione, all'orgoglio, alla tensione che le provoca il guardare l'orologio ed accorgersi che manca poco. un tripudio di sensazioni che lascia scorrere, senza cercare di dar loro un senso.
    Può ancora permettersi di essere una bambina. Ancora qualche secondo, ancora pochi minuti, e può permettersi di lasciar correre le proprie emozioni.

    _____________

    Ore 06:45
    § Novantanove scimmie saltavano sul letto §
    E' inutile, per quanto cerchi di restare seria, non le riuscirà mai. Non è ancora in battaglia, non sta cercando disperatamente un nemico da attaccare e un filo di vita a cui aggrapparsi.
    Potesse far scendere la tensione in altri modi, lo farebbe. Peccato che non conosca nessuno dei nuovi arrivati. Nessuno che possa convincere a passare mezz'ora nella sua stanza. Sul letto, per la precisione. O anche sulla scrivania, l'importante era essere senza vestiti e.. intenzionati a godersi il momento.
    Sospirò. Stava divagando, l'ennesima volta. La reclusione in quel piccolo spazio cominciava a starle stretta.
    In suo aiuto venne l'orologio, che le segnalava senza pietà alcuna il momento di uscire.
    Non un momento qualunque, ma.. il momento dell'inizio.
    Maledizione.

    Come un disegno venuto male, appallottola e butta via le divagazioni dell'ultima ora. A pensarci bene, è - quasi - tutto un cumulo di rifiuti. Esclusa la considerazione sul comandante, quella mai.

    Si guarda un'ultima volta allo specchio. Qualunque emozione fosse passata sul viso della giovane, oramai era un vago ricordo. Tutto quel che si poteva vedere, in quel momento, era il sorriso eterno di Kaileen.
    ..oltre alla succinta divisa dell'Angelg, ma quelli sono infimi dettagli. I particolari del proprio corpo non sono motivo di distrazione, al momento.
    Così come non lo è... nient'altro. Non riesce ad avere una via di mezzo. O si riversa il mondo, in quella testolina dai capelli rossi, oppure vi è.. il nulla.
    E' così che passa tutto, del resto: il corridoio, il montacarichi.. Ed è lì, a pochi metri dal vero inizio di ogni cosa, che il suo fragile equilibrio crolla, lasciando spazio alla coscienza del momento.
    Ci sono nuovi compagni, lì. Ci sono nuove persone da conoscere.. e nuove persone da uccidere. Nuove battaglie dove si cercherà di sopravvivere.
    Un brivido lungo la schiena. La coscienza degli avvenimenti in un unico, freddo e distinto attimo.
    I suoi nuovi compagni sono lì con lei, di fianco a lei, arrivati nel frangente in cui è arrivata lei. Lo sgaurdo scorre su di loro, senza soffermarsi. Anzi, prosegue. Vola verso la ragazza dai capelli verdi.

    §Che tette.§

    E' ammirazione, con una punta di invidia. Non prendiamoci in giro, Kaileen non riuscirà mai e poi mai ad essere totalmente seria in una situazione. Ma ora, il sorriso sul volto è sincero.

    § For the freedom we ever fight §
    Anche questo viene registrato nella sua mente. Vorrebbe perdere del tempo, per analizzare quel semplice e drammatico messaggio, per capire quanto veramente lei creda in una frase simile.. Quando suo fratello credesse davvero, in un ideale simile.
    Realizza solo ora che questo, potrebbe davvero essere il luogo che fa per lei.
    E allora basta con le sciocchezze, basta con la coscienza ripiegata su se stessa.
    Accoglie il mondo.
    Accoglie le parole del suo superiore, accoglie la sua vitalità come una cosa del tutto normale. Ne viene contagiata, o meglio, richiama la sua stessa allegria.
    Accoglie il mondo. Ora scruta davvero i suoi compagni, senza timore che qualcosa possa ferirla. In fondo, se dovrà sentire qualcosa di troppo, meglio saperlo fin da subito.
    Mentre parlano, li osserva, li ammira. Persone come lei, o forse completamente diverse. Persone.. nuove. Vorrebbe sapere di più, ora, in questo momento.
    Ma si accorge che tocca a lei, presentarsi.

    - Kaileen Meister, 23 anni. Ho preso parte alle battaglie principali avvenute negli ultimi cinque anni. Il mio mezzo è l'Angelg. Sarà un onore lavorare con voi. -

    Si vanta di quel mezzo, eccome. E al primo che proverà a prenderla in giro, rifilerà un sonoro schiaffone. Che sia poi fisico o morale, poco importa.

    Tutto quel che è accaduto prima, è solo una piccola parentesi da nascondere. Da cancellare. Ora è Kaileen, la vera Kaileen, in mezzo a quello strano gruppetto di sconosciuti. Ora è lei che sorride, ansiosa di proseguire nella conoscenza dei suoi compagni di squadra. Osserva loro, osserva i loro mezzi poco distanti.
    Non ha paura.
    § Lei è pronta, ora. §3
    Pilota: Kaileen Meister
    Status fisico: ottimale.
    Status psicologico: Rilassata e concentrata su quel che ha attorno.
    Equipaggiamento/dotazione:
    - Divisa del pilota dell'Angelg - Status: integra
    - Blocco da disegno e matita - Status: integro

    - Heckler & Koch Mark23
    - Status: Funzionante
    - Munizioni: 12 nel caricatore.

    - Pugnale da sopravvivenza
    - Status: perfettamente affilato

    Azioni difensive ed offensive: //




    Riassunto Azioni: dopo aver divagato con la mente, essere stata dal comandante, aver divagato nuovamente, si è diretta senza troppa convinzione verso il punto di ritrovo, per poi recuperare la sua solita vitalità - ed il suo interesse - nel momento in cui giunge in mezzo ai nuovi compagni.
    Note
    1: Citazione di una filastrocca da Le follie dell'imperatore
    2: si riferisce a Erika Juutilainen.
    3: per una serie di motivazioni psicologiche, ogni tanto Kaileen parla di se stessa in terza persona.

    Perdonatemi il ritardo.. Non accadrà mai più una dilazione tanto lunga.
    Buona quest a tutti :3
     
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    Briefing_

    Location:// Hagane, zona interna dell'hangar, montacarichi di discesa del personale di bordo_
    Ore 07:05 am



    Lo sfrigolante rumore dei motori elettrici dell'elevatore ronzava di sottofondo, mentre il montacarichi discendeva lungo la parete inclinata verso la pavimentazione dell'hangar.
    I presenti sulla piattaforma presero tutti parola come da ordini del loro attuale superiore, rispondendo brevemente a quanto richiesto.
    Il primo a dar dimostrazione del proprio carattere fu Courtney che - con fare spigliato ed inorgoglito dai propri trascorsi - dette ampia prova di sé.

    - Christian Courtney, 25 anni, Ex Ufficiale dell'esercito di Oz ed Ex membro della Clyne Faction. Diverse esperienze di missioni nel panorama Terra - Lunare. Pilota del Gundam Justice, pronto a servirla Signore! -

    La bella Ryoko lo squadrò da capo a piedi. La tenuta che indossava e l'espressione sicura di sé le facevano pensare di avere a che fare con un tipo parecchio su di giri, ma il bel tenente tenne per sé le proprie considerazioni e si limitò a sorridere compiaciuta, per poi osservare la seconda personalità che di lì a pochi secondi - accompagnata da quell'arpia della Simmons - prese parola.

    - Lian Lee, soldato mercenario, 18 anni. Ho alle spalle varie missioni in ambito terrestre, perlopiù asiatico.
    Piacere di conoscervi. -


    Lei era davvero qualcosa di particolare, una persona a cui avrebbe dovuto prestare la massima attenzione, la sua compagna durante la missione.
    Poi fu la volta della pilota dell'unica unità speciale presente in squadra, un asso nella manica per nulla indifferente.

    - Kaileen Meister, 23 anni. Ho preso parte alle battaglie principali avvenute negli ultimi cinque anni. Il mio mezzo è l'Angelg. Sarà un onore lavorare con voi. -

    L'Angelg... un progetto segreto della Federazione per la creazione di nuove unità speciali...
    era stato realizzato dopo la guerra contro i Divine Crusaders1?
    Ryoko non ebbe il tempo di riportare alla mente gli appunti sulle unità della squadra, che l'ultimo elemento del gruppo terminò il giro di presentazioni.

    - Il mio nome è Julian Adler e sono un ex membro dell'esercito di ZAFT, Coordinator. Disertai per principio dal mio vecchio esercito e venni incarcerato per questo. Ora voglio entrare a far parte degli Irregulars per fare il mio dovere, questa volta dalla parte giusta. -

    Sembrava un tipo losco e tenebroso, piuttosto diretto ed incisivo, privo della paura di scoprirsi davanti ai compagni.
    Un abitante di PLANT, un Coordinator...
    Ryoko prevedeva grossi guai in vista, ma i suoi ragionamenti furono bruscamente interrotti dalla solita frecciata - scostante ed inacidita - della bionda vestita da cappuccetto rosso sulla sinistra di Lian, che prima di parlare mise la mano destra sulla testa della piccola pulce che aveva di fianco, che aveva avuto ordine di consegnare nelle esperte manine della dolce Ryoko.

    screen1
    - Bene. -

    Disse la donna con aria rassegnata.

    - ...Visto che ci siamo mi presento pure io.
    Sono la bellissima dottoressa Rachel Simmons, psicologa e scienziata addetta al reparto di ricerca e sviluppo di questo branco di poveracci che sono gli Irregulars.
    Tanto poveri che devono pure farsi prestare la nave dall'esercito federale.
    Ed io, brillante scienziata plurilaureata, sono stata addetta a scarrozzare qui questa mocciosetta rintronata e complessata per i troppi viaggi in acido.
    Tutto per compiacere le stravaganti manie feticiste pedofile del nostro beneamato comandante
    che ora, al contrario di me che ho i geloni al deretano ed alle dita dei piedi, se ne starà tutto comodo nel suo lettino al calduccio, abbracciato a qualche bambola gonfiabile a sfogliare qualche rivista porno per soddisfare le proprie carenze di affetto ed i suoi complessi di inferiorità.
    Ah, se non si fosse capito, sono fortemente misantropa ed ho una forte tendenza al sarcasmo. Il semplice fatto di avere a che fare con un disertore criminale... -


    Si voltò verso Julian.

    - ...con una spogliarellista professionista... -

    Si voltò verso Kaileen.

    - ...con un ufficiale della bambolona canterina dai capelli rosa confetto e con manie di grandezza... -

    Scattò con gli occhi verso Christian per poi voltarsi verso il proprio "carico" facendole un grattino sulla testa esattamente come si fa ad un animale domestico.

    - ...e con una ragazzina di diciotto anni che ne dimostra a malapena dieci se va bene, con crisi di astinenza, personalità dissociate ed un grossissimo trauma psicologico oltre ad una mania smodata per farsi di cocktail di droghe varie, mi rende ESTREMAMENTE felice.
    ...
    Questo non dovrebbe rendere felice anche lei signorina Ryoko - lolita complex - Subaru? -


    Il tenente degli Irregulars stava per metterle le mani addosso.
    Senza dubbio Rachel Simmons era l'essere umano con il senso dell'umorismo peggiore che si fosse mai visto. Capace di far irritare qualunque forma di vita presente sul globo. Inclusi i batteri.
    Ryoko, serrando il pugno destro, trattenne la colata di rabbia magmatica con cui stava per investire la donna, la quale avrebbe sicuramente fatto un viaggio di sola andata per il fondo dell'hangar in solitaria a circa duecento chilometri all'ora in caduta libera (con probabile anzi quasi certo sommo piacere per il resto dei presenti).
    Purtroppo però, nonostante l'averla fatta notevolmente alterare - per motivi sconosciuti ai presenti - le parole della Simmons le ricordarono anche che lei era a capo di quel gruppo così eterogeneo di persone, ed ignorandola bellamente, la bella ufficiale del corpo Irregulars si rivolse verso i suoi uomini, sperando che anche loro facessero lo stesso.
    Lo sperava davvero.
    Non c'era niente di peggio di una dottoressa misantropa in piena crisi da stress d'insoddisfazione, che denotava ogni cavolo di dettaglio sbagliato in quell'occasione così dannatamente importante al solo fine di far irritare i presenti.
    Ryoko quindi volse la propria attenzione verso Christian cercando - a partire da lui - di accogliere i nuovi arrivati nel migliore dei modi.

    - Felice di averti a bordo Courtney, hai conseguito notevoli successi durante la tua carriera, sei stato persino sotto il comando di Treize Kushrenada! Sicuramente la tua esperienza ci sarà di grande aiuto. -

    Poi, con sguardo soddisfatto, si rivolse verso la destra di Courtney, verso la sua nuova piccola compagna d'avventura. Cavolo, aveva diciotto anni ma sembrava davvero minuta di costituzione...
    Del resto, i dati che aveva ricevuto dall'organizzazione erano chiari, si trattava di un soggetto extended estremamente particolare, oltre al fatto che le ricordava quella persona.
    Perdersi in ulteriori elucubrazioni però non aveva senso, quindi le si rivolse con tutta la spontaneità di cui era capace, con una voce carica di energia e grinta, tipiche di lei.

    screen1
    - Tu invece sarai la mia partner! -

    Disse il tenente sorridendo contenta alla ragazzina.

    - Da questo momento dovrai far riferimento a me per tutto, quindi non farti problemi a chiedermi qualunque cosa ti passi per la testa, ok? Non farti alcuno scrupolo, siamo compagne adesso! -

    La ragazza le mostrò la mano destra con il pollice rivolto verso l'alto in segno d'approvazione, condendo il tutto con un occhiolino colmo di vitalità e di espressività, tutto quell'insieme di lussi che una come Lian poteva concedersi solo sotto l'effetto della droga.
    Poi la donna proseguì rimettendo al fianco la mano destra e ritornando ad un'espressione tranquilla e sicura di sé.

    - Vedrai, saremo un tandem perfetto io e te, di certo il tuo passato come pilota di Arm Slave ci farà comodo dove andremo, specialmente per quel che dobbiamo fare! -

    Poi fu la volta di Kaileen, verso la quale il bel tenente si voltò ruotando leggermente verso la desta di Lian.
    Era reduce dalle due guerre di Bloody Valentine, aveva partecipato ed era sopravvissuta alla guerra contro i Divine Crusaders, pilotava un'unità speciale...
    C'era sicuramente un motivo per cui aveva servito sotto quel mostro che era Kathrine Milliais2, ex membro del Blue Cosmos e comandante della Albion3 durante il primo ed il secondo San Valentino di sangue.
    Aveva lavorato insieme ad Erika Juutilainen4, uno dei migliori se non la miglior pilota della Phantom Pain per non dire dell'Alleanza...
    Più di cinquanta abbattimenti durante la prima guerra di Bloody Valentine a bordo di uno Strike Dagger... oltre duecentocinquanta a bordo di un Windam custom nella seconda. Un vero mostro d'esperienza, sicuramente una vera e propria macchina da guerra.
    Ryoko aveva a che fare con una perla rara, aveva persino avuto esperienza contro creature aliene, aveva combattuto con successo contro gli Aerogator5... mica noccioline.
    Con un curriculum del genere avrebbe sicuramente fatto carriera con estrema facilità. Possedeva anche latenti capacità newtype secondo le schede fornitele dalla Federazione.
    Avrebbe dovuto trattarla con estrema cura.

    - Beh, Meister, sei reduce da tre guerre, piloti un'unità speciale di tutto rispetto... hai fatto persino da test pilot! Hai un curriculum senza dubbio grande tanto quanto quello di Courtney, ho bisogno di persone come te in questa squadra.
    Avrai un ruolo sicuramente chiave in questa missione, mi aspetto molto da te! -


    Concluse la propria frase con un occhiolino.
    Non voleva dire altro, troppa pressione non avrebbe giovato sicuramente a quella ragazza così particolare.
    ...
    Poi c'era lui.
    La nemesi di Kaileen.
    Il suo esatto contrario.
    Julian Adler.
    Ex membro dell'esercito di ZAFT, reduce dal secondo conflitto di Bloody Valentine.
    Disertore.
    Coordinator.
    Doveva fare attenzione, poiché nonostante il trattato di pace duraturo instaurato dalla Clyne da più di due anni, sicuramente a bordo di una nave comandata da un ex militare della Phantom Pain, e con a fianco tanti soldati federali... il tipo poteva sicuramente correre dei rischi, come anche creare dei problemi...
    Lo avrebbe tenuto debitamente sotto controllo.
    Non lo avrebbe lasciato da solo per nessun motivo.
    Almeno non fino a quando sarebbe iniziata l'operazione.

    - Tu invece sei quello a cui hanno assegnato il Chaos... Anche tu un reduce di guerra, cavolo sono attorniata da professionisti!
    Ahahah! -


    Rise conscia di spezzare la tensione del momento.
    Poi riprese guardandolo seria e più professionale che mai.

    - Sarai in gruppo con Meister e Courtney durante la missione.
    Terminato il briefing vorrei scambiare due chiacchiere in privato con te... -


    Ma la frase di Ryoko venne bruscamente spezzata da un secco clangore metallico e da un leggero scossone che percosse la piattaforma, l'elevatore aveva terminato la propria corsa sul fondo dell'hangar, generando una fitta nebbiolina alta poco più di una cinquantina di centimetri nell'intorno del perimetro quadrangolare sul quale erano sistemati i presenti.

    - Ah! Eccoci finalmente alle gabbie! -

    E finalmente giunsero.
    Lo spazio era immenso.
    Il pavimento metallico grigio era percorso da un'infinità di cavi, mentre ai lati, numerosissime fosse profonde sulla decina di metri contenevano le macchine in dotazione alla nave come anche i mezzi della squadra.
    Il soffitto era attraversato da travi disposte parallelamente le une rispetto alle altre, con numerosissimi neon agganciati ad esse, i quali illuminavano a giorno l'intero spazio sottostante.
    Conteneva un arsenale enorme.
    Una decina di Windam6 svettavano nella loro cromia caratteristica, distinta dall'abbacinante biancore che dipingeva la maggior parte della loro silhouette, virando poi verso il tono del blu intenso che caratterizzava il torso e dalla parte superiore delle spalle per poi venire contraddistinta da alcuni particolari di un verde chiaro lungo la linea mediana del fronte delle spalline e sul doppio portellone del cockpit.
    Poi, andando verso il fondo dell'hangar, c'erano dei personal trooper7: Gespenst8, per la precisione.
    Macchine fantastiche dotate di un arsenale di tutto rispetto. Erano modelli Mark II, distinti dalla caratteristica cromia blu dei modelli da produzione di massa, dal visore cremisi e dalla presenza del dispositivo Jet Magnum sul braccio sinistro9.
    Ed infine eccoli, disposti nelle ultime cinque gabbie.
    I mezzi della squadra.
    Erano disposti due per lato, più l'Angelg nella gabbia più grossa in fondo all'hangar, quella riservata alle unità speciali.
    screen1
    A partire dalla sinistra, rispetto ai presenti, c'era il primo mezzo ad essere visibile:
    non apparteneva a nessuno della squadra apparentemente ed era alto sugli otto metri, la cromia era gialla sul petto e sulle spalle, caratterizzata da alcune striature rossastre. Le gambe e le braccia erano di un verde cupo, macchiato da alcune venature lineari gialle. La silhouette longilinea e moderna ricordava quella di un essere umano, ma chiunque fosse stato abbastanza istruito da ricordarsi la fuga di aberrazioni genetiche avvenuta a Tokyo nel 2217, si sarebbe sicuramente ricordato del Jeeg e del suo pilota misteriosamente scomparso, Hiroshi Shiba. La più piccola unità speciale mai realizzata per il combattimento urbano contro quelle mostruose creature. Quel mezzo era indubbiamente più nuovo però, moderno, tecnicamente più avanzato del suo lontano predecessore di novant'anni prima. Un Jeeg del tutto nuovo ed innovativo, un'unità speciale di ridotte dimensioni del tutto unica nel suo genere. Per via dell'altezza della gabbia del nuovo Jeeg si poteva intravedere solo la testa che - aperta sulla parte superiore - andava a costituire la cabina di pilotaggio del mezzo. Di chi mai poteva essere?
    screen1
    Di fronte ad esso invece, sulla destra, il Chaos Gundam.
    Visibile solo a partire da metà del busto in su, il mobile suit era distinto da una cromia ingrigita dallo stato di disattivazione della Variable Phase Shift armor, mentre le sue linee dure e spigolose gli davano un'aria massiccia e possente. Nonostante non fosse l'unità ZGMF-X24S originale per via del fatto che andò distrutta durante il secondo conflitto di Bloody Valentine, quel Gundam sicuramente aveva le medesime prestazioni, poiché fornito agli Irregulars sulla base dei progetti del vecchio RGX-01. Il V-fin zigzagante sulla fronte ed i due grossi cilindri propulsori dei Mobile Weapon Pod che aveva sulla schiena, sembravano essere i particolari di maggior impatto, vista la loro appariscenza assieme all'armamento composto da scudo e beam rifle personalizzati, disposti sull'avambraccio sinistro e nella mano destra.
    screen1
    Successivamente, tornando a sinistra e andando verso il fondo dell'hangar, di fianco al nuovo modello di Jeeg si trovava l'ARX-7 Arbalest. Era in piedi e di esso si poteva intravedere solamente la testa. La tipica cromia grigio chiaro ed i particolari scuri saltavano agli occhi assieme alla coppia di vulcan posizionate nelle tempie del piccolo mecha una volta in dotazione alla Mithril.
    Subito di fronte ad esso, nella quarta gabbia, il Gundam Justice.
    screen1
    Agganciato al suo caratteristico backpack accuratamente in posizione di riposo, il Gundam che si era autodistrutto causando la detonazione del sistema Genesis al termine della prima guerra di Bloody Valentine si ergeva all'interno della fossa di stoccaggio risultando visibile - ingrigito dallo stato di disattivazione della Phase Shift Armor - solamente a partire dal busto in su.
    Scudo e "Lupus" beam rifle erano portati sull'avambraccio sinistro e nella mano destra, esattamente come quelli del Chaos, posto sul suo stesso lato dell'hangar alla sua sinistra.
    Infine, di fronte ai presenti, c'era il mastodonte creato dalla Federazione per fronteggiare la minaccia degli Aerogator. Sfruttato da Kaileen durante la seconda guerra di Bloody Valentine vantava una mole di sicuro non indifferente.
    L'Angelg troneggiava di fronte ai presenti visibile per la metà della sua enorme mole, ben venticinque metri di busto per oltre cinquanta metri complessivi di altezza.
    Il dispositivo Tesla Drive consentiva la fluttuazione della macchina nonostante fosse apparentemente priva di ugelli direzionali propulsivi ed un arsenale di armi incredibilmente precise e potenti rendeva quel mezzo un pezzo d'indiscusso valore all'interno del parco macchine degli Irregulars e - vista la sua precisione di tiro - sarebbe stato di sicuro fondamentale per quella missione tanto delicata.
    Era un angelo gigantesco, intonso ed adornato da finiture rosate e da diversi cristalli accumulatori di energia lungo le spalle ed il torso. Il volto era coperto da una mascherina ed il sistema di visualizzazione binoculare rimaneva occultato da un visore smeraldino atto a massimizzare la capacità di tiro ed i sistemi di puntamento della macchina, oltre che alla protezione del sistema di visualizzazione principale.
    Impreziosito da caratteristici fregi dorati, l'SMSC Angelg pareva una statua, una venere meccanica incredibile e stupenda nelle sue forme femminee ed eleganti, possenti ed imperiose nel loro mistico apparire avvolte dai gas di raffreddamento nebulizzati, esaltate dalla luminescenza quasi onirica delle luci al neon poste sul soffitto dell'hangar.

    screen1

    Ryoko fece cenno ai presenti di osservare il fondo dell'immenso spazio in cui erano giunti. Quelle cinque macchine avrebbero composto la loro squadra.
    E la Simmons non poté trattenersi dal fare nuovamente una delle sue battute.

