Kathrine Quinn

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  1. Maya Yamagami
     
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    [Scusate il pessimo layout, ma per ora non avevo voglia di fare qualcosa di più grazioso a vedersi. Nel caso dopo lo renderò più gradevole, ora ho fretta di cominciare XD]


    Nome: Kathrine Quinn
    Soprannome: Kat
    Età: 21
    Sesso: F
    Altezza: 1,82
    Voce: Bassa, profonda, calda.
    Origini: America, Ohio.
    Grado: Recluta
    Citazione: “Non ci sarà nessun Dio a salvarti alla fine di questa guerra…”

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    Descrizione fisica: Alta, slanciata ed imponente, pur senza perdere in femminilità, Kat è l’immagine della donna-soldato: una bellezza poco curata e segnata da cicatrici (di cui una sempre visibile che le taglia a metà il labbro al centro della bocca), come una pietra grezza il cui valore estetico è apprezzabile solo osservandola con occhio attento.
    I tratti ben delineati e netti hanno già perso la freschezza della fanciullezza, a favore di qualcosa di vissuto che, rubando alla bellezza pura, sembra in cambio averle restituito in fascino e presenza.
    Pochissimi sorrisi, rade espressioni, ed uno sguardo castano indomito ma vagamente vuoto sono tutto ciò che le si riesce a scorgere il più del tempo in volto, scoraggiando i più dall’avvicinarlesi se non per reali intenti o motivazioni.
    Tuttavia, nonostante l’aria marziale ed estremamente pratica, i lunghi capelli castani sono il più del tempo lasciati sciolti sulle spalle, quasi a memento della sua femminilità ben poco ostentata, nonostante la prosperità delle forme lo lasci comunque dimenticare difficilmente.
    Spesso pesantemente abbigliata di abiti maschili od unisex, difficilmente si riescono a scorgere dettagli più accurati sul suo aspetto, nonostante i pochi che capitano in situazioni in cui le necessità richiedono diversamente potrebbero stupirsi del suo poco senso del pudore.

    Abbigliamento: Il più del tempo veste abiti un po’ retrò, dal taglio maschile e comodo: pantaloni di scarsa fattura estetica, ma spessi e resistenti, d’un neutro sabbia, trench del medesimo colore e guanti di pelle. Solo la blusa bianca sembra avere un tocco più femminile, portata sempre con il bottone alla base del collo aperto.

    Carattere:
    Apparenza
    Poche persone hanno potuto avere l’opportunità di conoscere la ragazza, fermandosi alla sola apparenza che restituisce l’immagine di una persona silenziosa, pratica ed indubbiamente decisa.
    Poco incline alla convivialità di qualsiasi genere, o a rapporti umani che esulino dall’organizzazione tattica per le missioni, Kat è una persona schiva ed introversa fuori da quest’ambito tanto da essere essenzialmente sola.
    Nonostante l’atteggiamento fiero e altero, ha invero una pazienza invidiabile e, pur non brillando di sagacità, capace di spiazzare con risposte dirette alle battute scherzose, ignorando invece le provocazioni con una certa stoicità.
    Ma se questa è la prima impressione che si può avere di lei, vi è anche un retrogusto di stranezza se si ha occasione di frequentarla più a lungo: il modo di parlare, alle volte come distratto da qualcosa, la poca attenzione che in certe occasioni sembra dare al prossimo, il modo in cui le sue espressioni si incrinano in perplessità o nervosismo da un momento all’altro semplicemente guardando il nulla. Dettagli che prima o poi saltano all’occhio di chi trascorre con lei più di un paio di missioni e che probabilmente possono causare pensieri tra i più disparati.
    Solo conoscendola più approfonditamente, o per casualità capitando in specifiche occasioni, si può scorgere qualcosa dell’animo celato sotto la scorza da soldato: essenzialmente protettiva con il prossimo, soprattutto con compagni più piccoli od innocenti di lei, e dalla più evidente fragilità emotiva nei confronti dei bambini con cui la sua espressione tende ad intenerirsi naturalmente in pochi istanti. Non molto più loquace nemmeno quando in rapporti più stretti, per altro rarissimi, tuttavia lasciando come trasparire qualcosa del suo animo, quasi fosse tormentata da qualcosa di custodito gelosamente sotto la scorza dura .

    Animo e pensieri:
    Tormentata interiormente, Kat nega persino a se stessa quanti e quali pensieri le vaghino nella testa, cercando di concentrarsi su qualsiasi cosa di pratico ed essenziale per sfuggirci. L’atteggiamento che mostra verso l’esterno, duro, fiero e freddo, è una maschera che, pur meno netta, cerca di assumere persino per se stessa per fuggire da ciò che è la prima a non sopportare.
    La solitudine in cui si chiude è spesso una scelta obbligata di fronte alla problematicità nell’affrontare la sfiducia che ha verso il prossimo, il tormento dato dalla propria presunta follia e dalle proprie colpe passate, e soprattutto dalla consapevolezza di divenire troppo indulgente e morbida nei confronti di rapporti più stretti.
    A dispetto dell’atteggiamento, l’animo di Kat è costellato da grandi buchi nella propria sicurezza che non manifesta mai a nessuno: un bisogno inconscio di trovarsi infine in un posto sicuro, tranquillo, in cui potersi sentire in pace e senza tensione, concetto che va ben al di là della mera guerra. Sicurezza da cui sfugge per prima qualora ne venga tentata, preferendo non affrontare la possibilità che sia una mera illusione piuttosto che credere in tale possibilità.
    L’ossessione di questo contrasto tra realtà e illusione è il condizionamento, quanto il peggior tormento, che la insegue sin dall’infanzia, toccando argomenti più banali come l’ipocrisia altrui, quanto la ben più pesante consapevolezza di essere l’unica a vedere qualcosa di non reale, non tangibile, e, paradossalmente, ciò che più reale e concreto vi è stato nella sua vita.
    Tuttavia, di tutto ciò, nessuno al di fuori di lei sa o saprà mai nulla.