    - Fantastico, adesso facciamo una bella conversazione da nerd tutti insieme... -

    Il tenente degli Irregulars però, all'ennesima frecciatina della donna, non riuscì a starsene zitta.

    - Lei faccia il suo lavoro e stia in silenzio!
    Razza di zitella dai fianchi mozzarellosi! -


    La quantità di vene pulsanti sulla fronte dell'ex top ace della Nergal stava aumentando vertiginosamente, mentre si rivolgeva furiosa verso quella petulante donnina inespressiva.

    - Tipico dei militari, sfogare con rabbia le proprie frustrazioni, è per caso insoddisfatta sessualmente!? -

    La ragazza dai capelli verdi esplose...

    - STATTENE ZITTA E FATTI GLI AFFARACCI TUOI!! -

    ...zittendo una volta per tutte la dottoressa - che per contro fece spallucce come ad evidenziare la veridicità della propria precedente affermazione - mentre paonazza ed adirata oltre ogni umana comprensione con un colpo di tosse cercò di riprendere per l'ennesima volta il contegno. Ryoko quindi chiudendo gli occhi cercò di calmarsi...
    Adesso si passava alle cose serie e con un gran respiro si volse nuovamente verso i suoi uomini mettendo le mani ai fianchi, con un'espressione ed un tono più seri che mai.

    - La missione si svolgerà sul suolo marziano ed inizierà alle 02:00 pm del fuso orario della regione di Neo Venezia10.
    Lo scopo di questa missione è quello di debellare una grossa quantità di creature mostruose fuggite da una non ben precisata locazione all'interno del sottosuolo del pianeta, si presume possa trattarsi di alterazioni genetiche andate fuori controllo o di qualche esperimento andato storto durante i lavori di costruzione del sistema di controllo gravitazionale del pianeta che sta avvenendo ormai da diversi anni al di sotto della crosta marziana. -


    La ragazza fece una pausa, cercò di osservare bene le reazioni dei presenti per poi continuare il proprio monologo al fine di spiegare ogni dettaglio utile alla situazione.

    - Le creature attualmente si trovano in un tunnel al di sotto delle pendici del monte Olimpo, il quale una volta collegava la caldera del vulcano al sistema di alimentazione geotermica della città di Athram, posta sulle coste di Aqua11, l'oceano marziano. Il governo della regione di Aqua ci ha dato il beneplacito della sua approvazione per questo, ma non aspettatevi un'accoglienza pacifica dai cittadini di Marte. Sapete bene quanto siano incarogniti con quelli della Terra per quanto accaduto nella guerra di due anni fa12. -

    Il tenente fece nuovamente una pausa, dopotutto lei Marte lo conosceva bene, visto che era reduce proprio da quel conflitto...
    Certo adesso lavorava con persone indubbiamente più serie dei pazzoidi della Nergal, ma chissà che per strada non avrebbe potuto incontrare qualcuno dei suoi vecchi compagni...
    Rabbrividì al solo pensarci, poi riprese a parlare.

    - Adesso la nave si dirigerà verso l'orbita lunare, nei pressi della città di Von Braun, dove imbarcherà un Jumper di classe A, la dottoressa Iness Fressange. Con la tecnologia dei Chulip Crystal13 e mediante il Boson Jump14 effettueremo un warp a media distanza fino all'orbita marziana, dove prenderemo contatto con la base federale di Deimos. Una volta lì la Hagane rientrerà nell'atmosfera di Marte ed una volta discesi nella regione di Aqua, partiremo alla volta della nostra missione supportati da questa nave.
    Io a bordo dello Shin Jeeg e Lian a bordo dell'Arbalest costituiremo l'unità di punta all'interno del condotto principale. Entreremo dall'imboccatura del tunnel partendo dalla città di Athram e ci occuperemo di fermare più creature possibili al fine di evitare che la città sia infestata, al momento i nostri bersagli sono bloccati dalle paratie di sicurezza della conduttura, che purtroppo però non reggeranno per molto. Quest'operazione potremo farla solo io e lei, poiché il cunicolo è appena alto quindici metri per trentacinque di larghezza. -


    Ryoko volse lo sguardo alla propria piccola partner.

    - Conto su di te Lian. Avrai l'onore di essere la prima pilota di Arm Slave a scendere sul pianeta rosso! -

    E facendole l'occhiolino si rivolse agli altri tre.

    - Voi tre invece vi occuperete di proteggere l'insediamento minerario che si trova alle pendici del monte Olimpo, il quale è assediato da un'ingente quantità di queste creature fuoriuscite in chissà quale modo in superficie. Dovete distruggerle tutte senza lasciarne in vita una, non possiamo permettere che si dirigano verso la città che si trova ad appena un centinaio di chilometri dal sito in cui sono apparse.
    Dovrete verificare inoltre che non vi siano civili in zona e, se ne trovate, date la priorità alla loro salvezza. Siamo in missione per salvare delle vite, non per guadagnarci il maggior numero di kills possibili.


    Guardò sopratutto Courtney, che sembrava il classico tipo dal grilletto facile.
    L'aria seria di Ryoko discostava di molto con il suo fare energico e colmo di vita, era ovvio il come quella ragazza sapeva scindere i momenti d'ilarità dalla propria vita professionale.
    Era degna del titolo di veterana che si era conquistata durante la guerra, come anche del grado che attualmente negli Irregulars ricopriva.

    - Il vice-caposquadra dopo di me sarà Christian Courtney sul Justice, seguito da Kaileen Meister sull'Angelg e da Julian Adler sul Chaos.
    Io e Lee assumeremo i nomi in codice di Delta leader e di Delta one e comporremo la Squadra Delta.
    Courtney, Meister e Adler invece saranno Echo one, Echo two ed Echo three e comporranno la Squadra Echo. -


    La ragazza si fermò osservando i presenti verificando che avessero compreso.

    - Tutto chiaro? Avete domande? -

    Ryoko si lasciò andare ad un sospiro, il grosso della spiegazione era andato. Poi c'era da capire se la missione sarebbe stata semplice come apparentemente sembrava, o se si sarebbe trasformata nell'ennesimo inferno.
    La guerra era finita, ma le minacce rappresentate dal pianeta rosso erano probabilmente sconosciute alla quasi totalità dei presenti.
    Lei, invece, sapeva bene cosa sarebbe potuto succedere.


    PoV - Christian Courtney:

    Una missione su Marte, e tu sarai il vice-caposquadra nonché a capo della Squadr Echo. Un ruolo d'indubbia responsabilità.
    Sarai in grado di ricoprirlo? I tuoi passati meriti in missione ti sono valsi questa posizione di comando, ma sai che non sarà semplice gestire tutto ciò che un buon leader dovrebbe avere sotto controllo.
    Dovrete proteggere delle persone, nulla di meglio per te che sei qui proprio a seguito del tuo cuore così colmo della voglia di fare la differenza.



    PoV - Lian Lee:

    Una missione su... Marte. Sarai la prima pilota di Arm Slave a calcare le lande del pianeta rosso colonizzato all'epoca del 2150.
    Ryoko è la tua partner. Lavorare in coppia con qualcuno, sentire la sua presenza attorno, la sua guida, come sarà per te? Che valore avrà per la tua vita da adesso in poi?
    Sempre meglio che stare in compagnia di quella "cosa" bionda ed inespressiva che hai bocciato qualche ora fa sul trasporto che ti ha condotto dove sei ora.
    Non hai mai visto nessuna delle macchine che ci sono in questo hangar, forse i Windam ed i Gespenst. Ma il resto... tutto completamente nuovo per te, diverso, come diversa è ora la tua vita.



    PoV - Kaileen Meister:

    Ok.
    La avverti.
    Senti la prima sensazione della giornata.
    Ti dà sempre una certa nausea avere questi fiash sensitivi che causano a volte capogiri improvvisi e qualche abbassamento della vista, ma ne sei sicura, ormai questo genere di sensazioni lo conosci bene:
    oppressione.
    Julian Adler ti fissa per qualche istante e ti senti oppressa dalla sua figura.
    Senti qualcosa di indefinito da lui, ma nulla di positivo.
    Nulla di assimilabile al senso di iperprotettività che ti dava a volte il comandante Milliais, o dal forte cameratismo di Erika.
    Qualcosa di completamente malevolo e repulsivo.
    Nei tuoi confronti.
    Ma senti anche - in contrapposizione a ciò che ti comunica il pilota del Chaos - la forte sicurezza che Ryoko Subaru, il tuo tenente, vuole esprimerti sia con le parole che con i fatti.
    E non servono poteri newtype fastidiosi per capire quanto la ragazza che hai di fronte abbia la voglia di riportarvi tutti a casa.
    Il resto è come al solito l'ennesimo conflitto, solo da un'altra parte.
    Mostruosità fuggite da un laboratorio? Nulla di troppo complicato ed impossibile per te ed il tuo Angelg.




    Simbolo-tabella-spoiler
    Game-master
    Eccoci al secondo giro, qui le cose iniziano a farsi interessanti.
    Scusatemi per il wall of text ma c'erano alcuni elementi in gioco che andavano forzatamente descritti >__< cercherò più avanti di fare post più leggeri e scorrevoli per non appesantirvi troppo la lettura, sperando che il contenuto di questo post vi sia gradito nel frattempo.
    Purtroppo Falkner ci ha lasciato ed il giro adesso assumerà questa formazione:

    - GM
    - Arx
    - Yami Kaguya
    - Wystal

    Visto che molti di voi hanno sbagliato i tag da utilizzare all'interno del gdr, invito tutti i partecipanti alla quest a prendere visione di QUESTO topic, dove sono spiegati tutti i tag da utilizzare e quali colori adoperare.

    Vi ricordo che da questo momento entra in vigore il limite di 4 giorni dal post che vi precede quindi fate attenzione, ricordate che avete a disposizione solo una giustificazione.

    Ora alcune note:
    1) Divine Crusaders: Gruppo militare fondato dal celebre scienziato Bian Zoldark devoluto alla capitolazione del governo federale terrestre. Dotato di un avanzatissimo reparto di ricerca e sviluppo e di un arsenale militare composto da numerosi Armored Module (mecha da combattimento specializzati di vario tipo), sono stati sconfitti dalle forze federali presso la loro ex-base principale, l'isola di Aidoneus. Oltre a ciò il loro obbiettivo primario era quello di combattere la minaccia aliena degli Aerogator, alieni che il professor Zoldark aveva teorizzato che giungessero sulla Terra al fine d'invaderla. Scomunicato dalla comunità scientifica ed allontanato, Bian ha così costruito il proprio esercito personale composto da ferventi seguaci credenti nella sua teoria e combattenti per quello che i DC (abbreviazione di Divine Crusaders) credevano fosse il reale pericolo per la razza umana.

    2) Kathrine Milliais: Un'icona del panorama dell'Alleanza Terrestre. Ha comandato la corazzata Albion durante la prima e la seconda guerra di Bloody Valentine ed ha riportato numerosi successi. Diplomatasi alla scuola ufficiali di Orb con il massimo dei voti, si dice abbia vissuto un passato tragico a causa dell'avvento dei primi Coordinator. Da allora ha fatto carriera divenendo un colonnello, ha fatto successivamente parte dei Blue Cosmos ed è diventata un membro di punta dell'esercito della Phantom Pain. Chi ha sentito parlare di lei la ricorda come un vero mastino incapace di lasciarsi sfuggire una preda, come un'attenta e paziente stratega e come una donna fredda e forte oltre ogni dire. Dopo la pace instaurata nel 2305 al termine della seconda guerra di Bloody Valentine, Kathrine è stata reintegrata nei ranghi dell'Alleanza e grazie ai suoi eccezionali meriti è riuscita a succedere al comandante Daitetsu Minase al comando della corazzata di punta dell'esercito federale, la nave di classe Space Noah Hagane.

    3) Albion: Corazzata di classe Pegasus utilizzata dalla Federazione durante l'Operazione Stardust per recuperare il prototipo di Gundam GP-02A dotato di testate nucleari tattiche MK-82 rubato dai reduci di Zeon della flotta di Delaz. Ha una contraerea fitta ed un sistema di catapulte esterne assai unico nel suo genere. Compatta e veloce, questa nave ha servito bene l'esercito federale fino al suo disarmo avvenuto di recente nel 2307. Ora giace in disuso nei magazzini del quartier generale della federazione a Jaburo.

    4) Erika Juutilainen: Un vero e proprio mostro della guerra. La pupilla del comandante Milliais, il miglior pilota dell'Alleanza in circolazione. A bordo del suo Strike Dagger, nella prima guerra di Bloody Valentine, riuscì nell'incredibile impresa di abbattere oltre cinquanta mezzi nemici, per poi aumentare vertiginosamente il proprio record passando al più prestante e recente Windam nel secondo conflitto. Il suo odio viscerale per i Coordinator non conosce limite, si dice che abbia perso tutta la sua famiglia a causa della crisi economica globale portata dalla comparsa dei Coordinator, i quali privarono numerosissime persone del posto di lavoro a causa della loro maggiore efficienza. Si dice abbia avuto una controversa relazione intima con il comandante Milliais, ma non si hanno prove di ciò se non delle dicerie non confermate. Dopo la fine della guerra e la pace del 2305, Erika ha continuato a servire nell'Alleanza Terrestre con il grado di Maggiore. A soli ventidue anni è una dei più giovani graduati della Federazione e per abilità non è per nulla inferiore a tanti altri assi che la storia ha visto scendere in campo. La caratteristica cromia del suo Windam custom, di un verde acceso, le ha fatto guadagnare il titolo di "Cavaliere della Morte" della Federazione. Spesso confusa con l'altrettanto celebre "Generale nero della Morte" Valder Farkil dell'Oz Prize, Erika ha guadagnato questo soprannome incutendo il medesimo timore sul campo che avrebbe dovuto suscitare il mitico cavaliere dell'apocalisse "Morte", da qui nasce questo epiteto con cui spesso si fa riferimento alla sua persona.

    5) Aerogator: Forme aliene giunte sulla terra nel 2303 e teorizzate dallo scienziato di fama internazionale Bian Zoldark, ora deceduto dopo la guerra contro i DC. Si dice siano ancora proliferanti nel sottosuolo di Tokyo, ma dopo la recente catastrofe che ha coinvolto l'ex megalopoli nipponica non si ha più traccia di queste creature.

    6) Windam[+]: Una delle ultime macchine prodotte dall'Alleanza Terrestre. Le sue prestazioni e la sua vasta varietà di equipaggiamenti opzionali - garantiti dalla compatibilità con gli strikers pack - gli ha conferito un ruolo chiave nella corsa al riarmo avvenuta due anni fa durante la guerra del 2305 contro ZAFT. Adatto a qualsiasi condizione ambientale è da subito diventato un avversario temibile per i Murasame e gli Zaku delle forze di ORB e di ZAFT.

    7) Personal Trooper: Solitamente di taglia media (intorno ai 18/20 metri) questi mecha antropomorfi sono la risposta federale agli Armored Module di Bian Zoldark e dei Divine Crusaders. Creati con nuove ed avveniristiche tecnologie, questi mecha sono adatti a qualsiasi condizione climatica ed ambiente, sono di diversi tipi e sono per lo più prodotti in massa. Non di rado, però, si possono trovare PT (abbreviazione di Personal Trooper) sperimentali atti allo sviluppo di nuove tecnologie od armamenti, un esempio fondamentale sono i mezzi dell'ex-SRX team, devoluti alla realizzazione del Super Robot Type X, uno dei tanti progetti segreti federali.

    8) Gespenst[+]: Personal Trooper federale per la produzione di massa. A metà tra un GM ed uno Zaku prende da entrambi i lati migliori risultando così superiore ad entrambi. Varietà di armamento ed una forza eccezionale gli consentono di eccellere sia nel combattimento a distanza che nel corpo a corpo.

    9) Jet Magnum: Arma speciale dei Gespenst. Si trova solitamente sull'avambraccio sinistro (ma può essere equipaggiata anche in quello destro) e si compone di tre beam saber agganciate intorno all'avambraccio le quali - alla base della loro impugnatura - creano una sfera di plasma mantenuta stabile da un campo magnetico, la quale viene usata caricando il pugno e sferrandolo contro l'avversario, facendo impattare la sfera contro di esso arrecandogli ingenti danni da impatto e perforazione. Solitamente è un colpo mortale.

    10) Neo Venezia: Famosissima città marziana creata nella regione settentrionale dell'oceano di Aqua. Perfetta ricreazione della storica città italiana, si dice che la tecnologia al suo interno sia davvero minima e che la sua caratteristica rilassante principale sia la grande perdita di tempo lungo i giganteschi canali colmi d'acqua della città, la quale vive del proprio lento ritmo di vita caratterizzando così una permanenza rilassante e piacevole per i numerosissimi turisti e visitatori che la popolano.

    11) Aqua: Nel 2150, con il termine del progetto di terraforming del pianeta Marte, venne creato - con il parziale scioglimento delle calotte polari e l'immissione di giganteschi blocchi di ghiaccio secco nell'atmosfera marziana - il più grande oceano del pianeta: Aqua. Sulle sue rive ed al di sopra (come anche al di sotto) della sua superficie si ergono grandi città acquatiche colme di vita. In particolare viene ricordata la città di Neo Venezia, caratteristica per essere l'identica copia della sua controparte italiana sul pianeta Terra.

    12) Guerra tra Marte e la terra del 2305: A causa dei numerosi attriti tra il governo terrestre e marziano, nel 2305 Marte dichiarò guerra alla Terra, ma essa durò pochissimi mesi poiché la Nergal - con le sue dotazioni innovative ed efficienti - fermò i rivoltosi sul nascere minimizzando così le perdite.

    13) Chulip Crystal: E' un particolare cristallo in grado di dar vita al fenomeno del Boson Jump. Una piega spazio-temporale di ridotte dimensioni in grado di creare un tunnel emulante il fenomeno di warping garantito dai motori a fusione degenerativa come anche dalle tecnologie di Fold/Piega. L'unico problema è la distanza percorribile che rimane sempre piuttosto breve, mai al di fuori del sistema solare. Per compiere il balzo si necessita di un "Jumper" ovvero di un operatore in grado di utilizzare mediante il proprio cervello il CC (altrimenti detto Chulip Crystal).

    14) Boson Jump: Fenomeno di piega spazio temporale garantita dal cristallo CC e da un Jumper, ovvero un soggetto in grado di determinare il punto di origine e di destinazione del salto. Nonostante la praticità di questo strumento della tecnica, il Boson Jump è una sistema estremamente pericoloso per i normali esseri umani e si deve ricorrere a potenti scudi elettromagnetici per evitare che strutture e persone rimangano vaporizzati nel tentativo di salto. I normali esseri umani non possono essere Jumper a meno che non modifichino il proprio DNA al fine di entrare in risonanza con il cristallo CC.