    Ideali: I più giurerebbero che non ne abbia, che sia solo una sopravvissuta di guerra con qualche scopo ignoto da raggiungere a fine di questo cammino.
    Ed è lei stessa a credersi all’interno degli Irregulars solo perché è il modo meno ipocrita, dopo quello che ha vissuto, per tirare avanti: ma sopravvivere è solo un pensiero meno difficile da affrontare che “vivere”, ed è per questo che con se stessa non ha voglia di approfondire ulteriormente.
    Consciamente tutto ciò che le interessa ulteriormente è ciò che la distrae da questo modus vivendi è ciò che crede correlato as Edward, come un tormento che esce a galla più prepotentemente di altri.
    Più inconsciamente, il ribrezzo per le perversioni che possono raggiungere gli uomini nella società, sino a stigmatizzarle in veri e propri principi elevati per mantenere l’”ordine” , insieme ad una natura istintivamente protettiva verso il prossimo, sono ciò che veramente la muove. E che la tormenta, in più d’una occasione, quando gli eventi sollecitano questi lati negati di sé


    Legami
    …tutto ciò che non è umano:

    Tachikoma:
    Dall’IA infantile e giocosa, spensierata e curiosa, tanto da suscitare in Kat un sentimento di benevolenza paziente e tenera.
    Da due anni con lei, le uniche volte che tende ad esasperarla è quando comincia a perdersi nelle dolorose domande esistenziali che lei vorrebbe semplicemente ignorare, ma che il piccolo Tachikoma non riesce proprio ed esimersi dal porsi. Con lui la ragazza tende ad avere un rapporto che esula di molto quello uomo-macchina, persino andando oltre la naturalezza che la sua specifica IA potrebbe creare nel rapporto, finendo per assumere atteggiamenti affettuosi che il Tachikoma per primo sembra gradire molto.
    Unico testimone dell’esistenza di Edward, che per intimazione di Kat comunque non rivela in giro, incuriosito da lui pur non capendolo appieno e finendo anche per litigarci privatamente quando lo ritiene troppo “cattivo” con Kat.
    La ragazza, pur desiderando credere che il Tachikoma lo percepisca realmente, tende a preferire un rassegnarsi sull’idea che questo effetto sia stato generato a causa della sincronizzazione che il piccolo ha con lei.

    Edward: Che sia reale o meno, Edward è il più profondo legame che Kat ha: un rapporto tormentato e malsano che esiste dalla più tenera infanzia della ragazza, una presenza costante in ogni istante della sua vita.
    Kat ha smesso da tempo di chiedersi cosa sia esattamente, se un frutto della sua immaginazione, se qualcosa di soprannaturale che la perseguita, se un “Ghost” che è stato legato a lei inconsapevolmente tramite qualcosa che non ricorda. Come ha smesso di chiedersi se sia odio o amore ciò che prova per lui.
    Irriverente, sadico, crudele e sempre dedito a giochi, macabri o divertenti che siano, Edward per tante cose è l’esatto opposto di Kat: incredibilmente acuto e sagace, pur avendo una esistenza illusoria, sembra trovare il suo maggiore divertimento nel ricordare alla ragazza il complesso reticolo di verità sottostanti che la realtà tende a nascondere sotto le spoglie di principi ed ideali.
    Kat è sempre stata in grado di percepirlo con ogni suo senso, se lui lo “desidera”: sembra essere una decisione di Edward se apparire, farsi udire e sentire, o almeno è così che l’ha sempre esposta lui la questione. Ed ineffetti sembra desiderarlo così di frequente che assomiglia molto più ad un tormento continuo che ad un compagno di vita.
    E’ “cresciuto fisicamente” con lei, per come Kat lo vede, per quanto non abbia mai potuto scorgerlo in volto: che sia reale o meno, Edward è comunque “nato” dall’impiccagione che ebbe luogo quando Kat era solo una bambina, quando ad essere messo sulla forca fu solo un bambino. Più alto di lei ormai, ma dalla muscolatura sottile, parla sempre con una voce strozzata e cupa ed il suo volto è coperto da un cappuccio di iuta strappato all’altezza della bocca. Più che camminare, penzola nel nulla, o aleggia, come ricordando il tragico destino di quel bambino della sua infanzia.
    Geloso e possessivo di Kat, è il primo ad indurla a scacciare presenze troppo costanti nella sua vita il più delle volte, mettendo in luce fatti che possono intesire i rapporti della ragazza con queste presenze o ad annunciare che chissà cosa potrebbe fargli capitare altrimenti.
    Pur non avendo mai avuto reali dimostrazioni di come possa accadere, Kat è tormentata dal pensiero che per qualche ragione Edward possa davvero influire sulla realtà e portare disgrazie al prossimo senza che lei abbia modo per prevederlo o fermarlo.
    Tuttavia se da un lato Edward è il suo tormento, è il primo ad ammorbidire il suo comportamento quando gli eventi portano Kat a vacillare, a darle conforto quando ne ha necessità. Il primo a farla sentire al sicuro, paradossalmente, ed è per questo anche che per lei, qualsiasi cosa sia nel bene o nel male, non permetterebbe a nessuno di portarglielo via. Ma anche questo è un pensiero che a se stessa non ammetterà mai.
    Della presenza di Edward nessun altro è comunque a conoscenza, se non il Tachikoma che Kat guida.


    CITAZIONE
    Riassunto della storia

    La consapevolezza del presente, per alcuni, può divenire qualcosa di tardivo e difficile da afferrare: Kathrine Quinn, negli schedari che ritraggono la sua storia, è un nome legato al malsano rifiuto per la società odierna di una delle tante piccole comunità religiose sopravvissute al trascorrere del tempo.
    Una comunità senza nome, una comunità di una manciata di abitanti devoti e dagli occhi chiusi rispetto al progresso della scienza, una comunità sperduta nel centro dell’America del Nord con contatti così miseri con l’esterno da non poter quasi essere chiamati tali: il luogo dove la ragazza ha vissuto sedici anni della sua esistenza, scoprendo solo una volta uscita da essa che di certo non era il suo luogo d’origine.
    Della vita che ivi ha trascorso, tuttavia, si conosce ben poco se non una manciata di dati: il nome della sua famiglia, un matrimonio precoce all’età di quattordici anni ed il poco chiaro motivo che l’ha spinta oltre i confini di quella piccola terra.
    Ben di più sono i dati che ritraggono la vita del luogo, probabilmente raccolti da qualche studioso di antropologia nel tempo: sono dati inseriti all’interno del fascicolo della ragazza, qualche manciata di righe che delinea un quadro quasi irrealistico per l’era in cui ormai si è giunti.
    Si descrive, in esse, una comunità non così antica, di una manciata di abitazioni sparpagliate disordinatamente e a circa mezzo miglio di distanza l’una dall’altra, in una stretta vallata ben poco fertile.
    La gente del luogo in gran parte sembrava persino non essere a conoscenza della realtà esistente oltre i picchi che li circondava, mentre chi sembrava conoscere la verità distoglieva lo sguardo e si faceva il segno della croce. Uno stile di vita fermo a quello adottato dai pellegrini in cerca di terra dell’ottocento ed un timore reverenziale del volere divino, acuito dall’influenza integralista mormonica presente all’interno della comunità, fino a sfociare in atti di fanatismo raccapriccianti.
    Si racconta a questo riguardo l’episodio di un’impiccagione: il colpevole era un bambino.
    Lo studioso descrive con parole decisamente sconcertate l’accaduto, raccontatogli da uno degli abitanti che per contro lo descriveva come un atto di purificazione alla loro terra: il bambino non doveva avere più di cinque o sei anni, ma rifiutava i dogmi del Signore per cui, di certo, era ben più che un peccatore e probabilmente aveva avuto contatti con il maligno. Le note che si possono leggere da parte dello studioso circa questo episodio sono di notevole orrore e dichiara di omettere la descrizione di quell’evento pubblico che gli fu narrato per decenza: pare comunque fosse servito anche come monito per gli altri fedeli e che fu ad opera del suo stesso padre, il quale, per il suo atto di estrema fede, fu quindi ritenuto quasi un santo.
    La data di questo episodio è riportata nel documento insieme al nome del bambino: Caleb Tolson, sedici anni fa.
    Solo una piccola nota in calce, quasi un appunto dello studioso, circa l’incontro che ebbe anche con il padre del bambino mentre completava il suo studio della comunità: “Continuo ad essere scettico, quest’uomo dall’aria inquietante e fredda, che pare il meno avvezzo a sconcertarsi per la realtà fuori di qui. Come se qualcosa di lui non abbia non abbia niente a che vedere con questo luogo. Il che lo rende solo più raccapricciante…”
    Il resto della vita di Kathrine Quinn, dai suoi sedici anni in poi, viene invece segnalato più ordinatamente all’interno del suo fascicolo.

    Gli appunti raccolti nel fascicolo seguono più rigorosamente, da questo momento in poi, gli spostamenti della ragazza, pur non riuscendo a delineare con chiarezza come, dalla sua partenza dall’Ohio in un vagabondaggio che la spinse sino alle soglie del Messico, sia riuscita ad adattarsi alla società ben diversa che le si presentava davanti.
    I dati raccolti descrivono questo vagabondaggio mettendo in luce i pochi rapporti umani avuti dalla ragazza e le brevi testimonianze raccolte a riguardo, che parlano di come meccanicamente abbia mosso i suoi passi sino a destinazione. Di come abbia fatto e dei suoi fini, tuttavia, non può essere portata menzione, a parte qualche ipotesi psicologica probabilmente segnalata nel fascicolo stesso, poiché né della presenza del ghost di Edward né della storia di lui pregressa è portata alcuna menzione.
    Ancora ad oggi non vi sono prove della presenza di un secondo ghost all’interno del suo cervello cibernetico, a parte la testimonianza poco attendibile del Tachikoma a riguardo: Edward, per motivi ignoti alla stessa ragazza, pare avere ben maggiori conoscenze di lei dell’ambiente che li circonda, suggerendoli in modi discutibili a Kat nei più disparati momenti di straniamento della loro storia.

    Dall’arrivo in Messico in poi, i dati raccolti sono ancor più dettagliati: la ragazza fu coinvolta all’interno di un piccolo gruppo di ribelli del posto, privo di nome ed insegne a causa anche del numero esiguo dei suoi partecipanti e generatosi a causa di quelle che da una parte della popolazione locale vennero viste come ingiustizie perpetrate contro di loro da parte del governo federalista. Gruppo dedito perlopiù ad azioni di guerriglia, urbana e non, in cui Kat fu raccolta date le condizioni di abbandono e stenti in cui viveva all’epoca: chi la trovò, abbandonata sul ciglio d’una via periferica di città, probabilmente credette di trovare in lei un’altra personalità disperata da poter facilmente coinvolgere in idealismi e movimenti a cui si dedicava il gruppo.
    Anche qui manca la documentazione circa le motivazioni che la spinsero ad accettare, ma le ipotesi descritte sono in questo caso meno lontane della realtà: impossibilitata ad inserirsi e capire davvero, soprattutto a pochi mesi dalla dipartita dalla comunità, la realtà che la circondava, Kat avrebbe comunque avuto migliori possibilità di adattamento in un clima dai toni più marziali, per quanto terroristici.
    Ed ineffetti la situazione che il gruppo di ribelli viveva, il più del tempo raccolti in casali abbandonati fuori dalle cittadine, progettando con quali azioni farsi valere di fronte al governo, era un ambiente in cui ebbe ben più facilità ad inserirsi: per quanto incapace di relazionarsi adeguatamente al prossimo, le sue capacità di sopravvivenza, ben maggiori rispetto agli altri a causa alla vita trascorsa, le valsero in tutti i contesti di stento e di guerriglia vera e propria, in cui si ritrovò seguendo i piani dei compagni.
    Attualmente Kat non fa menzione di quel periodo, di ben tre anni, che trascorse muovendosi con il piccolo gruppo ribelle nel territorio del Messico, per quanto non manchi la documentazione riguardo alle varie e piccole azioni a cui esso si dedicava: principalmente atti terroristici e di resistenza di poca rilevanza, per quanto vissuti sempre come vere e proprie conquiste dagli altri membri del gruppo, in cui si citano spesso anche scontri armati e qualche tentativo di infiltraggio, allo scopo di creare disordine, negli enti ed industrie locali.