    Detto questo rinnovo il nostro consiglio: se avete domande sull'ambientazione, non capite qualcosa o per qualunque altro dettaglio chiedete nell'apposito topic.
    Ora vi auguriamo buon giro!







    Edited by ryuvegea - 21/8/2012, 16:31
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  6. Arx
     
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    Il
    montacarichi rumorosamente scendeva verso il basamento dove erano stipati una parte dei mezzi della nave, il rumore tuttavia era abbastanza ridotto da permettere la presentazione dei membri di quel variegato gruppo di piloti e soldati. Aveva già assistito altre volte alle presentazioni di nuovi compagni, tuttavia quella non era una situazione molto comune e tutti i presenti se ne rendevano conto. Già il poter accedere ad una delle navi più grandi mai costruite dall'umanità era un onore riservato a pochi. Venivano tutti da eserciti e organizzazioni diverse, ed era incredibile come tutti loro erano lì come un unico gruppo: Christian della Clyne Faction; Lian Lee, giovane combattente mercenario; Kaileen Meister, veterana delle guerre dei DC; ed infine Julian Adler, il coordinator disertore di ZAFT. Il pensiero di Christian fu interrotto dalle parole dure e decisamente fuori luogo dispensate da una donna che si presentò come la dottoressa Simmons. Questa boriosa donna cominciò le presentazioni descrivendo ognuno dei presenti in termini decisamente poco amichevoli; quando venne poi derisa Lacus Clyne, leader della Clyne Faction alla quale prima faceva parte Courtney, nonostante la calma apparente questi avrebbe voluto rispondere a tono, ma temeva di cadere poi in discorsi superflui e di bassa lega; così si limitò a pensare ad altro. Fu il loro superiore tuttavia a rimettere in riga la dottoressa, che decise quindi di allontanarsi. Ryoko si calmò da quell'attimo di ira e si rivolse al gruppo per dargli un benevenuto ufficiale. Quando si rivolse a Courtney questi gli rispose con un sorriso enigmatico:

    - Sono a sua completa disposizione capitano. -

    Durante il briefing arrivarono sulla piattaforma dei mezzi stipati in quell'immenso hangar; la luce dei neon illuminava le immense fosse in cui con grande precisione erano disposti una serie di Windam e di Gespenst; dei windam conosceva bene le caratteristiche, macchine umanoidi relativamente recenti che all'occorrenza potevano essere equipaggiate con dei backpack e una serie di armi di vario tipo per utilizzarli in ogni occasione , mentre dell'altra macchina conosceva solo il nome e la fama di che la guerra aveva loro fornito; decisamente pericolose sul campo di battaglia. Courtney si promise che in futuro avrebbe chiesto informazioni al team di meccanici sui Gespenst, tuttavia dopo pochi minuti arrivarono alle gabbie sul fondo dell'hangar centrale;
    gif
    contenevano una serie di macchine davvero incredibili, tra cui il suo amato Gundam Justice che era privo della sua colorazione rosa acceso, in quanto l'armatura a modifica di fase era spenta. Insieme al Justice c'era un'altro gundam, lo aveva ricoosciuto da alcuni video militari all'accademia, il Chaos Gundam. Le altre tre non le conosceva; uno era molto simile ad un ms anche se non rispecchiava alcuna livrea vista prima, ma l'altro era incredibilmente grande e bello. Una delle macchine più strane che aveva visto era nella gabbia laterale, aveva una colorazione gialla e verde con venature e particolari luminosi resi ancora più splendenti dalle luci al neon che abbondavano sul soffitto pieno di enormi travi metalliche; forma umanoide e cabina di pilotaggio nella testa, le uniche due cose che conosceva di quella macchina che tuttavia incuteva rispetto e potenza incredibili a chiunque avesse rivolto alla sua livrea uno sguardo. L'altro robot lo avevano chiamato Angelg ed il nome era il più appropriato per una macchina di tale bellezza, sinuosa ed elegante in una livrea bianco rosea, fece rimanere di stucco il giovane Courtney per qualche secondo mentre ascoltava il briefing della missione, avrebbero raggiunto una serie di checkpoints e in seguito sarebbero state create due squadre di attacco, lui faceva parte insieme ad Adler e Meister della squadra Echo, con il compito di salvaguardare ogni civile in una zona mineraria su Marte e l'eliminazione di ostili nel perimetro designato.
    Venne richiamato alla realtà quando gli venne affidato il comando del plotone Echo, riportando al pensiero dolci ricordi della sua prima squadra quando era nell'esercito.
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    Finito il briefing andò a parlare con i due compagni di squadra; il primo fu Adler, benché la sua figura incutesse sospetto e la sua presentazione non fosse stata delle più felici, Courtney era molto interessato alla sua persona per qualche strano motivo. Adler doveva poi presentarsi da Ryoko per una discussione privata quindi rapidamente gli andò vicino e gli disse fissandolo negli occhi in modo quasi ipnotico:


    - Non conosco le tue motivazioni, ma ci vuole coraggio per seguire i propri principi e andare contro un intero esercito, perlopiù un esercito di cui facevi parte; sono davvero onorato di andare in missione con te. E mi piacerebbe fare due chiacchiere con te prima della missione per discutere delle strategie da seguire. -

    Quando Adler, dopo una stretta di mano si diresse dal comandante Subaru, Chris andò dal pilota dell'Angelg, la signorina Meister, e le disse mentre fissava sbalordito sia il suo mezzo che quella ragazza dai capelli rossi e dalla bellezza sconvolgente.

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    - E' incredibilmente bello, come la sua pilota, è quasi un peccato doverlo usare in battaglia. Prima di andare in missione che ne dice di fare un piccolo sub briefing della squadra Echo? Sto andando a richiedere qualche informazione aggiuntiva, non fa mai male sapere a cosa andiamo incontro. A dopo Miss -

    Sorrise alla ragazza e si diresse verso il capitano Subaru, passando innanzi a Lian Lee, quella ragazza era incredibilmente curiosa, sebbene l'età maggiorenne dimostrava esteticamente molti meno anni. Christian ne rimase subito incuriosito e decise che prima della missione le avrebbe parlato per scoprire che tipo era. Arrivò dal capitano a cui chiese di avere qualche immagine satellitare del sito minerario e gli schemi sotterranei dell'impianto inviati al suo pda personale. Poi raggiunta una dovuta distanza dagli altri le disse:

    - Capitano, sono onorato della fiducia accordatami, anche se ho qualche riserva sul fatto di comandare una squadra di sconosciuti, ma vorrei tuttavia avere maggiori informazioni sulla missione e sulla tipologia di esseri ostili che andremo ad affrontare. Inoltre vorrei sapere se sarà possibile utilizzare l'unità meteor del mio gundam e vorrei ricevere gli schemi per la manutenzione al mio mezzo; ci sono aspetti del truster che compone il fatum che dovrebbero essere conosciuti dal team tecnico prima di modificarne le impostazioni. Infine, e glielo chiedo in modo ufficioso, chi diamine è quella dottoressa Simmons e quali sono i rapporti con questa missione? -






    Pilota
    Status Fisico: Ottimale.

    Status Psicologico: Incuriosito dai suoi compagni e dai mech nuovi visti nell'hangar; preoccupato per il comando della squadra Echo; affascinato dall'Angelg e dal suo pilota.

    Equipaggiamento/dotazione: Il suo Pda, le armi si trovano ancora nel cockpit del gundam che è attualmente nella dock dell'hangar dell'Hagane.

    Azioni difensive ed offensive: Nessuna.

    Riassunto azioni: Arrivano alla base dell'hangar e viene istruito sulla missione, appreso del suo compito chiede ulteriori informazioni e scambia qualche parola con i membri della squadra Echo.

    Note: Non mi uccidete sto scrivendo con l'ipad bestemmiando dalla A alla Z :D
     
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  7. Yami Kaguya
     
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    - II -

    That Kid



    The Japanese Way of Handling Things


    tsukkomi






    Narrato
    - Parlato Lian -
    Parlato PNG
    "Messaggi di Testo di Lian"





    Hagane, zona interna dell'hangar
    Ore 07.05 am



    Mh.
    Stà andando bene, si direbbe.
    Ovviamente il concetto di "bene" è relativo, ma prendendo come metro di giudizio l'ultima esperienza di briefing a cui Lian ha partecipato, l'ambiente dell'Hagane non è niente male.
    Almeno per i primi minuti. Comunque, andando con ordine... dov'eravamo rimasti?
    Ah, sì. Kaileen.


    Dopo Lian, a presentarsi è la ragazza dai capelli rossi. Ha un nome che non suona male, il cognome sembra tedesco da come suona. Un peccato che il vocabolario di Lian si specializzi più nelle lingue dell'area asiatica del globo, vedo già come il suo piccolo cervello cerchi di tradurre quel cognome.
    Rinuncia nel giro di pochi secondi ovviamente, ma anche senza quel dettaglio, sotto la superficie immutabile di quello sguardo castano scuro, le parole della rossa hanno pizzicato le corde del suo interesse. Si gira persino a guardarla per qualche secondo, quando Kaileen passa il testimone delle presentazioni.
    La cosa può rivelarsi interessante, sempre che si presenti l'occasione propizia.
    Le presentazioni ad ogni modo sono quasi finite, e Lian riporta la sua attenzione su... Julian Adler, un uomo che oltre alla puzza di disperazione citata poco fà, si guadagna di nuovo l'attenzione di Lian, stavolta con le sue parole.
    Un disertore, e un coordinator.
    Aggiungendo la sua volontà di redimersi, quell'uomo aveva in mano un poker d'assi per andare d'accordo con la nostra piccola ex terrorista.
    Così, per una volta, Lian ringrazia l'Essere con cui deve convivere.
    Se avesse potuto provare qualcosa nei suoi confronti, forse persino empatizzare con lui, avrebbe anche potuto piacerle parecchio, quel moro tetro in cerca di riscatto per il suo passato.
    Ma come detto, quei pensieri sono solo parole nella sua testa, e i suoi ormoni non reagiscono alle parole di Julian. Come sempre, le parole altrui hanno lo stesso effetto di un intermezzo pubblicitario per lei. Se il tema le interessa, bene. Altrimenti, le entra da un orecchio e le esce dall'altro, venendo anche nel migliore dei casi archiviato nel giro di un paio di minuti.
    Comunque, ora che anche Julian ha finito, Lian tutto sommato è soddisfatta di come il gruppo ha iniziato a rompere il ghiaccio. Così per un secondo, un infinitesimale secondo, pensa di potersi rilassare, di essersi lasciata quel primo momento fatidico alle spalle.
    Poi sente una mano sopra la testa. E nel momento in cui Rachel prende per sè il palcoscenico, potrei giurare di aver visto gli occhi di Lian lanciarle lo stesso sguardo di prima.
    Lo sà. Prima ancora che Rachel arrivi a parlare di Lei, Lian sà che il peggio deve ancora arrivare.

    C'è infatti una cosa, che le è stata risparmiata fino a questo giorno. Non importa in quale buco dimenticato dagli dei , non importa insieme a quale amorale scarto dell'umanità, non importa sotto il comando di quale imbecille chiaramente strafatto si sia trovata sinora. Ciò che stà subendo in questo momento, è un'esperienza nuova per lei.
    E' la prima volta che le rivolgono del sarcasmo basato non sul suo fisico, ma sulla sua condizione nella sua interezza.
    Ed è solo la punta dell'iceberg. Il discorso dell'autodefinitasi misantropa di cui sopra, si può riassumere con... una dea discesa in terra, uscita dalla sua prestigiosa università solo per finire a lavorare per un pedofilo in una organizzazione di squattrinati, e felicissima di avere a che fare con traditori, prostitute, leccaderetani, lolicon, e.... una tossicodipendente complessata.
    E' allora, che Lian si volta verso Rachel. Con uno sguardo talmente vuoto, che non troverei strano se qualcuno le agitasse una mano davanti alla faccia per capire se si è addormentata.
    Lei stessa però muove una mano, e confesso che per un attimo ce la vedo, ad estrarre un karambit.
    Ma non funziona così. Lei non può, dare di matto in preda alla rabbia. Così, le cose andarono diversamente. E in effetti, credo che per capire, ci voglia un piccolo flashback.

    Tuatha De Danaan, Acque in Corrispondenza delle Filippine, 28 / 10 / 2307Me lo ricordo ancora.
    Era uno dei primi giorni di Lian a bordo del De Dannan. Uno dei primi giorni in cui non era imprigionata, voglio dire.
    Dopo aver finito coi test, gli interrogatori, ed averle assicurato un attimo di respiro grazie alle droghe recuperate con le informazioni fornite da Lian stessa, alla ragazzina era stato finalmente concesso di muoversi per il De Danann, anche se ovviamente molte zone le erano interdette.
    Non che ciò le cambiasse qualcosa, visto come ci fossero solo tre luoghi che le interessavano. La palestra, la mensa, e la sua cabina. L'hangar e quindi l'Arbalest erano off limits, ma la cosa non sembrava crearle problemi.
    Anche se certo, come in quel momento, tendeva a essere più asociale del solito da quando era salita a bordo, libera o meno.
    Uno dei motivi, guardacaso, si stava avvicinando a lei proprio in quel momento. Lian aveva appena finito una sessione leggera di allenamento in palestra, ma nonostante ciò continuava a fissare il vuoto da alcuni minuti su una panchina. Tornò alla realtà proprio quando una ragazza appena entrata nella stanza, si diresse verso di lei. A Lian bastò lanciarle un'occhiata dopo averne percepito la presenza però, per capire che c'erano guai all'orizzonte. In fondo, per certi versi metà dell'equipaggio la vedeva come una prigioniera, e l'altra come se il De Dannan si fosse caricato a bordo un animale in via d'estinzione. A Lian non piaceva essere guardata in nessuno dei due modi, tanto che l'indifferenza dimostrata da alcuni membri del PRT1 e dell'SRT, di solito le risultava più gradevole.

    La ragazza che le si avvicinò, giovane e vestita con la divisa dell'equipaggio tecnico del De Dannan, aveva uno sguardo in cui c'era solo curiosità. E di conseguenza, Lian capì che apparteneva al gruppo che la considerava un'attrazione. Decise di ignorarla dunque, e continuò a fissare il vuoto mentre la ragazza in questione cercava, per dirla in parole semplici, di attirare la sua attenzione.

    - Signorina Lee?
    Mi scusi se la disturbo, ma volevo informarla che domani il Colonnello vorrebbe parlarle. Domani mattina alle 10 in punto, dovrebbe recarsi nel suo ufficio. -


    - ... -

    - ... Signorina Lee, mi stà ascoltando? -


    Non ci fu risposta a entrambe le domande, ed era facile notare come ogni buona intenzione della ragazza, stesse rapidamente scemando. L'aria cordiale che aveva mostrato sino ad allora iniziò a incrinarsi, e le si leggeva in faccia che stava iniziando a chiedersi come fosse meglio gestire quella situazione.

    - ... Capisco, è un brutto momento. Ad ogni modo, la prego di presentarsi domani nell'ufficio del Colonnello, se non ci sono problemi. D'accordo? -

    Lian dubitava di poter rifiutare una convocazione, a volerla dire tutta. E principalmente era quello, il motivo del suo silenzio. Le parlava come se avesse scelta, e di conseguenza suonava ipocrita. A peggiorare le cose, c'era il fatto che probabilmente nemmeno se ne rendeva conto.
    Così, il silenzio proseguì. E sebbene la ragazza avesse adempiuto al suo dovere, evidentemente non se ne sarebbe andata senza una conferma da parte della sua interlocutrice. Interlocutrice che appunto era palesemente restia a parlare, rendendo la situazione terribilmente imbarazzante nel giro di pochi secondi.
    Fu in quel momento, che entrambe sentirono un rumore secco, a cui seguii un piccolo strillo. Nel momento in cui Lian si voltò verso la fonte dei due rumori, ovvero la ragazza, la vide sospesa a mezz'aria dopo aver fatto un piccolo balzo. Dietro di lei poi, era comparso un uomo muscoloso che fissava prima la ragazza e poi la ragazzina, senza cambiare espressione passando dall'una all'altra.
    Parlando invece di espressioni, la soldatessa era arrossita in maniera vistosa, e si era portata le mani al proprio fondoschiena mentre fissava il nuovo arrivato con un misto di sorpresa e di odio.

    - S-signor Connel! Cosa-?! -

    - Credo la mocciosa, qui, abbia delle orecchie funzionanti e che ti abbia sentita da un pezzo. Se non si presenterà, saranno affari suoi. Perchè non ti rilassi un attimo? Sei tesa come una corda di violino, anche se non si direbbe dal tuo cu- -

    - Signor Connel! -

    - No, sul serio, fare palestra ti aiuterebbe, a tatto direi che hai messo su qualche chilo di troppo. -

    - Co-?! Guardi che seguo un rigido programma di aerobica apposta! -

    - Ah sì? Beh, forse mi sono sbagliato allora, se mi lasci ricontrollare... -

    - M-Maniaco! Idiota! Pervertito! Perchè non vai a farti ammazzare! Idiota! -


    Lo scambio di battute si concluse con la fuga della ragazza dalla palestra, e Lian si ritrovò da sola con quell'uomo che aveva adocchiato sin dal suo ingresso, visto come fossero gli unici due occupanti della stanza prima dell'arrivo di quella "messaggera".
    Non passarono nemmeno due secondi però, che l'uomo in questione si rivolse a lei.

    - Ti ha divertito? Mettere in difficoltà una povera ragazza che cercava solo di fare il suo lavoro, intendo. -

    - ... No. -


    Il mutismo non avrebbe funzionato con lui, lo sapeva. Così, fra il capire cosa voleva da lei e troncare la conversazione andandosene per prima, Lian scelse quest'ultima opzione, e si incamminò verso la porta.

    - Allora parli, eh?
    Comunque... -


    Il rumore di prima, si ripetè. E stavolta Lian capii perchè la sua precedente interlocutrice aveva avuto quella reazione. Capì che era stato uno schiaffo, e un dolore alle parti basse le fece anche capire perchè la precedente "vittima" teneva le mani a quel modo.
    Da parte sua però, Lian si limitò a girarsi dopo aver ricevuto quelo sculaccione, e quando riportò il suo sguardo sul soldato, quello si stava già dirigendo verso una delle macchine, iniziando a regolarla secondo i propri parametri.

    - Ti dirò una cosa, ragazzina. Da dove vengo io, le persone hanno il diritto ad essere rispettate. Se non sei a conoscenza di un motivo che le privi di questo diritto, allora un comportamento come quello di prima è sbagliato.
    E chi sbaglia, merita una punizione. Potrebbe non andarti così bene, sulla terraferma con la gente sbagliata. -


    Dopo quella frase, il soldato iniziò a sollevare pesi, e ignorò Lian come lei aveva ignorato la ragazza di prima. Che avesse capito o meno il rimprovero però, la ragazzina accettò il silenzio dell'uomo, e si voltò a sua volta.
    Anche se sulla soglia, parlando apparentemente alla porta, diede voce a un'ultima domanda.

    - ... La ragazza di prima, cosa ha fatto di sbagliato, allora? -

    - Ah. Beh, dovresti avere familiarità col giappone, per capire.
    Se sei così curiosa comunque, fatti un giro su internet. Mi sà che dirti di chiedere al signor Koichi, sarebbe inutile.
    "Tsukkomi". Capirai, una volta capito cosa significa. -


    Lian riemerge dai ricordi, appena in tempo per vedere che l'ultima battuta sul complesso di lolita sembra aver fatto presa, su Subaru. O forse è stato tutto il discorso in sè, d'altronde non piace a nessuno che qualcuno ridicolizzi la propria squadra. Lian fissò per un attimo i pugni serrati della sua superiore, quindi ognuno dei suoi compagni, e poi di nuovo Rachel.
    Quando però Subaru guarda a sua volta la propria squadra, e soprattutto dopo che ha guardato lei, Lian si muove. Le braccia che fino a quel momento sono rimaste dietro la schiena in posa militare, ora si rilassano, e con naturalezza vengono affiancate al torso. La sinistra quindi si apre del tutto, si porta indietro di una ventina di centimetri rispetto al corpo della sua proprietaria, e quindi secondo gli ordini del cervello si prepara a scattare senza tanti complimenti verso il deretano gelato della donna gentile affianco a lei.
    Lian però punta sul gesto in sè, più che sul portarlo effettivamente a termine. Concluso il movimento dunque, che sia riuscita nel suo intento o meno, riporta entrambe le mani dietro la schiena come prima, prima di voltarsi verso la ragazza dai capelli verdi.

    - Le mie scuse, tenente Subaru, signore. E' stato un lungo viaggio, e credo che dalle parole della dottoressa, lei possa farsi un'idea di come sia stato, rimanere tre ore d fila in mia compagnia.
    La prego di lasciar correre per questa volta, e continuare il briefing se può, signore. -


    Se avesse un copione in mano, probabilmente ora lo chiuderebbe. Non le piace intromettersi nei rapporti fra subordinati e superiori, nè le piace attirare l'attenzione su di sè. Soprattutto se fà parte della prima categoria in entrambi i casi. Tuttavia, nel discorso di Rachel Lian ha l'impressione di essere stata citata ben più dei suoi compagni, e non può certo dire di aver fatto del suo meglio per andare d'accordo con la dottoressa.
    Certo dopo averci passato tre ore assieme, il sospetto che la psicologa sia semplicemente fatta così è ormai una certezza, ma non potendo asserire la sua innocenza in merito, Lian ritiene di aver fatto la cosa giusta a intervenire.
    Che venga catalogato come un intervento non richiesto, o che Rachel prenda per il verso sbagliato le sue parole, la ragazzina rimane composta e sull'attenti come prima. Anche se dubitava di potersi liberare del cartellino "drogata psicopatica" gentilmente affibbiatole da Rachel, non vedeva perchè non fare da paciera fra lei e Subaru. La tenente però, sembrava aver accusato il colpo, riguardo al lolita-complex, come se la dottoressa avesse colpito un nervo scoperto. Tuttavia, visto il resto del discorso, Lian non dà molto peso a quelle parole.
    Anche se certo, quando Subaru si rivolge a Lian, la ragazzina risente le suddette parole come un eco nella testa.