    Allo scadere del terzo anno di vita all’interno di tale gruppo, tuttavia, l’incidente che annientò completamente il gruppo di resistenza locale: l’obiettivo era una grande fabbrica nel sud degli Usa che sarebbe stata altresì visitata da esponenti politici locali di alto livello quel giorno stesso. Al contempo la possibilità di mettere in luce, con quella mossa azzardata, i traffici illeciti in cui il governo del luogo stesso era coinvolto, spinse il gruppo ad organizzare quello che si presentò invero come un piano del tutto fallimentare: poco informati ed organizzati circa le misure di sicurezza che la mafia locale aveva preso per tale avvenimento, il tutto si risolse in un massacro in cui Kat riuscì per miracolo ad essere l’unica sopravvissuta.
    Posizionata nelle retrovie per fornire copertura grazie alla sua maggiore familiarità con fucili e armi, un tempo utilizzate nella comunità per difendersi dalle fiere che minacciavano il bestiame, ebbe il tempo per rendersi conto dell’aggravarsi della situazione e iniziare la fuga prima che fosse troppo tardi. Ferita gravemente durante la ritirata, facilitata solo dall’intervento di altre forze armate inseritesi nello scontro, riuscì ad allontanarsi da quello che ormai era diventato un vero e proprio campo di battaglia, perdendo la conoscenza per i gravi danni subiti.

    Il coma in cui entrò durò circa due mesi, prima che si risvegliasse all’interno di un’asettica stanza, scoprendosi poche ore più tardi salvata da morte sicura dagli stessi che erano intervenuti durante lo scontro.
    Anche qui il fascicolo riporta diverse notazioni circa quello che, poi la ragazza scoprì, essere una squadra governativa sperimentale, alle dipendenze di un laboratorio di ricerca bellico. L’intervento invero fu dovuto proprio alle medesime attività illecite da parte degli esponenti politici messicani con la mafia locale, per quanto fosse sconosciuto a loro stessi la presenza del gruppo di ribelli di cui Kat faceva parte e di cui lei fu l’unica sopravvissuta accertata: intervento che invero doveva avere anche il dovere di testare sul campo le nuove tecnologie che il laboratorio aveva messo a disposizione. La squadra, in sé, non possiede ad oggi una vera libertà di azione né dei compiti specifici, usata perlopiù per testare la valenza dei nuovi armamenti che il centro di ricerca studia.
    Nel fascicolo stesso, ad ogni modo, è riportato anche lo stato psicologico confusionario con il quale la ragazza reagì alle dichiarazioni, piuttosto affannate ed esaltate, dei medici che l’avevano curata: fu infatti in questa occasione che, durante l’intervento, fu rinvenuto l’impianto cibernetico che Kat aveva sul lato sinistro del cervello, fortunatamente non danneggiato dal danno alla testa, al punto che sembrava non capire affatto ciò di cui gli uomini le parlavano. L’impianto, come i medici-ricercatori affermarono con certa incredulità, doveva risalire ad un’operazione di almeno dieci o quindici anni prima.
    Tra i dati manca anche in questo caso la motivazione alla base della velocità di reazione psicologica della ragazza, dovuta anche in tal caso ad Edward che ebbe così occasione, con un gusto tutto suo, di presentarle ciò che la realtà le aveva nascosto sino ad allora. Leggermente più chiara l’ipotesi che il coma abbia invece permesso un recupero, seppur parziale e non assimilato invece consciamente, di alcuni blandi ricordi del periodo precedente alla vita nella comunità, probabilmente causato sia dallo shock, sia da una probabile anomalia della parte cibernetica del suo cervello sul contenimento dei ricordi.
    Fu proprio a causa dell’incredibile scoperta dell’impianto cibernetico e degli studi fatti sul bassissimo tasso di rigetto del suo corpo ad esso (eseguiti durante il suo coma), che di lì a qualche giorno le fu fatta richiesta dal centro di ricerca di entrare come agente eccezionale all’interno della squadra. Eccezionale, invero, in quanto di interesse puramente scientifico per il laboratorio e dalle minime possibilità di carriera, come viene riportato in calce nel fascicolo, insieme alla nota che, per quanto non ufficialmente dichiarato, la proposta fu più un ricatto di fronte ai suoi trascorsi da ribelle.