    - Tu invece sarai la mia partner!
    Da questo momento dovrai far riferimento a me per tutto, quindi non farti problemi a chiedermi qualunque cosa ti passi per la testa, ok? Non farti alcuno scrupolo, siamo compagne adesso! -



    Per riflesso condizionato, gli occhi di Lian si dilatano leggermente a quelle parole, ma quando Subaru termina il discorso mostrandole il proprio pollice alzato, Lian reagisce come sua consuetudine.

    - Signorsì, signore. -

    .."Partner"? "Quello che dobbiamo fare"?
    Lian beh, a quel punto si perde nei suoi pensieri. Non sò quale parte del discorso di Subaru l'ha turbata di più, ma di sicuro era da molto che non la vedevo estraniarsi così dal mondo attorno a sè.
    E' stupita del ruolo che le è stato assegnato, questo anche se non lo mostra è comprensibile se la si osserva abbastanza a lungo. Tutto si sarebbe aspettata, ma non di essere assegnata direttamente al capo-squadra come assistente. Soprattutto perchè le parole di Subaru non lasciavano spazio ad ambiguità, sarebbero state un duo. Due compagne.
    Non è la prima volta che lavora in coppia con qualcuno, ovviamente, ma allo stesso tempo sà che sarà un'esperienza totalmente nuova. Ha lavorato, in coppia, ma il tenente l'ha esortata a fare riferimento su di lei in tutto e per tutto. E questo esula dal normale rapporto a cui è abituata nei "lavori" da lei svolti sinora.
    Non le piace, e se potesse si odierebbe per questo. Il pensiero di fare affidamento su qualcuno riporta ricordi sgradevoli alla mente, ma allo stesso tempo Lian comprende perfettamente che Subaru appartiene a quella categoria di persone che sembra nata, per collaborare con i suoi simili.
    E' una donna di bell'aspetto, è cordiale e capace di trasmettere la propria allegria a quelli che la circondano, ce la vede perfettamente insomma, ad essere l'idolo delle reclute come loro.
    Non potrebbero essere più diverse tra loro, come tandem. E la ragazzina dubita di potersi affidare al detto sull'attrazione degli opposti, per calmare la propria mente in fibrillazione.

    Così, mentre Subaru prosegue rivolgendosi a Julian (Lian si è totalmente persa il discorso a Kaileen, sì), la ragazzina si concentra sull'ultima frase che le è stata rivolta: il motivo della loro presenza lì. Le parole che la donna ha rivolto a tutti loro nel presentarsi lasciavano presagire qualcosa, ma fino ad allora non si era lasciata sfuggire dettagli superflui. La curiosità di Lian era quindi piuttosto forte, e si concentrò volentieri, su quella linea di pensiero che le permetteva di rinviare il confronto con... il pensiero di avere una partner per la sua prima missione con gli Irregulars.
    In parte, le parole di Subaru sembrano dire che troverà qualcosa per cui la sua esperienza le sarà utile, insomma qualcosa che ha già affrontato o che sà come affrontare. Ma dall'altra... non c'è nessuna delle sue esperienze, che vorrebbe appunto affrontare una seconda volta.
    Comunque, mentre la curiosità e qualcosa di simile alla preoccupazione riempiono la testolina di Lian, il loro piccolo viaggio verso la parte inferiore dell'hangar ha termine, e alla ragazzina si presenta finalmente qualcosa su cui può dirigere la sua attenzione senza preoccupazioni di sorta. L'hangar, e tutto ciò che contiene.

    Le occorre qualche secondo, per riconoscere le prime macchine che incontrano, appena scesi dalla piattaforma mobile. Si chiamano Windam, se ricorda bene. Non ha mai dovuto scambiarci raffiche di proiettili, ma li ha visti in azione un paio di volte. Più in là invece, vede delle macchine che le sembrano familiari, ma non ne ricorda il nome.
    In fondo, parte del suo cervello è già focalizzata su ciò che ha intravisto dalla posizione elevata in cui Subaru li ha accolti. E da vicino, ovviamente ognuna di quelle macchine era...
    Avrebbe voluto dire impressionante, ma l'unica parola che le veniva alla mente era "strana".
    Anche solo per il fatto, che ne conosceva solamente una. E certo quelle gabbie non aiutavano a identificare le macchine che contenevano.

    Cominciando dal primo alla sua sinistra, è un mezzo che prima non aveva notato, e le cui "orecchie", se si vuole chiamarle così, sono la parte più appariscente contando che Lian riesce a vederne solo la testa. Confrontandolo con l'Arbalest però, è l'unico mezzo di altezza abbastanza simile a quella dell'AS, e dunque Lian ha un sospetto, sul suo possibile proprietario.
    Soprattutto contando che il mezzo di fronte a quello di cui sopra, è abbastanza simile a un altro proprio accanto a quest'ultimo. Lian immagina di conseguenza, che quelli siano dei Gundam. Oltre a una struttura simile della testa, le due macchine condividono anche un terribile quanto deprimente colore grigio, che la ragazzina vede molto adatto a Julian, considerando il tipo.
    Riguardo a Courtney invece, dopo aver assistito alla sua presentazione Lian se l'era immaginato a pilotare un mezzo sgargiante, ma evidentemente era un tipo più modesto di quanto apparisse inizialmente.
    Alla fine dunque, Lian degna di un'occhiata inferiore ai due secondi i mezzi più deprimenti che abbia mai visto dopo gli Rk-91, e quindi... arriva al piatto forte.
    Persino con la sua ignoranza in merito, le è facile capire che la macchina in fondo all'hangar è l'Angelg.
    Non solo per le due ali dietro la schiena, che rendono la cosa palese persino a un idiota, ma perchè... se così non fosse, allora ci sarebbero seri problemi.
    Non avrebbe mai, mai, considerato sua partner qualcuno che girava su un.... mezzo, di colore bianco e rosa. Quindi, Ryoko era esclusa dalla lista dei proprietari. Per il bene di entrambe.
    Courtney e Adler, piuttosto era meglio che fossero i proprietari dei mezzi deprimenti di prima.
    No, l'immagine dell'Angelg calza a pennello, con la sua probabile proprietaria. Lian si volta a fissare Kaileen nel momento in cui formula quel pensiero, e la somiglianza fra pilota e mecha nella zona del petto, conferma ancora di più i suoi sospetti.
    Sò che non è logico, ma cercate di capirla, anche lei ha i suoi complessi sapendo che rimarrà com'è probabilmente tutta la vita.
    Dopo aver contemplato l'Angelg per trenta secondi buoni valutandone ogni aspetto che può cogliere, non ha però nemmeno la forza di proferire il suo giudizio finale su quella macchina. Per quanto fosse imponente, per Lian era semplicemente... fuori luogo. Il solo pensiero di venire abbattuti da una cosa simile, era ora entrato nelle possibili umiliazioni sul campo di battaglia che il suo cervello riesce a concepire.
    Per quanto certo, la vergogna ormai è qualcosa che ha provato tanti di quegli anni prima, da non ricordarsi nemmeno come descriverla.
    Esito finale dell'esame sulle macchine presenti quindi, è di due promossi e tre bocciati. Contando che uno dei due promossi è il suo AS, Lian ha decisamente molto da ridire sui gusti dei suoi futuri compagni.
    Ma poco importa. Nel momento in cui poggia gli occhi sulla testa di Ar, che sporge dalla sua gabbia, quella vista è tutto ciò che le interessa al momento.
    Soprattutto per come i LED posti sulle telecamere oculari dell'Arbalest, siano luminescenti. Come direbbe Lian quando è "sè stessa", ciò significa che "qualcuno è sveglio e loquace come al solito".

    Così, mentre Rachel dà di nuovo voce alle sue lamentele, Lian estrae l'Ipad dalla custodia, e batte rapidamente una quarantina di caratteri sul suo touch screen.

    "Ar? Se sei sveglio, avvisami.
    Perchè non hai risposto, prima?"


    Prima che Ryoko abbia terminato di zittire la sua baby sitter, il messaggio è inviato all'As. Ma ancora una volta, non c'è risposta.
    Al che Lian si appunta di fare due chiacchiere con il suo partner meccanico alla prima occasione, prima di pensare a quella umana.
    A tal proposito, il tenente sembra aver recuperato il sangue freddo, e Lian le presta totalmente attenzione per come sia meglio non perdersi il discorso che stà facendo. Come anticipato, qualsiasi cosa debbano fare, la faranno dopo aver cambiato pianeta. Non esattamente ciò a cui è abituata, ma Lian si consola pensando che poteva andarle peggio. Almeno non dovrà fare i conti con operazioni nello spazio aperto.
    Tuttavia, le stranezze proseguono. Secondo le parole di Subaru, la loro missione riguarda la soppressione di forme biologiche, o in sintesi, creature mostruose. A quelle parole, Lian vorrebbe lasciar trasparire un sorriso amaro. E' probabile che gli umani avessero disturbato quegli esseri con i lavori di costruzione, o quantomeno sono una loro creatura. E gli Irregulars sono stati chiamati a sterminare ciò che gli umani, aveva attirato su di sè su un pianeta "non loro"?
    Sì, vorrebbe sorridere e scuotere la testa divertita dalla situazione. Ma invece non cambia espressione dall'inizio alla fine del discorso, nonostante alcuni punti le siano oscuri. Comprende che il "problema" attualmente stà tentando, sotto forma di fanteria, di raggiungere la città di Athram. E che per una questione di dimensioni, toccherà ai due mezzi più piccoli del gruppo affrontare direttamente la minaccia. In altre parole, Subaru e Lian sono state messe in coppia nel momento in cui le creature sono entrare in un luogo dai soffitti tanto "bassi".

    Lian torna a fissare Ar, e per un un istante i suoi occhi le mostrano quella stessa croma, sporca del sangue che è sicura scorrerà a fiumi. E' in procinto di affrontare la sua prima missione con gli Irregulars, il suo tanto agognato "giro di boa".
    Avrebbe dovuto partecipare a uno sterminio di massa, e Subaru contava su di lei, giustamente.
    Un inizio memorabile.

    - Ricevuto, signore.
    Mi assicurerò di rispondere alle sue aspettative. -


    E' solo lavoro. Per ora, è solo il lavoro di un addetto alla disinfestazione.
    Al suo prossimo appuntamento con l'Overdrive, sarà invece un altro incubo, per come si prospetta la cosa.
    Ma, forse è la cosa migliore, rispetto alla missione assegnata ai suoi compagni. L'obbiettivo primario è lo stesso, ma la possibile presenza di civili alza di molto il fattore imprevedibilità, in tale compito.
    Un tunnel, un insediamento minerario, e forme di vita biologica contro macchine corazzate, progettate per portare devastazione. Aggiungendoci che una di esse è alta cinquanta metri, visto così non sembra un compito troppo difficile. Ma di battaglie con un eccessivo spiegamento di mezzi, Lian ne ha viste ben poche. Cerca di scrutare la tenente per cercare tracce di eventuali sue opinioni a riguardo, ma da professionista qual'è, Subaru esprime solo determinazione e fiducia in sè stessa come in loro.
    Lian cerca insomma di rilassarsi e contenere le proprie paranoie, data l'inutilità di fasciarsi la testa prima di essersela rotta. La ragazzina si appunta mentalmente i call-sign per la missione, e dunque riepiloga mentalmente quanto ha appreso sinora, nel momento in cui Subaru chiede se ci sono domande.
    Osserva che Courtney sembra già essere entrato nel ruolo di capo-squadra, e quando le passa vicino, si scambiano uno sguardo che Lian non riesce esattamente a interpretare.
    Che abbia scambiato due parole con tutti tranne che con lei comunque, le fà pensare che lei e Rachel siano considerate dal rosso in maniera uguale.
    Doveva ancora capire, perché le avevano affibbiato quella donna. Non ne vedeva davvero il senso.
    Unico lato positivo, ora deve fare riferimento solo su Subaru. Di conseguenza, non perde altro tempo e inizia immediatamente a farle presenti alcuni dubbi, visto che Courtney è ancora impegnato a presentarsi ai suoi compagni di squadra più "stretti".

    - Tenente, signore?
    Posso chiederle se ci sono dettagli più precisi, riguardo a queste creature? Inizieremo la missione a bordo dei nostri mezzi per sopperire all'inferiorità numerica a loro vantaggio, o perchè c'è la possibilità che possano tener testa singolarmente, a un mezzo di 8 metri?
    Secondariamente, volevo chiederle se abbiamo informazioni riguardo al loro numero, appunto. Non ho dubbi di poter sostenere uno scontro corpo a corpo prolungato, ma l'arma a distanza principale del mio AS non è adatta all'eliminazione di un numero elevato di bersagli. Soprattutto nel caso la loro resistenza richieda l'utilizzo di proiettili di calibro superiore ai 20 millimetri.
    E' tutto, signore. -


    Avrebbe avuto altre domande, veramente. La breve parte del discorso di Subaru che aveva riguardato le tappe intermedie prima di raggiungere Athras, presentava termini come "Boson Jump" e "Chulip Crystal" su cui Lian sapeva ben poco. Tanto che per un attimo nemmeno aveva afferrato, che il viaggio sarebbe avvenuto tramite la tecnologia Warp.
    Simili informazioni però, le avrebbe chieste ad Ar in un secondo momento. Ora come ora, alla sua immagine pubblica mancava solo di aggiungere come a conti fatti, le sue conoscenze di cultura generale non superassero di molto il livello intellettuale che il suo aspetto poteva suggerire.
    Certe volte, è davvero una bambina.

    Pilota: Lian Lee
    Status Fisico: Nessun Problema [cit.]
    Status Psicologico: Curiosa per la missione che dovrà affrontare in coppia con Subaru, e al contempo preoccupata riguardo a chi o cosa dovrà affrontare.

    Equipaggiamento/ Vestiario & Accessori: Divisa Personalizzata - Status: Nessun Danno
    Piastrine militari - Status: Nessun Danno
    I-Pad: Status: Nessun Danno

    Equipaggiamento / Armi

    Glock
    Tipologia arma: Arma da Fuoco
    Numero del modello: 18
    Peso: 0.6 Kg
    Lunghezza: 185 mm
    Quantità: 2
    Munizioni: 33 / 33 Proiettili Rimanenti
    Status: Nessun Danno
    Note: Caricatore personalizzato per maggior capienza

    Karambit
    Tipologia arma: Coltello
    Peso: 0.2 kg
    Lunghezza: 97 mm
    Quantità: 2
    Status: Nessun Danno
    Note: Nessuna

    Siringa Pneumatica
    Tipologia: Medica
    Munizioni: 2/2 OD I + II
    Status: Nessun Danno
    Note: Nessuna

    Azioni difensive ed offensive: //

    Riassunto azioni: Dopo aver cercato di diminuire l'impatto delle parole di Rachel sul briefing, Lian passa il resto del tempo a rimuginare su come la sua prima missione, abbia le premesse per essere decisamente più complicata del previsto, sia militarmente che socialmente.
    Dopo aver osservato gli altri mecha del gruppo, pone due domande a Subaru e rimane dunque in attesa.

    Note:

    1PRT / SRT: Primal Response Team & Special Response Team, le due tipologie di squadre all'interno della Mithril adibite alle missioni.

    Che dire, spero di aver azzeccato i tag stavolta XD

     
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    Fino a quel momento era andato tutto bene.
    Tutto meravigliosamente bene.
    E poi.. puff! L'ultima presentazione, e il castello di carte di meraviglia della sua mente che crolla come se fosse esposto ad una tormenta.
    Un Coordinator.
    Se potessero farlo, le rotelline del suo cervello starebbero stridendo con una violenza tale da far credere che qualcosa si stia spezzando.
    Era sempre la solita solfa: la sua mente che cerca tutti i motivi possibili per odiare a pelle quella persona, in maniera totale ed immotivata. E le sue emozioni che bloccano ogni tentativo di sfogare la sua frustrazione, con il risultato che resta lì immobile a fissare quella persona, senza più alcun sorriso sul volto.
    In quel momento vorrebbe avere vicino Erika, o il comandante Milliais. Almeno, le loro sensazioni nei confronti dei Coordinator erano chiare e semplici, e in quel modo non avrebbe dovuto fare i conti con quell'altalenante miscuglio d--
    Uno sguardo.
    Basta quello.
    Tutto si eleva, tutto giunge ad un apice inatteso.
    E poi
    crolla.
    Sente lo stomaco che le si stringe nelle viscere, che si torce coem se volesse rigirarsi.
    Un sensazione.. fredda. Fredda come il sudore che è sicura di sentirsi correre lungo la schiena.
    Proviene proprio da quello sguardo, da quella persona che dovrebbe voler odiare ma che non le riesce farlo.
    Sente qualcosa che preme.
    Pesante, asfissiante. Crede di faticare a respirare, mentre la parte ancora cosciente del suo cervello tenta di restare concentrata sulle parole della dottoressa Simmons.
    Una.. spogliarellista professionista? Beh, figo, nessuno l'aveva mai chiamata così.
    ...
    Fine delle distrazioni.
    Si sente come se qualcuno volesse spremerla al suolo, volesse toglierle tutte le possibilità di respirare. E' una sensazione che non le appartiene, ma proprio per questo, fatica molto di più a respingerla di quanto non farebbe se fosse sua.
    Mentre lo stomaco ancora si ritorce nel suo ventre, cerca il destinatario di quell'oppressione.
    E trova se stessa.
    Una sola domanda.
    " Perchè? "

    Cerca disperatamente qualcos'altro a cui aggrapparsi.
    Qualcosa che la tiri fuori da quell'abisso di roba non sua.
    E poi.. trova lei. Il Tenente. Lei e la sua sicurezza, lei e il suo desiderio che vada tutto bene.. e la volontà di fare tutto il possibile.
    Come un balsamo che allevia le sue ferite. La sua mente cerca di tornare al presente, mentre cerca di sentire - con le orecchie, come le persone normali - quel che Ryoko sta dicendo.
    E ora che parla con lei.. spera che la sua sicurezza l'avvolga e liberi il suo stomaco (nonchè le sue emozioni) da quella morsa fastidiosa.

    - Farò di tutto per non deluderla, Tenente. -

    Abbozza un sorriso, sperando che il suo corpo reagisca come lei desidera, ora che il peggio - spera - è passato.
    Come il Tenente, anche lei ci tiene davvero, a fare in modo che tutto vada come deve andare. Coordinator scorbutico o no.
    Anche la risata di Ryoko, in qualche modo, riesce a toglierle un pochino di tensione.
    Poi, la notiziona della giornata.
    Ah, pure in squadra assieme. Bene, benone.
    Sperava solo che quella persona smettesse di spargerle addosso tutta quell'oppressione.
    Il fastidio aveva iniziato a prendere possesso di lei. Aveva bisogno di un buon motivo per lasciar divagare la mente.
    Oh. Quasi come una risposta al suo bisogno disperato, ecco a loro annunciate le gabbie.
    E lo vede, prima di tutti gli altri mezzi. Scorge subito con lo sguardo il suo amore, il mezzo per la quale ha perso la testa fin dal primo momento in cui l'ha visto.
    Non si sarebbe mai stancata di ammirarlo.
    Ma lì vi era dell'altro, da ammirare. Altri mezzi, ognuno estremamente interessante a modo suo.
    Cerca di imprimersi nella mente forma, colori e armi visibili di ognuna di quelle creature. Ancora la sua mente non ha collegato ogni mezzo al suo pilota - qualcosa l'ha distratta abbastanza- , ma intende fare attenzione d'ora in poi alle assegnazioni varie.
    Poi.. qualcosa che esplode. In un certo senso, quella discussione è divertente. Al contrario di Ryoko, lei non riesce a prendere troppo sul serio la dottoressa Simmons.
    Però in quel momento avrebbe davvero voluto dei popcorn, per celebrare il silenzio della dottoressa dovuto allo scatto del Tenente. Impagabile.
    All'istante, si pente di quel pensiero, come se qualcuno potesse sentire il contenuto della sua testa. Non è il caso di far capire ai propri compagni di essere.. poco normale.
    Lascia perdere poi tutto il resto, mettendosi ad ascoltare con estrema attenzione i primi dettagli dovuti alla loro missione.
    Beh.. nulla di particolarmente nuovo. Altre cose da uccidere, altra gente da proteggere.
    Nulla di nuovo, certo, ma non per questo avrebbe dato modo a quella missione di fallire.
    Qualche domanda le si affolla nella testa, una dietro l'altra, ma attenderà che prima siano i suoi compagni a parlare.
    E mentre il rosso parla.. sente un altro sguardo appuntarsi su di lei.
    Ma questo, al contrario, non le da niente. Nessuna sensazione negativa. Lo avverte solo perchè si è appuntato su di lei per svariati secondi.
    Guarda la ragazza responsabile. Oh, beh, manca di tette, ma è decisamente carina. Chissà se sarebbe interessata a---
    No, niente.
    Tenta di riportare alla mente quel che ha detto.
    Conflitti asiatici..
    Ricambia lo sguardo, mentre poche parole escono dalla sua bocca.

    - 有问题吗? - 1

    Sorride alla ragazzina, cercando di non far sembrare cattiva quella domanda - cosa che assolutamente non vuole essere. E' solo curiosa riguaro a quell'interesse inaspettato.
    Courtney poi le si avvicina, e i complimenti che le riserva la prendono un pochino di sorpresa.
    Trova un pochino maleducato ignorare la domanda del Tenente per parlare con gli altri, ma del resto, non può fare a meno di rispondere.

    - Io invece trovo che in battaglia sia una meraviglia, quel mezzo. La sua bellezza non sarebbe in alcun modo ostacolata. La ringrazio per il complimento, e.. certamente, quando vuole potremo parlare. La trovo un'ottima idea. -

    Sorride, ovviamente. Quel comportamento le fa piacere.
    Decide di ignorare bellamente il pilota del Chaos. mentre ora ascolta le domande dei compagni. Per poi prendere di nuovo parola.

    - Tenente, oltre alle domande fatte dai miei compagni, avrei altre richieste. Si potrebbe avere una mappaura - completa, se possibile - di questi condotti di cui si parla? Se non fosse possibile, almeno una mappatura che riguarda i possibili sbocchi degli stessi. E poi, altre informazioni delle creature. Per esempio, le loro dimensioni, le loro resistenze.. insomma, qualunque cosa possa aiutarci a reagire ad ogni evenienza. Quali armi possono riuscire a fermarli? Resisterebbero alla pressione generata dal mio mezzo? Ah, e poi, anche la conformazione e la resistenza del terreno e delle attrezzature presenti nella zona, nel caso fosse necessario distruggere qualcosa per rallentare il flusso delle creature. Sperando sempre che non siano in grado di scavare. -

    Si rende conto di aver parlato tanto. Lei con la mente è già arrivata su Marte, e sta cercando di visualizzarsi nella mente quali potrebbero essere i problemi e le informazioni di cui avrà bisogno in battaglia. Difficile dirlo, i dati a sua disposizione sono estremamente pochi.

    - Ah, e poi una domanda di carattere pratico, rivolta più al mio caposquadra che al Tenente: mi sarà possibile sollevare obiezioni riguardo a determinate scelte? Non che io intenda farlo, non ho mai disobbedito ad un ordine in vita mia. Giusto per sapere quanta libertà d'agire mi sarà possibile nel caso insorgano problemi. -

    Torna a guardare Liam. Eh, carina è carina. Anche se Christian non è male.. Oh, cielo, maledetti ormoni.
    Beh, per metterli a nanna, è sufficiente scoccare un'occhiata di sottecchi ad Adler. Quanto basta per sincerarci che abbia finito di vomitare fastidio in sua direzione. Doveva farci una missione assieme, no? E allora, che tenesse per sé le sue maledettissime emozioni.
    Non era ancora riuscita ad odiare un Coordinator semplicemente attingendo alla sua volontà, ma chissà che questa volta non avrebbe raggiunto nuovi orizzonti.
    Torna ad osservare gli altri compagni. Non ha nulla dai ridire su tutti i problemi strillati poco prima dalla dottoressa: a lei interesserebbe molto di più conoscere ognuna di quelle persone. Ognuna di loro aveva un bagaglio non indifferente di esperienze.. ed emozioni. Cerca di recepire quel che le è possibile. Vuole davvero instaurare un rapporto con loro.

    Pilota: Kaileen Meister
    Status fisico: ottimale, nonostante lo stomaco faccia un po' il ballerino.
    Status psicologico: Interessata alle persone che ha attorno, ed ai dettagli della missione.
    Equipaggiamento/dotazione:
    - Divisa del pilota dell'Angelg - Status: integra
    - Blocco da disegno e matita - Status: integro

    - Heckler & Koch Mark23
    - Status: Funzionante
    - Munizioni: 12 nel caricatore.

    - Pugnale da sopravvivenza
    - Status: perfettamente affilato

    Azioni difensive ed offensive: //



    Riassunto Azioni: Ha cercato di resistere come poteva all'oppressione rivoltale da Julian, trovando nella sicurezza di Ryoko un buon sollievo. Si è guardata attorno, in attesa di ricordare a chi appartenga ogni mezzo, ha parlato sia con Lian - in cinese - sia ha risposto alla domanda di Christian. Poi ha espresso le sue domande.
    Note
    1: you wenti ma? Espressione in lingua cinese. Letteralmente 'ci sono domande?', ma può essere interpretato anche come un 'ci sono problemi?' - significato che non riguarda questa occasione.


    Edited by Wystal - 28/8/2012, 15:10
     
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    Location:// Hagane, zona interna dell'hangar, semipiano inferiore, di fronte alle gabbie dei mezzi imbarcati_
    Ore 07:10 am



    Ed infine erano giunti al momento tanto atteso delle domande.
    La missione sarebbe stata ardua e la coordinazione sarebbe stata il primissimo punto da tenere sotto controllo.
    Senza di essa l'intera operazione sarebbe potuta fallire in un batter di ciglia.
    Ryoko, osservando i presenti ed il loro agire, non poté fare a meno di notare - con sua somma stranezza - il comportamento di Courtney...
    Cioè...
    il briefing non era finito e aveva chiesto loro di fare a lei delle domande... non di socializzare, ma i piloti - si sa - sono cavalli spesso imbizzarriti che hanno bisogno di essere domati.
    Courtney a quanto pareva aveva il carattere esuberante di cui sopra...
    La bella ufficiale dovette trattenere un'ondata di frustrazione che le si stava arrampicando fin dentro la testa, i tempi in cui era ancora ad assistere a tali spettacolini alla Nergal erano finalmente andati ed ecco qua, uno dei nuovi arrivati glieli fa tornare ben bene alla mente... ottimo, come inizio.
    L'ufficiale Irregulars decise di soprassedere, la tensione, l'ambiente... magari qualcuno di questi fattori aveva...
    No, semplicemente non voleva farsi venire il mal di testa a riprendere uno dei suoi uomini sin dall'inizio, magari semplicemente Courtney era un tipo esagitato che - al comando di una squadra - partiva in quarta con il proprio senso di responsabilità.
    Ryoko sperava davvero che fosse così.
    Ci voleva credere.
    Nel mentre che si perdeva nei suoi pensieri e nelle sue elucubrazioni, proprio Christian emerse dal proprio gruppetto per dirigersi verso di lei, che era un po' più avanti rispetto al resto del gruppo.
    Una volta arrivatole innanzi le espose le sue domande.

    - Capitano, sono onorato della fiducia accordatami, anche se ho qualche riserva sul fatto di comandare una squadra di sconosciuti, ma vorrei tuttavia avere maggiori informazioni sulla missione e sulla tipologia di esseri ostili che andremo ad affrontare. Inoltre vorrei sapere se sarà possibile utilizzare l'unità meteor del mio gundam e vorrei ricevere gli schemi per la manutenzione al mio mezzo; ci sono aspetti del truster che compone il fatum che dovrebbero essere conosciuti dal team tecnico prima di modificarne le impostazioni. Infine, e glielo chiedo in modo ufficioso, chi diamine è quella dottoressa Simmons e quali sono i rapporti con questa missione? -

    Seguito a ruota dai suoi commilitoni, prima dalla piccola Lian Lee seguita successivamente da Adler ed infine da Meister.

    - Tenente, signore?
    Posso chiederle se ci sono dettagli più precisi, riguardo a queste creature? Inizieremo la missione a bordo dei nostri mezzi per sopperire all'inferiorità numerica a loro vantaggio, o perchè c'è la possibilità che possano tener testa singolarmente, a un mezzo di 8 metri?
    Secondariamente, volevo chiederle se abbiamo informazioni riguardo al loro numero, appunto. Non ho dubbi di poter sostenere uno scontro corpo a corpo prolungato, ma l'arma a distanza principale del mio AS non è adatta all'eliminazione di un numero elevato di bersagli. Soprattutto nel caso la loro resistenza richieda l'utilizzo di proiettili di calibro superiore ai 20 millimetri.
    E' tutto, signore. -


    - Io non ho alcuna domanda. -

    -Tenente, oltre alle domande fatte dai miei compagni, avrei altre richieste. Si potrebbe avere una mappaura - completa, se possibile - di questi condotti di cui si parla? Se non fosse possibile, almeno una mappatura che riguarda i possibili sbocchi degli stessi. E poi, altre informazioni delle creature. Per esempio, le loro dimensioni, le loro resistenze.. insomma, qualunque cosa possa aiutarci a reagire ad ogni evenienza. Quali armi possono riuscire a fermarli? Resisterebbero alla pressione generata dal mio mezzo? Ah, e poi, anche la conformazione e la resistenza del terreno e delle attrezzature presenti nella zona, nel caso fosse necessario distruggere qualcosa per rallentare il flusso delle creature. Sperando sempre che non siano in grado di scavare.
    Ah, e poi una domanda di carattere pratico, rivolta più al mio caposquadra che al Tenente: mi sarà possibile sollevare obiezioni riguardo a determinate scelte? Non che io intenda farlo, non ho mai disobbedito ad un ordine in vita mia. Giusto per sapere quanta libertà d'agire mi sarà possibile nel caso insorgano problemi. -

    Il sopracciglio destro di Ryoko si sollevò all'istante in un'espressione di palese sorpresa all'affermazione di Courtney...
    Arrossì vistosamente tossendo con una mano di fronte alla bocca per coprire - almeno in parte - l'ondata di frustrazione ed imbarazzo che la colse in quel momento.

    - Sono un tenente Courtney, non un capitano... -

    Esordì in risposta il tenente.

    - Spero di aver fatto la scelta giusta ad affidarti il comando della squadra Echo, il tuo curriculum la dice lunga sulla tua esperienza, ma se vedo che non ce la fai il comando della squadra passa a Meister, chiaro? -

    Il tono della bella ufficiale era quantomai tranquillo, ma altrettanto lapidario nell'elargire quelle parole che sapevano tanto di sentenza od avvertimento: "Fai una cazzata e Kaileen prende il tuo posto".
    O almeno questo Courtney poté capire dalle parole della bella Ryoko.

    - La Meteor non sarà necessaria all'interno dell'ambiente atmosferico marziano, oltre al fatto che è un equipaggiamento prettamente ad uso spaziale e quindi all'interno dell'atmosfera non la potresti utilizzare comunque... -


    Ryoko a quest'affermazione lo guardò stranita, come se fosse dubbiosa sulle conoscenze che l'ex-ufficiale di OZ aveva del proprio mezzo, poi proseguì.

    - Gli schemi per la manutenzione del Justice sono già a tua disposizione all'interno dei tuoi alloggi, non dovrebbero averteli fatti avere quelli della Clyne faction quando ti hanno mandato da noi? O quando ti hanno addestrato ad utilizzare il tuo mezzo? -

    Ryoko si mise una mano sulla testa e prese a grattarsela come a scacciare l'ennesima ondata di frustrazione, la missione stava prendendo una piega di quelle che non le piacevano per niente.

    - Comunque sia... lo staff di meccanici dell'Hagane ed il suo impianto di autoriparazione si occuperanno del setting e delle modifiche da apportare alle apparecchiature. Supervisionerò io stessa i lavori, voi dovrete solo preoccuparvi di riposarvi e di godervi il viaggio fino a Marte, anche se non potrete gironzolare nella nave senza permesso, è ovvio.
    Riguardo alla dottoressa Simmons penso che la sua presentazione non abbia lasciato adito a dubbi, cosa non ti è chiaro del fatto che è una ricercatrice del nostro corpo e che è qui per accompagnare la recluta Lian Lee all'interno di questa nave? -


    Ryoko fu bruscamente interrotta da una voce funesta che la sorprese con la sua solita - ed assai poco gradita - acidità.

    screen1

    - Probabilmente la vita militare ha danneggiato il lobo temporale sinistro del suo cervello, la parte riservata all'udito ed alla comprensione del linguaggio scritto e parlato... oppure, semplicemente, si è perso troppo nelle forme della spogliarellista professionista... oppure ancora ha un'irrefrenabile voglia di venire a letto con la sottoscritta... come non capirlo, con il pezzo di figliola che sono, tutti perderebbero la testa per me. -

    La Simmons chiuse gli occhi e fece spallucce con aria rassegnata ed un sorrisetto odioso, evidentemente convinta della propria stupenda bellezza, mentre Ryoko stava seriamente pensando di cancellarla dalla faccia dell'universo con un calcio ruotato a girare degno della pronipote di Chuck Norris.
    Nel frattempo però, la dottoressa ebbe - a scoppio notevolmente ritardato - la sensazione che qualcosa nel suo deretano non andasse per il verso giusto. Un bruciore, un senso di calore estraneo al suo essere, prese a divampare sulla sua natica destra in maniera del tutto anomala. La donna però non si scompose, dopotutto i geloni le facevano già abbastanza male, ma che quel piccolo furetto infausto che aveva alla destra le avesse mollato uno schiaffone proprio sulla parte più sensibile del suo corpo, proprio non riusciva a spiegarselo, né tanto meno a perdonarglielo, ovviamente.
    La psicologa si voltò verso Lian Lee, che bellamente non la degnava di uno sguardo, e si appuntò di spupazzarsela a dovere più tardi, per sfogare almeno in parte la propria frustrazione, ed il proprio irrefrenabile bisogno d'affetto...
    (od anche semplicemente per fargliela pagare... fare certi pensieri su una ragazzina era... brrr lasciamo perdere)
    Nel frattempo Ryoko, ignorando bellamente l'affermazione della Simmons, passò al prossimo elemento della squadra.
    La tenente si voltò verso la propria partner, che attenta e scrupolosa, le aveva fatto domande come da ordini.
    Ryoko guardò la propria compagna con aria completamente diversa rispetto a quella con cui guardava Courtney, il suo sguardo calmo e leggermente freddo venne istantaneamente sostituito da un bel sorriso colmo di energia e di voglia di rispondere a tutti i quesiti che la sua piccola compagna aveva da porle.

    - Riguardo al come inizieremo la nostra missione la risposta è sì, inizieremo a bordo dei nostri mezzi, io e te all'interno del tunnel mentre la squadra Echo in volo, sulla superficie del pianeta. Comunque i nostri mezzi potranno benissimo tenere testa al nugolo di creature che infesta il cunicolo. Conosci la leggenda delle Termopili? Si narra che nel passato un manipolo ridottissimo di guerrieri affrontò un'armata enorme semplicemente con l'espediente di incanalarla all'interno di uno stretto corridoio, là dove il loro numero non contava nulla nel confronto uno contro uno. Per noi due funzionerà allo stesso modo, faremo da tappo per le creature e le costringeremo ad affrontarci singolarmente all'interno del cunicolo dove non potranno usufruire della superiorità numerica a loro vantaggio. Sarà la nostra collaborazione a fare la differenza. Esattamente come fu in passato per quei guerrieri leggendari. -

    La ragazza concluse la propria frase con un occhiolino, per poi continuare rispondendo così agli ulteriori quesiti della sua piccola compagna.

    - Riguardo al numero di queste creature non abbiamo informazioni precise al riguardo. Si tratta di una grossa macchia visualizzata attraverso la spettrografia termica della zona sottostante i cunicoli che collegano Athram al monte Olimpo. Potrebbero essere tanti, davvero tanti, vista la massa analizzata, ma non preoccuparti, verrai dotata di un armamento superiore rispetto a quello standard, avremo anche dei rifornimenti durante il corso dell'operazione, l'Hagane ed i membri dell'ONU ci daranno supporto.
    Poi, l'ARX-7 è dotato di lambda driver e tu dovresti essere in grado di usarlo, no? Al massimo avremo anche quella come carta da giocarci. E poi ci sarò io con te. Io e la mia unità speciale ci faremo in quattro per garantire la salvaguardia tua e della città di Athram. -


    Con inaspettata energia Ryoko alzò il braccio destro mettendosi la mano sinistra sul bicipite per poi gonfiarlo piegando il gomito in segno di forza. Il sorriso solare e l'aria estremamente convinta donavano un senso di familiarità e di calore che Lian sicuramente non aveva mai provato con nessuno, specialmente con qualcuno che da quel momento in poi avrebbe chiamato "compagno".
    Ryoko si voltò verso Julian Adler per passare a lui, ma alla sua affermazione fredda e quantomai inaspettata fece un ragionamento: probabilmente essendo stato sempre un soldato non era abituato a farsi troppe domande, probabilmente era il classico tipo che eseguiva gli ordini obbedendo alla lettera.
    La tenente decise quindi di passare a Kaileen Meister, la candidata caposquadra della squadra Echo se Courtney non si fosse rivelato adatto, la quale aveva posto un discreto numero di domande.
    Ryoko le analizzò bene tutte poi, con aria seria, rispose dando finalmente importanza alle creature di cui tutti volevano sapere di più.

    - Inizialmente vorrei rispondere al quesito che tutti, o quasi... - guardò Adler per un istante. - ...mi avete posto. -

    Ryoko fece una piccola pausa.

    - La spettrografia termica indica che la temperatura corporea delle creature è simile a quella umana e che hanno un metabolismo assai simile al nostro. La loro massa è uniforme e compatta, ciò non ci permette di comprendere realmente il loro numero. Sappiamo però che le unità arrivate in superficie sono circa sull'ordine del centinaio.
    Riguardo alle loro dimensioni non abbiamo molte informazioni, sappiamo solo che si tratta di forme di vita dalla forma mutevole ed assai elastiche, le forme che gli scanner ottici rilevano mutano quasi in continuazione quindi è difficile dare loro una precisa identità. Sospettiamo possa trattarsi di creature scappate dal sottosuolo marziano, qualche forma di vita autoctona aliena. Sono vulnerabili alle armi convenzionali - visti i risultati conseguiti dai pochi attacchi missilistici portati dalle forze marziane di autodifesa alla zona - ma il numero e la velocità di avanzamento delle creature impediscono alle forze marziane di intervenire per arginare il problema.
    Riguardo invece alla loro possibilità di sopravvivenza nei confronti dell'Angelg direi che sono zero. Ha delle armi troppo precise e potenti per far sì che queste creature possano anche solo avere una minima possibilità di resistervi. Diciamo che la tua utilità in questa missione corrisponde proprio alla capacità offertaci dalla tua unità speciale di bersagliare e colpire quante più unità nemiche possibili, grazie al Phantom Phoenix ed alla precisione chirurgica con cui può scagliare le sue frecce di energia. -


    Ryoko fece un'ulteriore pausa ed estrasse un datapod da dietro la schiena, da cui - dopo che premette un pulsante sulla sua superficie - venne proiettata una mappatura olografica dei condotti posti al di sotto delle pendici del monte Olimpo, con relative indicazioni sulle strutture poste nelle sue vicinanze.

    [l'immagine è leggermente rimpicciolita, per vedere la versione più nitida e grande andate nello spoiler nella sezione mappe]

    screen1

    - Questa è la mappatura dei cunicoli con tutte le relative uscite. Io e Lian percorreremo il condotto principale segnato in rosso, mentre la squadra Echo resterà in superficie per azzerare la minaccia composta dalle creature infestanti la zona limitrofa al sito di estrazione mineraria alle pendici del monte.
    Le strutture in quella zona sono principalmente a carattere estrattivo, silos per la raccolta detriti, macchine escavatrici, trivelle di perforazione ed altri macchinari utili. La più grossa struttura è un impianto di perforazione alto circa un centinaio di metri e largo altrettanto, che aveva una volta la funzione di scavare all'interno della montagna per realizzare condotte per l'estrazione dell'energia geotermica a cui la città di Athram fa riferimento per il suo funzionamento, probabilmente è da quel condotto scavato nel lato della montagna che le creature sono fuoriuscite.
    Riguardo invece il tuo ruolo all'interno del team Echo sarà quello di vice caposquadra. Dovrai eseguire gli ordini del tuo leader alla lettera ma se vedi che non è in grado di portare avanti la missione hai l'autorità per sollevarlo dal comando e per prendere tu in mano la situazione. Chiaro?
    Comunque spero che questo non sarà necessario, mi fido della vostra capacità di cooperazione e della vostra capacità di giudizio.
    So che essendo stata una pilota di unità speciale hai avuto la possibilità di autogestirti in missione visto il tuo ruolo, ma adesso sarai sotto il comando di Courtney, quindi dovrai eseguire i suoi ordini.
    Comunicate sempre con me durante l'operazione, avrete un canale whisper1 per parlare solo con i vostri compagni ed uno per parlare con me e Lian in canale generale. -


    Poi Ryoko pigiò altri pulsanti sulla tastiera olografica del proprio datapod facendo scomparire la cartina olografica, per poi rivolgersi un'ultima volta ai propri commilitoni.

    - Se non avete altre domande potete andare. Ritornate nei vostri alloggi e seguite le istruzioni del personale, per qualsiasi evenienza venitemi a cercare qui in hangar, non gironzolate per la nave in luoghi dove non siete autorizzati. Io resterò qui ad occuparmi della manutenzione dei mezzi e per supervisionare il personale di bordo. Tra qualche ora arriveremo nell'orbita lunare ed effettueremo il boson jump fino all'orbita di Marte. -

    Poi la ragazza si rivolse a Lian.