    Da allora trascorsero circa due anni, in cui si ebbe anche modo di approfondire i dettagli sulle reazioni psicologiche della ragazza di fronte agli eventi: insolitamente fredda e meccanica nel modo di rapportarsi alla realtà, marziale o meno che fosse, Kat seguì, come era accaduto anche nella sua precedente collaborazione con il gruppo di ribelli, piuttosto distaccatamente tutto ciò che le veniva ordinato, dedicandosi pressoché per nulla a tutto ciò che da esso esulava. Si riscontrano dai ricercatori che la seguivano i primi segnali su una vita passata poco avvezza alla tecnologia in maniera diretta, che la costringeva sovente ad una reinterpretazione delle spiegazioni su di essa in chiave meno moderna, nonostante l’incredibile affinità che la sua parte cibernetica le forniva.
    Come si riscontrarono, al contempo, le modifiche genetiche presenti nel suo Dna, quelle stesse che furono ipotizzate come ciò che le permetteva il bassissimo livello di rigetto agli impianti e le forniva la maggiore prestanza fisica che ebbe anche modo di provare sul campo.
    Da qui in poi si parla perlopiù delle singole azioni a cui ha partecipato, poco coinvolta apparentemente sul piano emotivo (nonostante i colloqui privati con alcuni psicologi che partecipavano al progetto ebbero modo di evidenziare come fosse in gran parte una facciata), abile negli approcci più diretti e fisici contro il nemico e una capacità tattica perlopiù basata su buona capacità di sopravvivenza. Al contempo viene fatta menzione di come sia stata inserita nel progetto di guida di un mezzo leggero, il Tachikoma, su cui sperimentare l’utilizzo simbiotico con le dotazioni cibernetiche e testare l’IA fornita al mezzo.
    Singolare il report circa il suo modo di relazionarsi, poco simile a uomo-macchina, con il piccolo carro armato, quasi non riuscisse a comprendere fosse solo una macchina.
    Durante la sperimentazione cui fu sottoposta, inoltre, viene fatta menzione dell’ulteriore impianto che le fu inserito sull’occhio sinistro: i risultati furono esattamente quelli sperati dai ricercatori sulla mancanza di rigetto che la ragazza ebbe, almeno quanto furono sconvolgenti quelli circa la sua mancanza di consapevolezza dell’utilizzo dello stesso.
    Il progetto viene riportato come ancora “in corso” all’interno del fascicolo, giacché non si ebbe davvero il tempo di sottoporla a veri e propri test sul campo: ormai trascorsi due anni dal suo arrivo all’interno della squadra, alcuni accordi stipulati tra i sovrintendenti della squadra di cui la ragazza faceva parte e il corpo degli Irregulars misero a disposizione di quest’ultimo alcune risorse a patto di un loro maggiore intervento nelle zone più instabili del Paese, risorse che si tradussero anche in uomini, tra cui appunto Kat stessa.
    Disinteressata a rifiutarsi o probabilmente persino non nella posizione migliore per farlo, la ragazza ebbe quindi modo di allontanarsi dai centri di ricerca, ormai ben più avvezza al nuovo contesto della società in cui si è inserita: non si ebbe modo di riscontrare quanto, di questi accaduti, condividesse o meno, anche se è ragionevole pensare dai brevi colloqui avuti che sia comunque una situazione che la avvicini di più alle sue personali ideologie. Quelle stesse ideologie di cui ben pochi hanno potuto avere scorci, dato il modo di intendere la collaborazione di squadra ben poco emozionale e personale della ragazza sino a questo momento.

    Una volta preso contatto con il corpo fu indetta una missione speciale per riorganizzare le truppe, una prova del fuoco dove tutti i nuovi membri avrebbero potuto mettere alla prova le loro capacità in una missione reale. Ognuna delle nuove reclute degli Irregulars fu reindirizzata alla base Federale di Houston, ed una volta lì tutti furono imbarcati su di una grossa nave da trasporto, per poi partire alla volta dell’Alaska, destinazione: Macross City.

    Piccola nota: Nel background riassunto non viene fatta volutamente menzione di diverse cose, tra cui di quello che successe all’interno della comunità e di quello che accadde ancor prima di arrivare in essa. Il tutto viene invece evidenziato nel background completo, che spero di aver spiegato bene in maniera privata al master XD Ho pensato di non inserire quindi nemmeno la questione del padre di Kat e di Tolson, che mi piacerebbe far apparire in un secondo momento, diciamo più in game, e alla fine nel caso inserirla all’interno del riassunto del background stesso. ^_^

    Equipaggiamento:

    Pistola d’ordinanza: Semiautomatica, potenza di fuoco media, con caricatore da 15 colpi: è la fornitura consegnatale una volta entrata come recluta negli Irregulars.

    Fucile da cecchino: Arma di ottima qualità, dalla grande potenza di fuoco, stabile e dalla lega leggera per essere trasportato efficacemente. Sino a cinque colpi per volta prima della ricarica.



    Impianti cibernetici:

    Parte del cervello:
    Le permette un contatto radio con il tachikoma ed inoltre, al momento dell’operazione all’occhio, furono attivati e resi raggiungibili attacchi per collegamento di spinotti ai terminali (prima completamente mimetizzati, anche a lei stessa, sotto una placca che sembrava in tutto e per tutto una parte del cranio stesso). Gli attacchi per gli spinotti vengono utilizzati molto di rado dalla ragazza ancora, che spesso cerca anche di dimenticare di esserne provvista.
    Nonostante potenzialmente vi siano altre capacità che potrebbe sfruttare a detta degli scienziati, la sua scarsa confidenza con la tecnologia le ha permesso solo questo utilizzo.

    Occhio sinistro: Discrete migliorie visive, soprattutto a lungo raggio. Ha la lista delle abilità che si suppone possa usare in un plico, conservato tra i suoi effetti personali, ma per ora non ha nemmeno idea di come possa riuscire ad usufruirne.
    La lista riporta le seguenti dotazioni:

    Attualmente utilizzabili:
    Vista telescopica:

    Una cosa che Kat non controlla, che é l'unica cosa che al momento sa di poter usare anche se a volte senza risultati soddisfacenti, é un accentuato ingrandimento e messa a fuoco delle immagini attraverso l'occhio in questione. Esso le permette di raggiungere ddistanze assolutamente proibitive per un occhio umano normale come ad esempio gli 1,5 Km di distanza con messa a fuoco su dettagli piccoli come una matita. Il difetto di tale opzione é che a volte l'ingrandimento parte involontariamente sfocando a dismisura o accentuandoo a livelli ipnotici la nitidezza di determinate immagini, causando sporadiche ma forti lacrimaioni al bulbo oculare.

    Presenti solo nell'allegato:
    (verranno poi segnalate)

    Abilità innata:
    Superuomo: I Super Uomini o Super Soldati, sono esseri umani geneticamente migliorati e perfezionati. Questi hanno riflessi psicofisici o solamente fisici che superano di gran lunga quelli umani grazie alle modifiche che sono state apportate ai loro corpi, questo però implica anche un minor lasso di vita od addirittura duplici personalità se le modifiche psichiche sono state imperfette o parziali. Interpretare un personaggio di questo tipo consente di dimostrare riflessi estremamente pronti, come anche paranoie mentali e devianze non indifferenti. Anche qui, come negli altri casi la spettacolarità della descrizione di questo tipo di innata sta nel fatto di saper essere introspettivi rapportandosi con le proprie paturnie mentali, con i propri pensieri di superiorità od inferiorità rispetto al mondo, in sostanza a volte il super soldato impazzisce e diventa incontrollabile, od ancora non riesce a stare al passo con il proprio corpo e non ne ha il completo controllo. Questo tipo di personaggio può essere di qualunque serie e può pilotare qualunque mecha, in quanto le modifiche genetiche sono all'ordine del giorno anche se ritenute immorali ed illegali dalla comunità mondiale.

    Edward: Il ghost di Edward presenta alcune connotazioni da Newtype, mai veramente sviluppatesi data la sua particolare “storia”. Tuttavia non essendo sotto controllo di Kat, lei non avrà mai possibilità di usufruirne ed Edward stesso si diletta esclusivamente ad usarle per tormentare la ragazza e mai per aiutarla, probabilmente consapevole che se la caverà in ben altri modi. Il più delle volte, in particolare, Edward si diletta ad utilizzare le stesse per rendere più realistici i condizionamenti mentali che, con le influenze sensoriali che ha sulla ragazza, si diletta a provocare.

    Glossario
    Ghost: Per Ghost si intende l’insieme di dati, più o meno completo, che una coscienza umana assimila nel corso della sua storia. E’ un concetto dal significato non totalmente delineato, a causa di alcune sostanziali domande filosofiche sul significato stesso, quali: il solo insieme di dati può essere copiato? E’ una coscienza vera e propria? E se è un insieme di dati, può essere soggetto a clonazioni o a modifiche strutturali?
    Tuttavia, al di là dei punti meno chiari, basti dire che un Ghost non è sviluppabile nemmeno dalle IA più sofisticate e più vicine ad emulare in tutto e per tutto all’uomo. Si potrebbe dire, un po’ semplicisticamente, che il Ghost è la coscienza e l’anima delle persone, vista in chiave digitalizzata, o quantomeno l’insieme dei dati con cui essa può essere rappresentata.

    Skills: Niente per ora, 0 Sp
    Mecha pilotato: Tachikoma
    Storyboard:

    Si ringrazia Shiyu Yamagami per l'ispirazione su Edward ^_^





    Edited by - Temari - - 31/10/2014, 01:59
     
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    Qui ti porto alcune perplessità che mi sono saltate alla mente.
    Ovviamente, non sono critiche ma domande che presumibilmente mi verranno spiegate nella versione completa del BG, ma per correttezza mi limito a porre domande che - forse - potrebbero essere d'aiuto a te quanto a me per avere chiara in mente la storia del personaggio di Kat. ^__-
    Cominciamo:

    CITAZIONE
    La difficoltà che incontrò nel doversi adattare alla realtà del resto del mondo fu notevole: le mancavano ben più che i basilari concetti di sopravvivenza in una società così avanzata rispetto alle sue origini, nonostante mostrasse stranamente una certa velocità all’adattamento dal punto di vista pratico.

    Qui non parli del momento in cui Kat fugge dalla comunità, o del suo rapporto con la stessa. Se é una cosa voluta vorrei che poi mi passassi - nel BG completo - una spiegazione esauriente di cosa faceva nella comunità e di com'é riuscita a sfuggirvi, oltre che una motivazione di fondo per la quale fugge.
    Anche se é abbastanza intuibile visto l'estremismo delle pratiche religiose del luogo.


    CITAZIONE
    Non si conoscono le ragioni che la spinsero, durante i primi mesi di vagabondaggio, ad inserirsi ad un quasi insignificante gruppo di resistenza, ma probabilmente era il modo più semplice per trovarsi uno scopo e un’identità all’interno di un mondo che non conosceva.

    Questi gruppi di resistenza vorrei che fossero delineati meglio, perché nel nord america, per quanto la situazione demografica del pianeta lo incaselli in uno smodato spopolamento causato dalla grande migrazione verso le colonie (la quale vede circa un miliardo di persone sulla Terra, mentre i restanti 8/9 miliardi nelle colonie), non vi possono essere gruppi di resistenza attiva sia grandi che di modeste dimensioni.
    Questo é dovuto al fatto non solo che il territorio é controllato dall'ONU, ma sopratutto perché é piuttosto disabitato e consente - al contrario - una più prolifica popolazione di vandali e teppisti alla "Mad Max", sempre e comunque ridotti a causa della bassa densità di popolazione.
    Se volessi far capo a gruppi di resistenza, ti posso dire che essi - nel continente americano - sono per lo più presenti nel centro/sud, e compiono azioni di guerriglia in aperte manifestazioni anti-federaliste.


    CITAZIONE
    ben più forte fisicamente delle altre donne presenti nel piccolo gruppo e con un’indole più portata al combattimento fisico, riuscì infine ad integrarsi,o forse solo ad abituarsi, al forte cambiamento.

    C'é un motivo di questo suo vantaggio rispetto agli altri? Forse la sua vita nella comunità in cui é precedentemente cresciuta? Questa parte appare un poco nebulosa e lacunosa, ma probabilmente nel BG ciò mi verrà chiarificato. Aspetto comunque la versione completa per comprendere meglio le ragioni che stanno dietro alla crescita ed allo sviluppo del personaggio di Kat.