    - Tu hai l'autorizzazione a cercarmi quando vuoi Lian, anche nei miei alloggi se lo desideri, come ho già detto sarò il tuo riferimento per qualunque cos-... -

    La Simmons s'intromise nella traiettoria tra Ryoko e Lian porgendole un plico di fogli all'interno di una cartellina color sabbia con la dicitura
    [Confidential]
    per poi prendere parola col suo solito fare irritante.

    - Bene, se ha finito di fare la buona samaritana io vado a prendermi cura del mio stupendo corpo da modella facendomi una splendida doccia... - Guardò Christian... - ...e ad attendere Courtney nei miei alloggi se desidera un'ardente momento di passione con me. -

    Poi, rivolta verso Lian...

    - Adios muchachita2. -

    ...la quale era sicuramente conscia che la Simmons si sarebbe barricata nella loro stanza ed avrebbe abusato senza alcun ritegno dei loro ambienti.
    Ryoko non poté far altro che sospirare raccogliendo i file scritti e del tutto top secret che sicuramente concernevano Lian Lee ed il suo status di extended, mentre la Simmons si allontanava ignorando bellamente tutti gli altri presenti facendo un breve cenno con la mano destra in segno di saluto.
    Ryoko nel frattempo si voltò verso le macchine della squadra.
    Sarebbe stata una missione complessa, ed i suoi dubbi sull'effettiva riuscita della stessa senza problemi stavano via via aumentando.


    Location:// Hagane, ponte di comando, nei pressi dell'orbita lunare_
    Ore 09:37 am



    All'interno del main bridge Kathrine Milliais osservava con sguardo di ghiaccio la donna bionda con gli occhiali da sole che rispondeva al nome di Ines Fressange.

    Aveva una tuta estremamente aderente al di sotto del camice da ricercatrice che si diceva non le mancasse mai addosso.
    Era stata imbarcata sull'Hagane tramite una lancia partita pochi minuti prima dalla città lunare di Von Braun.
    Una volta a bordo lei ed il suo staff avevano predisposto il Chulip Cristal all'interno del dispositivo per il Jump che era a sua volta stato installato all'interno del ponte di comando principale, per essere meglio monitorato dalla dottoressa.
    Poi, il colonnello scambiò due parole con la dottoressa per sincerarsi dell'effettiva qualità del suo sistema di balzo.

    - E' sicura che il suo aggeggio funzioni dottoressa Fressange? -

    La donna rimase staticamente immobile dietro al cilindrone contenente il Chulip Cristal, poi rispose tranquillamente alla comandante dell'Hagane, con una sicurezza a dir poco sfacciata.

    - Ovviamente, io sono una Jumper di classe A, veda di ricordarselo colonnello. -

    Kathrine strinse gli occhi in una smorfia di disappunto. Quella donna non le piaceva, come non le piacevano i metodi della Nergal e dei suoi uomini.
    Successivamente, alzandosi dalla propria postazione, la comandante diede disposizioni.

    - A tutto il personale, prepararsi per il Boson Jump! Iniziare il conto alla rovescia. -

    Gli addetti alle comunicazioni diedero le disposizioni all'equipaggio affinché tutti seguissero le procedure di sicurezza durante il Jump, avvisi tramite gli altoparlanti vennero ripetuti più e più volte mentre il conto alla rovescia partì inesorabile a scandire i secondi che separavano la nave dal suo balzo verso la sfera marziana.
    Tutti indossarono occhiali di protezione per proteggersi dagli effetti del Jump
    ed arrivati allo zero il comandante dette il fatidico ordine...

    screen1

    - Dare inizio al salto! -

    La dottoressa Fressange premette un pulsante al di sopra del dispositivo di forma cilindrica che aveva installato sul ponte della nave.
    Una luce accecante invase l'ambiente espandendosi come una sfera luminosa ed inglobando ogni cosa attorno a sé.
    Una luminescenza azzurra ed intensissima coinvolse tutti i membri dell'equipaggio per poi svanire, come svanisce il flash di una macchina fotografica dopo lo scatto.
    La nave scomparve dall'orbita lunare con un potente lampo di luce, distorcendosi nello spazio piegato per poi riapparire altrove.

    ...

    Il ronzio delle apparecchiature sul ponte di comando fece riaprire gli occhi alla maggior parte dei presenti.
    L'operatrice prese parola.

    screen1

    - Boson Jump eseguito con successo! Confermo ingresso nell'orbita marziana, cinquecento chilometri dalla base orbitale di Deimos. -

    Il comandante Milliais tirò un sospiro di sollievo, poi dette nuovamente disposizioni.

    - Confermate la nostra posizione a quelli di Deimos e comunicate ai membri degli Irregulars che possono recarsi nell'area di ristoro finché non entreremo nell'atmosfera di Marte. Tenete pronta una squadra di mobile suit e personal trooper per ogni evenienza, i pirati spaziali sono sempre in agguato in quest'orbita. Ah, mandate i nostri saluti anche a quelli di Meganebula, sarebbe scortese non comunicargli il nostro arrivo all'interno della loro giurisdizione. -

    La donna si alzò dal proprio seggio e si diresse verso la porta di uscita dal ponte.

    - Secondo, le affido il comando! Dottoressa Fressange... -

    Si rivolse infine alla donna con gli occhiali da sole che la guardava inespressiva esattamente come prima.

    - Ottimo lavoro. -

    Sul viso della dottoressa un lieve sogghigno increspò la sua espressione imperscrutabile, mentre con gesto elegante si toglieva gli occhiali.
    Nel frattempo il più alto ufficiale in carica a bordo della nave uscì dal ponte, lasciando dietro si sé la porta a soffietto chiudersi con un sibilo meccanico.

    Location:// Hagane, area ricreativa, orbita geostazionaria marziana, nei pressi della base ONU di Deimos_
    Ore 11:15 am del fusorario marziano



    screen1

    Marte, il dio della guerra di miti e leggende, incarnatosi nel planetoide davanti al quale l'Hagane stava gravitando in attesa di discendere sulla sua superficie.

    La zona ricreativa al suo interno era un ambiente confortevole.
    Un'ampia sala quadrangolare con numerose poltrone semicircolari a ferro di cavallo con al centro un tavolino dove poter consumare i pasti o su cui poter conversare amichevolmente.
    Di lato c'era un pratico self service gestito da un vecchio cuoco d'esperienza, il cui aspetto era quello del classico uomo burbero amante dei cibi sani e cucinati a mano. Aveva un casco di capelli neri leggermente mossi e corti, mentre indossava una camicia da cheff ed un cappellino bianco tipico dei cuochi. Nel frattempo che l'uomo stava sistemando le macchine per la distribuzione delle bevande Ryoko si era introdotta all'interno della zona ricreativa, seduta su di una poltrona semi circolare con davanti un tavolino. Stava leggermente stravaccata con le gambe allungate sotto al tavolo, vestita nel medesimo modo con cui si era presentata ai suoi uomini in hangar.
    Avevano ricevuto il permesso di recarsi all'interno della zona ristoro e lei non aveva perso l'occasione di farsi un buon cappuccino con tanta schiuma, che stava meritatamente sorseggiando, in attesa che i suoi uomini la raggiungessero.


    PoV - Christian Courtney:

    Il tuo modo di fare ha destato qualche perplessità, ma ora che hai le informazioni che hai chiesto ti sarà più semplice gestire la tua vita a bordo e di conseguenza la tua squadra. La Simmons ti degna d'insolite attenzioni, che possa essere una sorpresa inaspettata od il tuo incubo peggiore?
    Quel che è certo è che hai una bella responsabilità sulla testa e deludere il tuo tenente non è il migliore inizio possibile per la tua carriera all'interno degli Irregulars.



    PoV - Lian Lee:

    Durante la tua vita militare non hai mai avuto a che fare con qualcuno di così aperto al confronto con cui fare coppia. E' diverso da tutto quel che hai fatto fin'ora. Hai le risposte alle tue domande, hai l'opportunità di farne quante ne vuoi, di chiedere quello che vuoi. Sei libera di interagire con il tuo tenente quanto desideri ed il suo sguardo caldo ti illumina di attenzioni che nessuno ti aveva mai riservato.
    Cosa farai? Seguirai quell'arpia della Simmons impedendole d'impadronirsi completamente della vostra camera oppure tenderai la mano verso colei che l'ha protesa simbolicamente verso di te?



    PoV - Kaileen Meister:

    Vice caposquadra!? Ok, il momento delle rivelazioni è finito.
    Adler è un frigo, la Simmons è una tarantola così piena di veleno ed acido che sembra essersi morsa da sola e tu sei candidata come nuovo leader della squadra Echo... se il buon Christian Courtney decide di fare altre uscite strane all'interno della missione.
    Wow... quanta roba.
    Le tue risposte alle domande che hai posto le hai, per te e per l'Angelg dovrebbe essere facile, ma qualcosa, una "sensazione" - una volta arrivati nell'orbita di Marte dopo il Jump - ti dice che c'è molto di più di quello che credi al di sotto della crosta marziana, qualcosa che non sai spiegarti bene, ma che ti fa venire quasi il magone.
    Senti, o ti sembra di sentire, una voce lontana, che sussurra i versi di un'antica canzone di cui non comprendi però a pieno le parole...
    Percepisci che qualcosa o qualcuno sembra aspettarti.
    I tuoi occhi devono vedere quanto il dio della guerra ha riservato per te
    che stai andando ad esplorare la sua superficie, in cerca di questo qualcosa che ti stringe il cuore.




    PoV - Tutti:

    Alle 9:37 am vengono vengono fatti passare numerosi comunicati attraverso gli altoparlanti della nave.
    Tutti gli ambienti: le vostre stanze, i corridoi e persino gli Hangar, vengono riempiti dagli avvisi che intimano tutto il personale di attenersi alle misure di sicurezza vigenti durante il Boson Jump.
    Voi venite avvisati da dell'apposito personale di rimanere all'interno delle vostre stanze e dopo pochi minuti vedete un bagliore accecante, la luna scompare da davanti ai vostri occhi ed al suo posto compare un pianeta rosso, ricoperto da un oceano immenso, nella cui orbita - davanti ai vostri occhi - potete vedere l'asteroide chiamato Deimos gravitare silenzioso nell'infinito mare dello spazio.
    Di fianco ad esso, la sede centrale della Fraternity, la stazione spaziale dalla forma di otto Solomon Low, ora chiamata Meganebula, a diverse decine di migliaia di chilometri dalla base di Deimos.
    Le distanze paiono confuse, alterate, il vicino è in realtà lontano ed il lontano è più vicino di quanto non si pensi.
    Dopo poco arriva un'altra comunicazione, siete chiamati a raccolta nella zona ricreativa, potrete rilassarvi fino all'inizio delle operazioni.




    Simbolo-tabella-spoiler
    Game-master
    Dopo lunga attesa ecco il nuovo capitolo della quest >__<
    Visto che è passato molto tempo per questo primo giro di post vengono annullati i ritardi, così da permettere a tutti di riprendere la mano con i propri personaggi e di andarsi a rileggere bene cos'è successo nei precedenti post.
    Se qualcuno di voi desidera incontrare Ryoko mentre è ancora in hangar per chiederle qualcosa me lo dica.
    Stessa cosa per Yami che vorrei che mi dicesse se la sua PG ha intenzione di intrattenere una conversazione privata con la sua partner.
    Questo perché eventuali scene dovranno essere giocate in una temporalità differente da quella finale del post (che per ragioni logistiche skippa più avanti nel tempo e ci porta già in orbita marziana).
    Le eventuali scene di dialogo con Ryoko, per chi lo volesse (sopratutto per Yami), saranno da giocare in privato e da integrare nel post che dovrete fare attualmente.

    L'ordine, dopo la dipartita di Julian è comunque il seguente:

    - GM
    - Arx
    - Yami Kaguya
    - Wystal


    Mappe:
    Condotti sotterranei tra Athram ed il sito di estrazione: -- ( + )


    Note:
    1) Whisper: Si chiama "Whisper" ogni sotto canale rispetto al canale generale devoluto al contatto di particolari individui o gruppi di individui. Solitamente si creano per meglio gestire le comunicazioni e non intasare il canale generale con affermazioni inutili.
    2) Adios Muchachita: Letteralmente "Ci vediamo ragazzina", un modo poco comune e leggermente strafottente che la Simmons utilizza per salutare Lian Lee sfruttando fonemi della lingua spagnola.






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  10. Arx
     
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    User deleted




    ku-xlarge

    Christian si era soffermato per qualche istante a osservare la signorina Meister, la sua risposta era stata molto chiara e concisa e anche...amichevole...forse. Quando tuttavia la ragazza gli pose la domanda riguardante ordini e catena di comando gli disse con voce calma e inarcando leggermente il sopracciglio sinistro:

    Che lei sollevi obiezioni in caso la mia condotta metta a rischio missione o ancor peggio la vita dei membri del team Echo, o anche solo per discutere su come agire quando saremo sul campo sarebbe decisamente gradito; Un leader non è chi fa tutto da se, ma chi riesce a sfruttare al meglio le caratteristiche e i punti di forza del suo team...ed io purtroppo non conosco nè voi nè le capacità dei vostri mezzi, e sopratutto il suo signorina Meister, onde se ha qualcosa da dire, purchè non vada contro l'obiettivo o gli ordini della missione, lo dica.

    Il coordinator nel contempo era rimasto silente, ma Christian non nutriva molte aspettative nella loquacità di Adler; con Lian Lee si era riproposto di parlare più tardi, quella ragazza lo incuriosiva sempre più e inoltre aveva anche un pò di pena per lei da quando la Simmons si era presentata come una sorta di "tutrice" della giovane.
    Il briefing non era finito ancora e il Tenente Subaru non fece a meno di farlo notare a Courtney insieme ad un errore di grado che il giovane pilota del Justice aveva affibbiato a Ryoko. Resosi conto della cosa si chinò arrossito in avanti e chiese perdono per l'errore al Tenente, che continuò a rispondere alle sue domande, rimanendo alquanto perplessa sull'uso del Meteor e sulle conoscenze e capacità di Courtney. Tutto ciò creò nel pilota del Justice una spiacevole sensazione di sfiducia nelle sue capacità, ma subito tali pensieri vennero scacciati via, almeno temporaneamente, dall'uscita roboante della dottoressa Simmons, la quale parve incredibilmente convinta di piacere a Courtney (non dopo avergli fatto dei bei "complimenti" come alla sua presentazione); il momento imbarazzante si concluse quando la stessa Simmons sembrò essere stata colpita da qualcuno o qualcosa che riuscì a distogliere la sua attenzione e a far continuare il Tenente Subaru con il briefing della missione. Le creature erano mutaforma, il che avrebbe complicato un pò le cose all'arrivo del team sul campo di battaglia, anche se era rassicurante sapere che gli armamenti convenzionali erano efficaci contro quelle creature. Il tenente Subaru poi estrasse un datapad e mostrò una mappatura olografica del sito minerario fornendo ulteriori dettagli prima di congedare il manipolo di piloti invitandoli a seguire le istruzioni del personale della nave in quanto si stava per effettuare il salto verso Marte. Poi il Tenente venne interrotto nuovamente dalla Simmons che innanzi al tenente invitò nelle sue stanze Courtney per incontri molto ravvicinati, per poi consegnarle dei documenti e dirigersi verso i suoi alloggi. Il giovane pilota del Justice rimase basito da tali parole, ma dopo qualche istante guardò il tenente Subaru con fare divertito e le disse facendo un occhiolino e un gran sorriso:

    Peccato che non è proprio i mio tipo...non mi piacciono le psicopatiche...

    Tuttavia il giovane pilota del Justice non riusciva a non mostrare al tenete la sua perplessità e preoccupazione,così ripreso un atteggiamento serio le disse:

    Tenente Subaru, scusi ancora per prima, tuttavia ci sono delle cose che mi rendono titubante; abbiamo discusso della missione e della sua esecuzione, ma se la situazione dovesse andar male per la squadra Alpha o Echo, c'è un piano di contenimento ed evacuazione? Mi spiego meglio ad esempio se il comando , immagino remoto, delle paratie stagne dei condotti dove passerete lei e Lian dovesse essere danneggiato o inutilizzabile, mi è concesso staccare un membro del team Echo per un eventuale comando manuale oppure esiste un punto per estrazione e recupero? Nel caso di sopravvissuti nel complesso è previsto un trasporto? Ci ha detto che era un complesso ad uso estrattivo per condotti di energia geotermica, ci sono ordini riguardo il recupero delle attrezzature o salvaguardia di strutture?


    Ryoko Subaru Meets Christian Courtney:


    Ryoko non poté far altro che commentare con un facepalm l'uscita della Simmons... Quella donna non aveva ritegno, né ne avrebbe mai avuto uno secondo il suo modestissimo parere... non che le importasse eh! Meno stava accanto a quella pazzoide, meglio stava...
    Almeno i lontani - e sopratutto passati - tempi in cui lavorava per la Nergal, era meglio che se ne restassero dove stavano, con tutti gli esempi di colleghi che il mondo ironicamente le metteva accanto, esattamente come la Simmons.
    Courtney fu il primo ad avvicinarlesi dopo che diede il permesso ai suoi uomini di rompere le righe, proponendole alcune sue perplessità.

    - Tenente Subaru, scusi ancora per prima, tuttavia ci sono delle cose che mi rendono titubante; abbiamo discusso della missione e della sua esecuzione, ma se la situazione dovesse andar male per la squadra Alpha o Echo, c'è un piano di contenimento ed evacuazione? Mi spiego meglio ad esempio se il comando , immagino remoto, delle paratie stagne dei condotti dove passerete lei e Lian dovesse essere danneggiato o inutilizzabile, mi è concesso staccare un membro del team Echo per un eventuale comando manuale oppure esiste un punto per estrazione e recupero o supporto? Nel caso di sopravvissuti nel complesso è previsto un trasporto? Ci ha detto che era un complesso ad uso estrattivo per condotti di energia geotermica, ci sono ordini riguardo il recupero delle attrezzature o salvaguardia di strutture? Perchè inviare noi quando si poteva fare un bombardamento chirurgico della zona? -

    La perplessità di Ryoko crebbe nuovamente quando Courtney sbagliò il callsign dela squadra composta da lei e da Lian.

    - Intendi forse la squadra DELTA e la squadra Echo? Il piano per l'estrazione dal sito della missione è semplice, ve lo avrei comunicato all'inizio delle operazioni, come farò con il resto dei membri della squadra al momento opportuno:
    L'Hagane rimarrà a distanza di sicurezza, sulle coste di Aqua nei pressi della città di Athram, se le cose dovessero mettersi male ripiegheremo verso quella direzione per rotta 200 e faremo sì che l'intera zona venga vaporizzata dal cannone principale della corazzata dell'ONU su cui siamo imbarcati.
    Sul suolo marziano, inoltre, verranno inviati anche alcuni Personal Trooper per aiutarvi nell'opera di disinfestazione. -


    Ryoko fece una pausa per poi rivolgersi con il corpo completamente verso Courtney.

    - Riguardo allo specifico esempio da te propostomi sulle paratie, lascia che sia io - nel caso - a chiederti supporto.
    La sola cosa di cui abbiamo bisogno io e Lian al momento è che voi disinfestiate la zona superiore, anche perché volendo noi potremmo uscire da una delle tre uscite secondarie che portano alla superficie. I comandi manuali si trovano con duplice ridondanza all'inizio del tunnel, ovvero all'imboccatura della città di Athram, ed al suo interno, vicino ad ogni paratia stagna. Anche volendo non sarebbe cosa facile od applicabile che uno dei membri del tuo team si si stacchi dalla formazione per andare a chiudere le paratie stagne dall'esterno. Poi, come ho già detto, sono solo una misura di prevenzione provvisoria, dobbiamo ripulire la zona, punto e basta. Altrimenti verrà bonificata, assieme a tutto ciò che si cela al di sotto della superficie del monte olimpo. -


    Ryoko fece un'ulteriore pausa per guardare Courtney, lo fissò per un lungo istante, quantomeno, anche se erano perplessità piuttosto estreme, almeno si stava preoccupando della riuscita della missione... forse nonostante l'esuberanza almeno aveva il pregio di preoccuparsi delle cose giuste... al momento giusto.
    Sospirò e continuò nella risposta.