    CITAZIONE
    Quantomeno essa era l’apparenza.
    Troppo chiusa e silenziosa per stringere legami con qualcuno, divenne un soldato della ribellione che, dopo i primi tempi di palese straniamento, parve paradossalmente essa stessa una “macchina” a chi condivideva il tempo con lei.
    Nei tre anni che trascorse all’interno di questo gruppo la sua maggiore consapevolezza nel maneggiare le armi rispetto ai più comuni cittadini che vi entravano le permisero di affrontare molto meglio di altri le azioni in prima linea: dopotutto, si potrebbe ragionevolmente pensare, che fucili e pistole per quante migliorie abbiano subito nel tempo, si basano sempre sui medesimi concetti.

    Anche qui il dubbio é il medesimo precedente, lo straniamento é notevole nel notare quanto Kat sia avvezza ad utilizzare armi da fuoco, o addirittura nel suo integrarsi in una realtà a dir poco lontana eoni dal modo di vivere che seguiva precedentemente.
    Anche qui vorrei prendere visione del BG per chiarificarmi questo dettaglio che - per delineare la crescita del personaggio di Kat - é fondamentale.


    CITAZIONE
    Nel responso medico che le diedero una volta sveglia, in cui ebbe più di qualche difficoltà a comprendere diversi significati, fu la prima volta che sentì parlare degli impianti cibernetici; quelli che, a detta del medico, le erano stati impiantati in una parte del cervello diversi anni prima.

    Qui vorrei sapere invece quando avviene l'impianto delle dotazioni cibernetiche all'interno del cervello di Kat. Essendo che la storia procede lineare fino a questo punto (senza però delineare la parte passata sfruttando un buco narrativo notevole) e non essendo mai successo che si parlasse di detti impianti, vorrei che fosse chiarito il "quando" queste dotazioni le sono state impiantate ed il perché.
    Ti ricordo che sono strumentazioni estremamente costose (sopratutto se come in GITS sono impianti a tutto campo come addirittura cortecce cerebrali artificiali) e che se qualcuno ne fa uso dev'essere adeguatamente fornito di tecnologie e di denaro.


    CITAZIONE
    Le ci volle diverso tempo per elaborare il concetto, nonostante la “presenza” che sentiva sin da bambina la spronava a prenderne coscienza ben più velocemente.
    Tuttavia da allora il suo agire cominciò ad essere più concreto, oltre il concetto di limbo in cui sopravvivere al quale aveva preferito adattarsi negli anni precedenti: una volta riuscita difficoltosamente ad uscire dalla confusione dell’ennesima notizia ricevuta, si propose, anche per sdebitarsi per il suo salvataggio, come recluta all’interno del corpo di ribellione.

    Un dubbio che mi é balzato alla mente é il "dove" le ferite di Kat fossero localizzate, il che - dallo scritto - mi pare sia intuibile visto che si parla di impianti cerebrali, ma tendo per sicurezza a cercare la concretezza nelle mie riflessioni e - per questo motivo - vorrei che specificassi meglio questo punto nel BG completo, se possibile.
    Inoltre, terminando qui la mia divagazione sui punti precedenti, vorrei che specificassi meglio anche ciò che riguarda questo gruppo di resistenza, considerando ciò che ti ho precedentemente detto sulla situazione demografica nel nord america (come anche nel resto del mondo, s'intende).


    CITAZIONE
    Cominciò al contempo a cercare più coscientemente un confronto con la tecnologia che, come dovette abituarsi ad accettare, conviveva con lei sin dalla più tenera età. Riuscì anche a superare l’ennesimo scoglio del suo precedente stile di vita, sfruttando le potenzialità dell’impianto presente in lei per riuscire a guidare un piccolo mezzo da combattimento che le fu affidato.

    Da chi le venne affidato il mezzo da combattimento? Anche qui c'é da tenere conto che la guida mediante gli impulsi cerebrali é un campo assai inesplorato della tecnologia, bisogna far perno - a questo punto - sul fatto che si tratta di nuove strumentazioni sperimentali. Cerca di rendere plausibile il fatto che chi ti fornisce una tecnologia simile possa davvero averla in uso.


    CITAZIONE
    E la cosa la sollevò inaspettatamente quando l’IA del mezzo parve riconoscere la presenza di Edward, ritenuta da lei sino a quel momento una pura follia della sua mente (tuttavia, non riuscendo comunque a toglierle davvero questa sensazione).

    A questo punto parli della difficoltà nel controllare il sistema cibernetico?


    CITAZIONE
    Qualche mese prima l’eccitazione degli scienziati e dei medici per la mancanza di rigetto che aveva dimostrato le costò la proposta di sottoporsi ad un ennesimo intervento, stavolta all’occhio, che potesse migliorarne così le capacità visive. Fu invero più un esperimento che altro, perfetto in quanto a mancanze di rigetto, discutibile sulla capacità di sfruttare appieno le potenzialità della ragazza.

    Ma Kat perché decide di sottoporsi all'esperimento? Questo dettaglio non si evince. Poi c'era un'altra cosa che mi dava perplessità: ma gli scienziati di cui parli fanno parte del gruppo di resistenza? Perché questo tipo di ricercatori difficilmente si trova in modesti gruppi (il più delle volte disorganizzati) di rivoltosi. Devi specificare meglio questo punto perché così com'é appare alquanto lacunoso e porta il lettore a farsi domande sulla linearità della storia, che sì dev'essere un riassunto, ma deve anche essere coerente nel suo svolgimento.


    CITAZIONE
    Poco tempo dopo la possibilità del supporto del gruppo degli Irregularis sul loro territorio d’azione, spinse le alte cariche del gruppo di resistenza a proporre proprio la ragazza come recluta da fornire loro, quasi volesse al contempo essere un invito ad agire più attivamente nel dar loro supporto sul territorio da loro coperto.