    - Riguardo all'opzione "sopravvissuti"... è una delle ragioni per cui siamo stati scelti noi per andare a disinfestare la zona.
    Se ci sono dei superstiti abbiamo l'obbligo di trarli in salvo. Se disinfesterete con successo la zona potrete, nel caso, addentrarvi all'interno dei cunicoli che hanno imboccatura proprio nel sito dove dovrete operare voi, ci terremo in contatto attraverso il materiale che vi metterò a disposizione per lo svolgimento della missione.
    Le attrezzature non ci interessano, nel caso, ci interessano solo i civili presenti in zona.
    Tutto chiaro?
    Non è stato operato un bombardamento al tappeto della zona semplicemente perché Marte ha subito un'opera di pesante demilitarizzazione dopo la guerra di due anni fa a cui ho partecipato anch'io. Così si affidano alla Terra per tutto, ora puoi spiegarti da cosa nascono i numerosi dissapori che ci sono tutt'ora tra terrestri e marziani.
    Non credevo comunque che tu saresti stato il primo a cercarmi, un po', devo dire, mi hai sorpresa, anche se dovresti imparare a fissarti bene nella testa quello che dico... -


    Ryoko lo guardò mettendo le braccia ai fianchi, un po' perplessa, un po' piacevolmente sorpresa dal suo interesse dimostrato per la missione e la squadra sua e di Lian. Mah, chissà cosa le avrebbe riservato Courtney, al comando della squadra Echo.
    Era un Jolly che ancora non riusciva bene ad inquadrare.
    Menomale che, almeno, al suo fianco c'era Kaileen...
    Con il suo curriculum e la sua unità speciale, almeno poteva stare al sicuro sull'eventuale dipartita dell'Ex-militare di OZ.



    lghd



    Mentre il tenente Subaru parlava il giovane Courtney non poteva che rimanere affascinato dalla bellezza del suo superiore, non la conosceva affatto, ma sapeva che doveva essere una donna più unica che rara da trovare, tuttavia avute le sue risposte in tono un pò brusco Christian si diresse assieme ad un addetto verso gli alloggi, attraverso un boccaporto posto sulla sinistra del mastodontico elevatore che li aveva portato alle gabbie dei mezzi. Prima tuttavia di solcare il grigio boccaporto, si fermò e diresse il suo sguardo verso la signorina Meister come per volerle dire qualcosa, ma poi decise di proseguire verso il suo alloggio.
    Nei tunnel c'era gran fervore, tutti si muovevano rapidi e ordinati ai loro posti, mentre Courtney insieme ad un addetto si dirigeva verso il suo alloggio. Arrivati molto rapidamente alla meta, p rima di congedarsi l'addetto ricordò al giovane pilota del Justice i protocolli di sicurezza per il boson jump che avrebbe avuto luogo da lì a poco, come suggeriva il gracchiante suono degli altoparlanti.
    Courtney rimasto solo andò a stendersi sul letto, braccia incrociate dietro la testa chiuse gli occhi e ascoltò il lento conto alla rovescia per il trasporto. Alla fine del fatidico countdown una bagliore incredibile parve avvolgere tutto per qualche istante, prima di tornare tutto alla normalità.
    Dischiuse gli occhi quando il suo PDA lo informò che aveva l'ordine, assieme agli altri piloti, di andare nella sala ristoro.
    Si rialzò dal letto, e dall'oblò a lui innanzi osservò uno spettacolo magnifico: all'ombra del gigante rosso c'era l'asteroide Deimos, che sembrava una pallina fluttuante in una mare nero infinito, illuminato in parte dal rossore del pianeta Marte. Vicino apparentemente ma estremamente lontana una grande stazione spaziale a forma di otto che lenta fluttuava nel cosmo.

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    Lo spettacolo fu interrotto dal PDA che continuava a segnalare l'ordine di ritrovo nella sala ristoro, cosicché Courtney si avviò a passi rapidi verso l'area segnalata dal PDA. I corridoi cominciavano a sembrargli familiari, e in poco tempo grazie alle istruzioni riportate sul PDA raggiunse la sala di ristoro.

    g1rp

    Era grande e illuminata da luce calda, volutamente resa tale per aumentare la sensazione di relax in coloro che vi entravano; una serie di poltrone all'apparenza comodissime, munite anche di un comodo tavolino erano disposte per la sala quadrangolare. sulla parete laterale una centrale self service per cibi e bevande, gestita da un uomo di mezza età, vestito con una divisa da chef e un candido cappello bianco da cucina. Il suo aspetto e la sua postura davano ad intendere un carattere burbero ma simpatico, e le ciocche nere luccicanti di capelli che si intravedevano dal cappello gli conferivano un'aria austera e severa.
    Ad un tavolino seduta davanti una bevanda fumante, il Tenente Subaru si stava rilassando, cosicchè Courtney le si avvicinò e salutò ufficialmente, per poi posarsi delicatamente su di una poltrona laterale e chiedendo compostamente il motivo dell'ordine di ritrovo poco prima ricevuto.



    Edited by ryuvegea - 3/9/2013, 18:34
     
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    - III -

    That Kid



    The Illogic Logic of Grown-Ups Women


    ruti






    Narrato
    - Parlato Lian -
    - Parlato Ar -
    "Messaggi di Testo di Lian"





    Hagane, zona interna dell'hangar
    Ore 07.05 am



    L'ironia della vita. Rachel Simmons, era una di quelle persone che per scelta o per ragioni di pura struttura psicologica, traduceva un suo bisogno personale di attenzione o auto-compiacimento, denigrando ogni essere vivente che le capitava a tiro.
    E il fastidio di Lian a riguardo, era moderato. Contrariamente ai suoi timori, lo staff di quella nave si stava rivelando in possesso - ovviamente - di un QI decisamente superiore a quello di un tipico mercenario locale.
    Di conseguenza, le parole della Simmons finora sembrano sbattere su dei muri che tutto sommato sembravano in generale reagire allo stesso modo: sopportazione rassegnata o in alternativa sguardi che tradivano riflessioni dirette più verso la ricercatrice che riguardo alla sua "ragazzina psicotica".
    In definitiva, visto come Rachel non sembrava a ben vedere in grado di rovinare la reputazione di Lian coi suoi compagni di squadra o con il loro superiore, la nostra piccola eroina lasciò che fossero gli altri a gestire le proprie relazioni con la sua baby sitter. Da parte sua, a quel punto Rachel poteva dire quello che voleva su di lei.
    L'abitudine a certi atteggiamenti aiuta, nel classificarli come inferiori ai moscerini come capacità di darle fastidio. Così come a ignorarli di conseguenza.
    Il problema... diventa quando accade l'opposto.
    E tralasciando Subaru per un secondo momento, mentre era intenta a tener fede al soprannome appioppatale sul De Dannan, a Lian venne rivolta una domanda interessante da parte di Kaileen.
    O quantomeno in una lingua, interessante.

    - 有问题吗? -

    Se non sono spalancati, attualmente gli occhi di Lian sono decisamente più aperti di prima. Se non curiosità, qualcosa di decisamente simile a interesse brilla dentro alle sue pupille, ora.
    Un pò la sorprende sentire di nuovo una domanda in mandarino, così lontana dall'emisfero orientle del pianeta. Ma soprattutto, a sorprenderla è il rapporto fra la fisionomia di chi le ha posto quella domanda, e la lingua da lei scelta.
    Non ci vuole un genio per afferrare che Kaileen non è asiatica. Di conseguenza, per lei non è naturale usare il cinese, soprattutto quando i discorsi precedenti sono stati fatti in inglese.
    Tutto ciò, denota in sintesi uno sforzo non necessario da parte della rossa, al fine di comunicare con la mora. Una cortesia.
    Il che non è comprensibile, per lei. Capisce che dovrebbe, ma non sà come mostrare apprezzamento per il gesto. Così,si limita a fare ciò che fà di solito. Distoglie l'attenzione prima di arrivare a quei silenzi imbarazzati che conosce bene, e replica in fretta.

    - 什么也没有1 -

    Il classico "niente", che però sortisce un effetto strano. La definirei "insoddisfazione", se Lian potesse provare una cosa simile nel suo stato attuale. Ma ora come ora, come sempre è quel prurito alla testa che sente ogni volta che, nel profondo, l'OD distrugge l'emozione provocata da un agente esterno prima ancora che si possa formare.
    Così, decide per una via di mezzo e aggiunge rapidamente qualcosa. E' sempre cortesia, una frase fatta che nella vita di una persona viene ripetuta e ripetuta nove volte su dieci quasi meccanicamente, più per abitudine che per reale gratitudine verso il prossimo.
    Lian però non è "una persona". Di conseguenza, sono sorpreso dell'aggiunta che fà.

    - 谢谢你的关照2 -

    Dopodichè la rossa viene "catturata" da Courtney, e Lian torna a riflettere su eventuali domande da porre alla loro responsabile, prima della fine del Briefing.Certo, nonostante mantenga la sua attenzione sul suo superiore, non manca di notare la maniera in cui l'attenzione di Rachel si fissa su di lei, in un certo momento. Lian ovviamente non la degna di uno sguardo, e nonostante "empatia" suoni ridicolo quando si parla di questa ragazzina, in un certo senso capisce che le ostilità con la dottoressa si sono intensificate di un altro pò.
    Se proprio vogliamo, per un attimo Lian fissa Courtney in cerca di una reazione alle "insinuazioni" della psicologa, ma dopo un secondo l'attenzione della ex-terrorista è di nuovo fissa su Subaru.

    Courtney riceve insieme alle sue risposte una lieve strigliata, ma le parole di Subaru non portano nulla di utile a Lian, a parte le informazioni che voleva. Anzi il repentino cambio di atteggiamento della tenente quando cambia interlocutore, sferra un altro colpo alla sua mente al momento completamente logica. Come già detto non si tratta di disagio, quanto del senso di stranezza simile a quello che potrebbe provocare, facendo un esempio, la risposta "volevo un panino" data in maniera convinta alla domanda "perchè diamine hai esploso un colpo d'avvertimento di fronte alla mensa?!". Di per sè la risposta ha senso, ma al contempo... non ne ha affatto. L'atteggiamento affabile di Subaru nei confronti di Lian quando il loro incontro risale ad appena tre minuti prima, provoca lo stesso effetto nella mora. Aver cercato di giustificare l'acidità della Simmons usando il tempo passato in sua compagnia come scusa, non sembra aver intaccato l'opinione che Subaru ha di lei. Probabilmente perchè non è così ingenua da credere che la ricercatrice non fosse semplicemente fatta a quel modo, ma credo Lian ci sperasse un pò. Ricevere tanta fiducia, tanti incoraggiamenti a prendersi alcuni tipi di confidenze... per quanto capisse le ragioni della sua futura partner, non sapeva come comportarsi.
    Non avere la minima idea di cosa fossero le termopili poi, non l'aiuta di certo. Un'altro termine da aggiungere alla lista delle domande per Ar, insomma.
    Per non dimenticare il colpo di grazia: il Lambda Driver.
    Se Lian Lee avesse potuto sentire qualcosa, probabilmente si sarebbe sotterrata di testa sotto al pavimento d'acciaio della nave, di fronte alle continue inadeguatezze che sembrava riscontrare in sè stessa. Invece, si limitò ad assimilare le informazioni fornitele, e a seguire il copione del caso.

    - Capisco, grazie signore. Lo stesso vale per me e il mio AS. -

    Da una parte Subaru aveva dissipato alcuni dei suoi timori, dall'altra combattere una "macchia" era un pò impreciso. L'esperienza le ha insegnato però che nessun piano di battaglia, sopravvive al momento in cui sbatte contro la battaglia in sè. Dunque c'è poco da fare, dovrà scoprire il resto delle informazioni di persona.
    Quando però anche Kaileen dà voce a una domanda sulle minacce nel sottosuolo marziano, Subaru sembra decidere di fornire a tutti un'occhiata più pratica di quello che aspetta i suoi sottoposti e lei stessa. Lian deve in effetti dare atto alla sua superiore che il corridoio dove si posizioneranno è perfetto per mantenere la posizione con soli due mezzi corazzati. Fintanto che non si intralceranno a vicenda in quello spazio limitato, i vantaggi che hanno permesso a una specie debole come quella umana di conquistarsi il top della catena alimentare,non si sarebbero rivelati superati. Lian riflette un secondo sulle armi aggiuntive di cui ha appena appreso l'esistenza, ma decide altrettanto rapidamente di non interrompere il suo silenzio con chiarimenti.
    Piuttosto, scocca l'ennesima occhiata da millisecondo a Kaileen, prima di passare a Courtney e quindi di nuovo a Subaru. Si sarebbe preoccupata, se fosse stata data a un altro maschio la possibilità di spodestare il proprio comandante. Ma essendo Kaileen femmina, a conti fatti dubita il suo giudizio sarebbe stato ottenebrato da agenti chimici.
    E si ripete che in fondo non sa niente di loro. Si rende conto che stà iniziando a lasciare troppa briglia al suo cervello, e la cosa è strana. Tutte quelle novità giustificano il suo interesse e il relativo coinvolgimento, ma forse stà aumentando troppo.
    Di conseguenza, per farla breve si impone di abbassarsi al livello di recluta fresca. Ascolta e basta , sia le ultime disposizioni del loro superiore, sia la precisazione che le viene rivolta sulla reperibilità costante, almeno per lei, del tenente.

    Tuttavia, anche se avesse voluto tornare in camera, l'agente del caos che lo stava seminando a destra e a manca da ormai cinque ore si sentì in obbligo di avere l'ultima parola in quel briefing.
    Forse se l'è cercata con lo sculaccione, l'ipotesi è molto plausibile. Qualsiasi sia il motivo, nel momento in cui gli occhi di Lian si posano sulla cartella che viaggia dalle mani di una donna all'altra, sà perfettamente che non ha ora nessuna scelta riguardo al lasciare o meno l'hangar.
    Non avendo stimoli per un sospiro, si limita a chiudere gli occhi un paio di secondi, prima di riaprirli e sentirsi apostrofare da Rachel in una lingua che non conosce.
    Coglie il senso della frase, ma il termine le sfugge e non credo ci voglia un genio per capire che al momento la dottoressa non è al centro dei suoi pensieri. La prospettiva di ritrovarsi Courtney in camera nemmeno, le avevano insegnato che uno strillo acuto e intenso è sempre il modo migliore per far sloggiare qualsiasi essere di sesso maschile dalla camera di una ragazza. Aveva richiesto un pò di sforzo, ma ora riesce a produrre un'imitazione abbastanza credibile.

    Comunque, i suoi pensieri ora sono tutti rivolti a Subaru. Ogni altra presenza nell'Hangar è passata in secondo piano, persino Ar.
    Chissà perchè, aveva creduto che le sarebbe stato risparmiato,ciò che invece le stà accadendo davanti agli occhi.
    Che al massimo i piani alti, avrebbero ricevuto dei file su di lei contenenti più dei suoi dati più recenti.
    La vista della cartellina chiaramente riservata, le fà capire la sua ingenuità. E che Subaru ha il diritto di sapere, a chi dovrà affidare la sua vita.
    Avrebbe trovato la cosa divertente, in un altro momento. Quando era "cosciente", la divertiva sempre ricordare la delusione sugli occhi di chi la guardava, una volta che afferravano cosa fosse l'essere Lian Lee.
    Ora però, detto francamente tutto questo è solo l'ennesima seccatura datale da Rachel. E dunque come seccatura và trattata, il che richiede una conversazione privata con Subaru ben prima di quanto Lian si fosse aspettata.
    Quando tutti se ne sono andati, a costo di attendere che la tenente parli con ogni singolo membro del gruppo prima di ascoltarla, Lian prende per la prima volta l'iniziativa nel parlare con la sua neo-compagna.

    - Tenente, signore? -

    Attende che la sua superiore si volti, o che le presti attenzione in generale. Dunque, fissando ciò che Rachel le aveva dato, inizia la conversazione che si è per certi versi preparata fin da quando gli altri avevano iniziato a lasciare l'Hangar.

    - Avrei due richieste da porle, signore.
    Vorrei leggesse ora, ciò che le ha dato la dottoressa Simmons. Se dopo averlo fatto è lei ad avere qualche domanda per me, vorrei risponderle quanto prima. -


    E dunque, attende. Non sà esattamente cosa aspettarsi, visto il carattere della sua interlocutrice. Quando di norma sarebbe preparata a un cambio di atteggiamento, con Subaru non riesce a scartare l'eventualità che le rivolga un sorriso chiudendo il file come a dire "e allora?".
    Rimane comunque pronta, sia a rispondere che a proseguire.

    Ryoko Subaru meets Lian Lee:

    - Tenente, signore? -

    L'attenzione di Ryoko, dopo che Courtney se n'era andato, venne attirata da Lian che - senza farsi notare - aveva pazientemente atteso di poter conferire con lei in privato.

    - Avrei due richieste da porle, signore.
    Vorrei leggesse ora, ciò che le ha dato la dottoressa Simmons. Se dopo averlo fatto è lei ad avere qualche domanda per me, vorrei risponderle quanto prima. -


    Il tenente osservò il plico di fogli racchiuso nella cartellina color sabbia riportante la dicitura [C o n f i d e n t i a l].
    Carta... il miglior metodo per evitare fughe di notizie.
    Ryoko non stette troppo a rimuginare sul motivo di tanta segretezza, ma il succo della cosa già lo sapeva:
    Lian era un extended, un progetto sperimentale devoluto alla creazione di un utilizzatore del Lambda Driver.
    Come al solito, però, non negò il suo sorriso alla piccola, che fremeva per avere sue risposte o domande in merito al fantomatico contenuto di quei file.

    - Spero che il tempo non sia un problema per te, Lian, ci vorrà un po'... -

    Disse facendo notare la mole di fogli che probabilmente la tenente avrebbe dovuto accuratamente studiare in cabina durante il viaggio.
    Erano almeno una cinquantina.
    Poi, assecondando la richiesta della propria partner, prese a leggere, mutando la sua espressione complice in un'attenta e scrupolosa trance da lettura.
    Aveva un che di serioso Ryoko - nel suo aspetto professionale - era una creatura duplice che sapeva quando essere sfavillante di energie e quando caricarsi di serietà e senso di responsabilità.
    Leggeva con attenzione, scrupolo, stringeva gli occhi su molteplici passaggi, lasciando tremolare qualche volta le sopracciglia ad ogni dettaglio probabilmente "forte" che riguardava il corpo della ragazzina.
    Diciotto anni per un fisico da preadolescente.
    Chiunque ne sarebbe rimasto debitamente turbato, specialmente alla questione "parassita".
    Ryoko però era troppo concentrata per dar segni di reazioni sia negative che positive e, per mettersi più comoda, camminò verso le gabbie dov'erano sistemati l'Arbalest e lo Shin Jeeg. Appoggiatasi con incuria alla balaustra che dava sul pozzo in cui era inserito l'ARX-7, dopo un'oretta buona di lettura in completo silenzio, tirò finalmente un sospiro.

    - Uff... che faticaccia. -

    Non era proprio il commento che ci si poteva aspettare da qualcuno di scioccato per ciò che aveva letto.
    Ma l'ufficiale continuò con tranquillità, rivolgendosi alla propria partner con lo stesso sorriso che precedentemente le aveva mostrato, semplice, genuino, quello di una persona che ti guarda per ciò che sei.

    - Ho una sola domanda, beh in realtà sono due: tu te la senti di andare in missione? Perché sei qui? -

    Ryoko non la prendeva tanto per le lunghe, era il lato umano il suo problema, il contatto con il prossimo.
    Non c'era niente di meglio di una bella chiacchierata per sfaldare quei muri che si potevano costruire attorno le persone per l'incapacità di comunicare.
    La tenente in questo era una vera maestra, animale sociale per eccellenza, si adattava a tutto e tutti (anche se non sopportava i maniaci e gli idioti come Ryusei Date... ma questa è un'altra storia...) quindi Lian non avrebbe fatto eccezione.
    Poi, anche solo il semplice fatto che le ricordava
    quella persona...
    Un misto di emozioni le si bloccò in gola.



    Lian crede sempre che qualcuno non possa sorprenderla più di tanto dopo il primo incontro. Ma la tenente sembra essere istintivamente in grado di annullare ogni tentativo di inquadrarla.

    L'attesa non è stata poi così noiosa. Dopo aver annuito per far capire a Subaru che era disposta ad aspettare, Lian aveva semplicemente lasciato briglia sciolta al suo cervello, e il resto era venuto da sè. Aveva avuto anche il tempo di formulare meglio le domande che si era preparata in precedenza, così da ottenere risposte mirate e far risparmiare tempo a entrambe.
    Tuttavia, non è preparata ai primi commenti di Subaru, e men che meno alle sue contro-domande. Il solo fatto che le sia stato chiesto se si sente pronta a partecipare e perchè si trova lì, dà il via a una lunga serie di domande rivolte a sè stessa. Riguardo al perchè le sia stato chiesto, come rispondere, il fatto che sia la prima volta che le viene lasciata una scelta simile, e via dicendo. Persino la sua espressione assume meccanicamente l'aria di chi non comprende il motivo della domanda. E alla fine prevale sempre la logica. E secondo la logica, domande simili sono inutili se fatte a lei, dunque replica come se fosse un test. Come se non ci fosse la minima possibilità per lei, di fare una scelta.

    Sono riposata e in possesso delle informazioni di cui disponiamo al momento. Sono pronta, signore.

    In passato per la maggior parte del tempo non le avevano mai posto domande neanche lontanamente simili. Se riusciva a reggersi in piedi, partecipava semplicemente alla missione come sempre. Il massimo della premura, riguardava chiederle se fosse in grado di combattere.
    E ovviamente l'interesse era sempre per la riuscita dell'operazione più che per lei.
    Superata la sorpresa iniziale, una parte di Lian rammenta a sè stessa che Subaru e gli Irregulars sono diversi, con regole diverse. Non sà se sia un bene o un male però, e così controbatte alla seconda domanda di Ryoko. Una decisamente più ostica.
    Avrebbe potuto rispondere che era lì perchè era l'unica cosa che sapeva fare. Che senza un motivo per ottenere l'OD la sua vita sarebbe terminata nel giro di una settimana. Che il suo intero mondo rientra nella cabina dell'Arbalest.
    Ma inizia sinceramente a temere che con rispose simili Subaru potrebbe inoltrare una petizione per trovare altri modi di procurarsi l'OD. Per quanto assurda, la sua mente non si pone più freni nell'immaginare la bontà d'animo della sua superiore.
    Così, risponde in maniera più complessa. Lentamente, porta la mano destra sulla rispettiva spalla,e da lì poggia le dita sul retro del suo collo. Persino quando è lei stessa a farlo, una scarica di pelle d'oca le attraversa la schiena dal punto in cui stà sfiorando la colonna vertebrale. Rimane in silenzio alcuni secondi, in parte per calmarsi e in parte perchè Ryoko capisca di cosa stà parlando.

    ... Voglio capire perchè. E sento che l'unico modo per farlo, è continuare a combattere.

    E' una risposta decisamente personale, per quanto riveli un desiderio che Lian non avverte, nelle sue condizioni attuali. Senza emozioni a guidarla, l'interesse per quello che le è successo è quasi nullo. Sà che "lei" lo vuole, ma al contempo non le importa al momento.
    Quasi sempre Lian combatte semplicemente perchè è tutto ciò che conosce.
    E' per tale motivo che non ha mai avuto un partner. Per creare il feeling necessario... beh, se perdonate il gioco di parole, come dissero dei membri del PRT della Mithril, ignorando della sua vicinanza al loro tavolo in mensa, "it would took for that brat to have, some feelings".
    Il ricordo le torna in mente, perché senza nemmeno pensarci concorda con un giudizio simile. Il che la porta a porre un'altra domanda alla sua superiore.Tanto vale vuotare il sacco, visto che sono lì. Meglio avere una risposta ora che chiederla un attimo prima di iniziare.

    - Tenente... non mi ha ancora vista all'opera, e non ho mai partecipato a operazioni che richiedessero la difesa congiunta di una postazione. Il genere di cooperazione a cui sono abituata è la copertura da lunga distanza, o l'accerchiamento su un obbiettivo.
    Come.. perchè ha così fiducia in me? -


    Ryoko Subaru meets Lian Lee:

    Quell'indecisione, quell'insicurezza...

    - Semplicemente perché lo sento. -

    Semplice, diretta, lapidaria.

    - A volte le persone hanno una sorta di aura che le circonda e l'aura che sento provenire da te mi dà l'impressione di potermi fidare della tua professionalità. Credimi, le tue competenze in materia saranno più che sufficienti per quel che dovremmo fare. Dovremo solo distruggere tutto ciò che troveremo sulla nostra strada con tutto quello che avremo a nostra disposizione. -



    "Lo sento"... di nuovo una risposta per Lian incomprensibile. Di conseguenza, non ha da obiettare, si comporta come se le avessero dato una risposta in una lingua che non conosce. Semplicemente lei e Ryoko ragionavano con basi diverse. Il breve scambio di parole dunque si conclude lì, almeno per quello che riguarda le domande di Lian.
    E' tempo dunque delle confessioni e delle richieste.

    - Inoltre, volevo anche dirle, se non è già riportato nel file, che.. attualmente non riesco ad attivare il Lambda Driver. Lo staff tecnico della Mithril non è stata capace di comprendere il motivo, e anche l'AI dell'Arbalest non riesce a fornire spiegazioni a riguardo.
    Farò però del mio meglio, per risolvere questo problema quanto prima. -


    Si chiese di nuovo se a conti fatti non fosse stato meglio informare l'intera squadra di quel dettaglio, in precedenza. Non che però ci fosse un vero motivo per cui qualcuno a parte Subaru dovesse esserne a conoscenza.
    Quella confessione poi, conduceva a qualcos'altro. A voler essere sospettosi, forse al motivo per cui ha voluto fare proprio nell'hangar quel discorso.

    - Saga- -

    Si bloccò, per un istante. Poi riprese, correggendosi.

    - Il precedente pilota ha riscontrato lo stesso problema, e in quel caso si è rivelato un problema a doppio senso. L'ostacolo era condiviso fra macchina e pilota, secondo le osservazioni del momento.
    Se fosse possibile, vorrei salire a bordo del mio AS, prima del salto, o della missione. Discutere con... lui, potrebbe aiutare a capire perchè, ho perso la mia capacità di attivazione del Driver. -


    Se interrogata riguardo all'efficacia del metodo, non avrebbe mentito: non ne ha idea. E' la procedura che però ha più probabilità di ottenere lo scopo, su quello non ha dubbi.
    E sì: vuole davvero parlare con Ar,

    Ryoko Subaru meets Lian Lee:

    Ma la piccola Lian, presa dal momento, continuò ad esporre le sue perplessità.
    Ryoko incrociò le braccia ascoltando paziente la spiegazione ed i dubbi della piccola mora, sembrava preoccupata sulle sue capacità, sulla sua utilità, il tenente non poté fare a meno di sorridere nuovamente.

    - Ecco vedi? Mi chiedi perché mi fido e ti rispondi già da sola. Hai appena espresso interesse verso l'effettiva riuscita della missione, ti preoccupi sulla tua effettiva utilità per la squadra, non vuoi essere un peso.
    Del Lambda Driver non mi importa, che si attivi o meno non è quello di cui ho più bisogno.
    E' su di te che devo contare, non sui capricci di una macchina che funziona quando ne ha voglia! -


    Ryoko era sia ironica che seria nel suo discorrere, aveva lasciato una leggera pausa semplicemente per riprendere fiato e rilassarsi.
    Effettivamente le dava un sacco fastidio la concezione della Mithril di "Lambda Driver". Uno strumento che si attiva quando vuole per motivazioni non ben precisate è uno strumento inaffidabile e quindi inutile.
    Lei era una ragazza semplice, amante delle cose semplici e dirette e
    sopratutto...
    affidabili.

    <i>- Ecco perché ripongo tutta questa fiducia nella mia piccola partner! -


    Le mise la mano sinistra sulla spalla.

    - Perché la mia vita sarà nelle sue mani in quel tunnel. -

    Seria, profonda, aveva cambiato completamente tono.
    Le stava mettendo la vita in mano, come - viceversa - la sua sarebbe stata nelle mani di Ryoko.
    Era un legame.
    Autentico, forte, faceva quasi paura, in un certo senso.
    Sole, contro miriadi di nemici, spalla contro spalla, unite nella vita, come nella morte.

    - Comunque... Permesso accordato partner! -

    Ryoko sorrise piena di energia.

    - A patto che ti lasci aiutare da me nelle operazioni.
    Siamo una squadra ora, ricordatelo! -


    E con un occhiolino ancor più esuberante, lasciò che la piccola Lian si muovesse per entrare all'interno di AR, a cui Ryoko fece aprire la cabina di pilotaggio da remoto tramite il proprio datapod.

    La manutenzione era già iniziata, ma i sistemi potevano essere interfacciati con l'utilizzatore in qualsiasi momento.
    Ryoko teneva alla sua partner, e voleva che tra lei e la sua macchina ci fosse la miglior simbiosi possibile.



    Un paio di buone notizie, e una che per certi versi è pessima, e per altri niente di che.
    Tutto sommato Ryoko è riuscita a calmare in parte i dubbi di Lian. Inoltre, non sembra creare problemi la richiesta della ragazzina per un colloquio con l'Arbalest prima della missione.
    Piccola clausola però, il suddetto colloquio non sarebbe avvenuto in privato. E al suono di quelle parole, per un attimo, Lian rischia seriamente di riservare a Ryoko la stessa reazione avuta con Rachel, quando erano entrate in camera. L'extended solleva un sopracciglio stupita, quasi pronta a ribattere, ma alla fine la sua fronte si rilassa e la sua testa si muove in un muto sì, prima di voltarsi verso le spalle della tenente, dove il suo Armor Slave ora l'attende.

    In silenzio, la mora si dirige al cockpit con dei lievi balzi sulla carenatura del suo mezzo, sino ad entrare nella cabina. Pur con l'As in stasi, la mente di Lian entra in modalità da combattimento, e qualsiasi disagio per la presenza che la segue viene immediatamente dimenticato. Prende il tutto come un'ispezione ora, e pertanto procede come suo solito quasi ignorando il tenente alle sue spalle, nei secondi in cui Ar si avvia.

    -Ar?-

    - Controllo...
    Identità confermata. Bentornata, Signorina Lee.
    La manutenzione è attualmente in corso.
    Desidera controllare qualcosa in particolare? -


    - No. Volevo solo parlare.
    Questa è.. il mio superiore, il Tenente Subaru Ryoko. -


    Ar rimane zitto alcuni istanti, come se stesse soppesando la ragazza accanto a lian. Dopo un istante però replica come suo solito.

    - Lieto di conoscerla, Tenente.
    Di cosa desidera parlare oggi, Signorina Lee? -


    Lian rivolge per un istante un'occhiata a Ryoko, dopodichè torna a concentrarsi sugli schermi dell'Arbalest. Non era decisamente il momento per il genere di discussione che avrebbe voluto fare. Optò dunque per ciò ch alla fine le girava perla testa quando pensava al lambda driver.

    - Riproduci il messaggio di Morauta. -

    - Come desidera. Riproduzione fra tre,due,uno....

    - Al padrone di Ar che non conosco: Ti lascio questo messaggio nel caso mi sia capitato il peggio. Se stai ascoltando, significa che sono morto, o invalido.
    Ar è un essere che vive in simbiosi con il Lambda Driver, come fossero tutt'uno. Ti chiedo di confidare in lui come in un compagno capace di apprendere la gioia e la tristezza.
    Se ti esprimerai con il cuore, l'Arbalest diventerà la più potente delle macchine.
    Pregherò per te e per tutti i tuoi cari che dovrai proteggere.
    E' tutto.


    Lian ascolta quelle parole ormai per quasi la decima volta. E' come un mantra che fà ripetere ad Ar ogni volta che sale a bordo senza necessità di attivare l'Arbalest. Ma come sempre...

    - Riproduzione terminata.
    Posso chiederle se ne ha ricavato qualche nuova informazione, signorina Lee? -


    - ..No. -

    Quel messaggio a suo tempo si è presentato anche a Sagara. Ma come il suo predecessore, la ragazzina non capisce se c'è qualche indizio in quelle parole, se è solo il testamento di un ingegnere geniale, oppure le ultime parole di un tecnico tanto inferiore a quelli dell'Amalgam da aver creato una macchina imperfetta.
    Ad ogni modo, ora che il silenzio è tornato nella cabina dell'Arbalest Lian ricomincia a sentire la presenza di Subaru accanto a sè. Prova a ignorarla, a ripetersi che nonostante le parole della tenente la realtà è che l'Arbalest al momento è come una macchina da corsa col contagiri che non supera i 9000.
    E il Lambda Driver è il motore in grado di raggiungere i 20000.
    E' dunque la fine. Lian fissa i monitor e gli altoparlanti da cui proviene la voce del suo partner meccanico, ma tutto ciò che le riempie la testa sono le parole di Bunny e la consapevolezza della sua inadeguatezza nel comprenderle.
    Cari da proteggere... quanto suona idiota quel discorso, quando viene fatto a lei. Lian sospira, dopodichè preme il pulsante di spegnimento.

    - Per oggi finiamola qui. Torna in stand-by. A dopo, Ar. -

    - Come desidera. A presto, signorina Lee. -

    Le misure di sicurezza che assicurano il pilota al sedile dell'AS liberano la ragazzina, mentre il sistema dell'Arbalest interrompe la procedura di avviamento del mezzo tornando inerte.
    Lian dunque si alza, e attende che Subaru esca dal cockpit per poter fare lo stesso. Solo una volta di nuovo a terra, Lian rivolge di nuovo la parola al suo superiore.

    - Le chiedo scusa per il disturbo, tenente. Grazie per avermi fatto provare. Chiedo il permesso di congedarmi, signore. -

    Lian attende la replica di Ryoko, dopodichè nel caso essa sia positiva esegue il saluto militare e volta le spalle alla sua superiore, dirigendosi verso la sua stanza.
    Inutile dire, che durante il tragitto tutti i suoi pensieri riguardano il carattere del tenente, così come il suo approccio tanto... esuberante si potrebbe dire, nel rapportarsi con lei. Non è certo gelosa di Ar, i tecnici della Mithril a volte erano saliti nella cabina per i test sul Lambda Driver.
    Questa volta però, sembra l'ospite sia riuscito a sbilanciarla parecchio. Persino parlare con Ar come al solito le è riuscito difficile con Ryoko accanto.
    Immagina però che le serva solo un pò di tempo per abituarsi. E per fare ciò il tempo che la separa dall'arrivo su marte è ciò di cui deve accontentarsi. Senza dunque perdere altro tempo accellera il passo, ormai in vista della porta della cabina. Si permette persino di dirsi, che la compagnia di Rachel potrebbe agire come da accellerante, nell'aiutarla a ritrovare uno stato d'animo tranquillo. Nulla di meglio che il solito trattamento adulto-mocciosa, per farla sentire a casa.
    C'è un unico problema.
    Quando prova ad aprirla, la porta... come dire, in due parole?
    E' bloccata.

    - ... -

    Lian prova una volta di più, poi due. Batte tre volte, chiama Rachel quattro.
    Dunque, capisce. Non nego, che un pò se l'è pure aspettato. Non è la prima volta che accade una cosa simile, solo... che l'ultima volta aveva a che fare con dei bambini. Non con un'adulta.
    Di conseguenza anche se non lo prova, le viene automatico corrugare lo sguardo in un'espressione che chiarisce nettamente come i buoni propositi verso la Simmons siano colati a picco.

    - ...Quella... -

    Se la psicologa l'aveva fatto apposta avendo colto come Ryoko avesse un certo effetto su Lian, allora c'era poco da dire, tutto il suo vantarsi non era così a vuoto. Se era tutto un piano per costringerla a passare un viaggio poco rilassante, Lian stava recitando la sua parte in pieno.
    Se Rachel voleva che Lian si muovesse verso un'altra zona della nave, il suo piano stava avendo successo.
    Se insomma il piano della Simmons era di costringere Lian a fare ciò che stà per fare, beh... la stronza ha vinto. Lian ha passeggiato per quasi due ore, e ormai non ha scelta, deve trovare un luogo in cui sostare durante il balzo.
    Bussa quindi alla porta di Subaru, e per una volta deve costringersi a non distogliere lo sguardo dal suo interlocutore nel caso questi le apra la porta.

    - ... Posso stare qui durante il salto? Ho un.. problema, con la porta della mia stanza. -

    Lian dunque attende, entrando nel caso il tenente glielo permetta, o tornando a cercare un qualunque posto in cui poter stare durante il balzo.
    Nel caso le sia concesso di entrare, Lian si siede sulla prima superficie disponibile che trova, pavimento o sedia che sia, e in tensione come una corda di violino fissa l'esterno, in attesa dei segni del Boson Jump.
    Sebbene non possa provare la curiosità dettata dal brivido di eccitazione che ognuno di noi può provare quando è in procinto di fare qualcosa per la prima volta nella sua vita, per lei situazioni come questa sono in possesso dell'utilità tipica dell'esperienza. Vive da troppo tempo sui campi di battaglia, per non capire fino in fondo come la conoscenza, sia il miglior sinonimo di sopravvivenza.

    Si era aspettata comunque un mutamento spaziale più intenso, per tutto il rumore causato dall'equipaggio nel convincerla ad abbandonare i corridoio e trovarsi una stanza in cui stare.
    Affrontato quindi il balzo senza ricavarne nulla per come, francamente, non ci abbia capito assolutamente nulla di nulla, Lian si ritrova dunque di nuovo consapevole della presenza di Subaru.
    Al che, una domanda sorge spontanea, fissando l'enorme pianeta rosso che ora li osserva al di là del vetro della nave.

    ..Signore?
    Posso chiederle una cosa?
    Com'è stata, la guerra su Marte?


    Nella testa della extended riaffiora dal nulla il discorso che Courtney si è sorbito nell'hangar, e in particolare è proprio il riferimento di Subaru a una guerra su quello stesso pianeta, ad aver stimolato quella domanda. Sia per la storia della tenente, sia per una curiosità di Lian stessa.
    Uno dei concetti che non comprende infatti, è quello di patriottismo. O in generale, il concetto di un essere umano che è spinto a combattere per il luogo a cui appartiene. Che sia per difenderlo, per riprenderselo, o semplicemente perchè la sua sconfitta implicherebbe il non poterci fare ritorno.
    La difesa di un perimetro, se vogliamo chiamarlo così, per Lian si divide in due banali categorie: personale di alto grado al suo interno, e posizione strategica.
    Per il resto, il concetto di appartenenza le è escluso. Ma qualcosa le suggerisce, che per finire a combattere una guerra su un altro pianeta Subaru può aver avuto motivazioni che rientrano in quel campo.
    Così, in silenzio, fissa il luogo dove anche lei avrebbe combattuto nel giro di poche ore.
    Chiedendosi come sarebbe stato, il suo primo passo su un pianeta alieno.

    [...]



    Hagane, zona interna dell'hangar
    Ore 11.15 am


    Non ci volle molto comunque, perchè dallo stomaco di Lian provenisse un lieve rumore gorgheggiante. Dopo quasi dodici ore di digiuno, probabilmente avrebbe dovuto trovare strano non fosse accaduto prima.
    Fà spaziare un'ultima volta lo sguardo sull'immensità dell'hangar, prima di rimettersi in marcia e dirigersi verso la zona ristoro. Avendo lasciato il prima possibile gli alloggi della sua superiore, una volta termnata la loro conversazione, il poco tempo che l'aveva separata dalle proteste del suo stomaco l'ha trascorso fissando Ar.
    E riflettendo sulla missione imminente solo con sè stessa, vista l'impossibilità fisica di avvicinarsi al suo AS una seconda volta.
    A forza di pensare però le è venuta fame, e pertanto inizia senza remora a chiedere come raggiungere la zona ristoro, marciando in maniera sostenuta per tutto il tempo che non impiega a orientarsi. Quando riesce finalmente ad affidarsi all'olfatto per l'ultima parte del tragitto, aumenta il passo e fà dunque spaziare lo sguardo sulla mensa.

    A differenza delle sue esperienze passate, più che una stanza arredata col minimo indispensabile per un pasto confortevole, la sala ristoro della nave meritava il suo nome. Sembrava più un luogo per un incontro tranquillo, che un mero insieme di sedie e tavoli per rifocillare il prima possibile soldati pronti al dispiegamento.
    A proposito di tranquillità, quella mentale di Lian subisce una lieve scossa quando adocchia Subaru e Courtney già seduti a un tavolo. Non dandoci però peso, volta la testa dell'altra parte e fissa quello che sembra il gestore dell'area. L'impressione è quella del classico soldato in pensione finito lì come patteggiamento fra una vita, l'unica che conosce, passata nell'esercito e un meritato congedo. Spostando la sua attenzione dall'uomo ai macchinari, Lian finisce per propendere verso del semplice tè. Niente eccitanti per lei, nemmeno una goccia di caffè. Una delle poche regole che si è imposta, e che volente o nolente rispetta per timore delle conseguenze.
    Ottenuta dunque la tazza, si dirige verso i tavolini, e senza spiccicare parola prende posto. Non dimentica il saluto verso il suo superiore, ma il tutto avviene in silenzio, così come lo sguardo fisso che posa su Courtney per i dieci secondi successivi al momento in cui si siede ed estrae una barretta di cioccolato dalla tasca della giacca, divorandola in due bocconi senza distogliere l'attenzione dal rosso.
    Una volta terminata la vivisezione visiva del ragazzo in cerca di segni palesi di un rapporto sessuale con la bionda dottoressa responsabile dei suoi guai, Lian inizia a sorseggiare il tè in attesa che i due membri mancanti della squadra arrivino a loro volta.

    Pilota: Lian Lee
    Status Fisico: Nessun Problema [cit.]
    Status Psicologico: Incuriosita dalle componenti femminili della sua squadra, soprattutto Subaru i cui atteggiamenti scombinano gli stereotipi a cui è abituata.

    Equipaggiamento/ Vestiario & Accessori: Divisa Personalizzata - Status: Nessun Danno
    Piastrine militari - Status: Nessun Danno
    I-Pad: Status: Nessun Danno

    Equipaggiamento / Armi

    Glock
    Tipologia arma: Arma da Fuoco
    Numero del modello: 18
    Peso: 0.6 Kg
    Lunghezza: 185 mm
    Quantità: 2
    Munizioni: 33 / 33 Proiettili Rimanenti
    Status: Nessun Danno
    Note: Caricatore personalizzato per maggior capienza

    Karambit
    Tipologia arma: Coltello
    Peso: 0.2 kg
    Lunghezza: 97 mm
    Quantità: 2
    Status: Nessun Danno
    Note: Nessuna

    Siringa Pneumatica
    Tipologia: Medica
    Munizioni: 2/2 OD I + II
    Status: Nessun Danno
    Note: Nessuna

    Azioni difensive ed offensive: //

    Riassunto azioni: Una volta che il resto del gruppo lascia l'hangar, Lian rimane a discutere con Subaru del loro rapporto futuro, dopodichè prova a discutere con l'Arbalest senza però portare a termine alcun genere di conversazione. Dopo aver ri-ascoltato il messaggio del creatore dell'ARX-7, Bunny Morauta, Lian torna nella sua stanza solo per trovare la porta sbarrata. Di conseguenza vaga per la nave sino a poco prima del Boson Jump, momento in cui deve chiedere ospitalità a Ryoko nella sua cabina.
    Dopo il salto, torna nell'Hangar per riflettere, e quando arriva il momento del raduno, si dirige al tavolo di Subaru e Courtney, fissando quest'ultimo per alcuni secondi prima di attendere in silenzio l'arrivo degli altri.

    Note:

    1 Shenme ye mei you: Struttura della lingua cinese che indica negazione assoluta, letteralmente "non c'è niente".
    2 Xie xie ni de guanzhao:: Grazie della premura, o del concernimento.

     
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