    Capita spesso che la gente sbagli il nome del corpo degli Irregulars quindi non é una cosa grave. XD
    Più che altro dovresti cercare di dare più senso al fatto che il gruppo di resistenza collabori con noi. Solitamente un gruppo di resistenza - essendo un gruppo anti-governativo od anti-"qualcosa" in generale - dovrebbe portare più scompiglio che benefici alla zona in cui opera, quindi mi viene spontaneo pensare che invece di rapporti amichevoli con questo gruppo, gli Irregulars abbiano degli attriti. Se poi tu volessi - a quanto ho capito - collegare le due cose in modo da far sì che Kat entri a far parte del nostro corpo militare, cerca allora di chiarificare meglio la posizione e la natura dell'ente "gruppo di resistenza" perché come ti ho anche detto precedentemente, messo così può destare notevoli perplessità.

    Note: Queste correzioni sono da riferirsi unicamente alla bozza del BG portata in visione. Attendo con ansia di avere sotto mano il BG completo per poter valutare meglio e più completamente nel dettaglio la struttura della storia che, ad ora, appare alquanto frammentata e sintetizzata (anche e sopratutto per la scelta dovuta alla forma narrativa utilizzata per descrivere la storia, che la spezzetta in differenti segmenti per descrivere i vari archi periodali della vita di Kat).
    Il mio consiglio per questo riassunto é di rendere le cose più semplici e più omogenee, cercando di dare più spazio ad un continuum narrativo e ad una completezza sui fatti riassunti, piuttosto che al mistero che sì garantisce notevole intrigo, ma a volte può creare buchi narrativi che intaccano il valore del riassunto.
    Riassumi, in definitiva, ma (sopratutto nella seconda parte, come mi hai detto su MSN) cerca di essere più lineare nella narrazione, anche se ciò implica semplificare le parti dettagliate del BG in funzione di una maggiore comprensione.


    CITAZIONE
    Equipaggiamento:

    Pistola d’ordinanza: Semiautomatica, potenza di fuoco media, con caricatore da 15 colpi: è la fornitura consegnatale una volta entrata come recluta negli Irregulars.

    Fucile da cecchino: Arma di ottima qualità, dalla grande potenza di fuoco, stabile e dalla lega leggera per essere trasportato efficacemente. Sino a due colpi per volta prima della ricarica.

    Riguardo alla pistola nulla da dire, visto che potresti effettivamente averne ricevuta una all'ingresso come recluta all'interno del corpo. Magari pensavo che potevi averne già in possesso una a causa degli anni di servizio nel gruppo di resistenza che ti ha persino affidato il Tachikoma, ma la scelta riguardo a questo dettaglio sta solo a te. ^__-

    Il fucile di precisione invece va bene, ma devi aumentare il numero di colpi nel caricatore da 2 a 5.


    CITAZIONE
    Impianti cibernetici:

    Parte del cervello: Le permette un contatto radio con il tachikoma. Nonostante potenzialmente vi siano altre capacità che potrebbe sfruttare a detta degli scienziati, la sua scarsa confidenza con la tecnologia le ha permesso solo questo utilizzo.

    Occhio sinistro: Discrete migliorie visive, soprattutto a lungo raggio. Ha la lista delle abilità che si suppone possa usare in un plico, ma per ora non ha nemmeno idea di come possa riuscire ad usufruirne.

    Nel cervello oltre all'impianto radio per le comunicazioni vi sono anche gli attacchi per gli spinotti di collegamento diretto (situati dietro la nuca) con i terminali ed il Tachikoma, per poterlo utilizzare dall'interno della cabina di pilotaggio posta nella sua parte posteriore.
    Il resto delle potenzialità dell'impianto saranno svelate in game se sei d'accordo, una volta che queste avranno la possibilità di svilupparsi.

    Riguardo invece all'occhio parli di una lista di abilità utilizzabili presente in un plico, intendi forse una sorta di manuale di istruzioni?
    Comunque, il sistema oculare proietta direttamente innanzi ai tuoi occhi immagini (cartine, schemi, video-chiamate) e quant'altro la connessione con il Tachikoma - od un semplice terminale elettronico - ti possano consentire di scaricare direttamente nel banco di memoria inserito nel tuo cervello artificiale.
    Aggiungi queste peculiarità alla voce "equipaggiamento" perché altrimenti in missione il tutto risulterebbe troppo vago e di difficile gestione.


    CITAZIONE
    (Una piccola postilla se possibile: per una questione Gdr il ghost di Edward in teoria era di base NewType. Questo non vuol dire per il mio personaggio di godere di alcun vantaggio di quella razza, ma al massimo dei malus perché, spero di essermi chiarita anche nella spiegazione della psiche di Edward, è più un oppressore che altro. Per “non farle chiudere la mente” al massimo, considerando che i loro ghost coesistono all’interno della parte cibernetica del cervello della ragazza, ma soprattutto per infastidirla e alle volte vendicarsi di lei, le può far sentire qualcosa che viene appunto da questa sua pregressa abilità. Alle volte invece saranno solo “illusioni”, nel senso che Edward, non avendo controllo del corpo ma avendo un collegamento con la parte neurale di Kat, può indurre false percezioni.
    Se non sono stata chiara, te lo spiegherò meglio, promesso XD)

    C'é da dire subito che il Newtype non é una razza ma un'abilità innata. Erroneamente si può pensare che il Newtype sia una diversa specie di essere umano, ma é errato pensarlo. Newtype non si nasce, lo si diventa. E per di più il potere Newtype - come riportato nella descrizione dell'abilità innata - si sviluppa unicamente avendo stretti e continui contatti con lo spazio aperto.
    Quindi già da questo punto di partenza dovresti iniziare per ampliare/completare le tue idee sul personaggio di Edward.
    Riguardo invece alle influenze che questa peculiarità innata del Ghost di Edward potrebbero avere sulle percezioni di Kat sono assolutissimamente d'accordo nel consentirti di implementare questa piccola variazione descrittiva e caratterizzante alla scheda, fermo restando però che dovrà essere unicamente un elemento caratterizzante ed opprimente, per avvalersi di una maggiore profondità interpretativa e di una migliore gestione sentimentale del personaggio.


    CITAZIONE
    Tachikoma: Dall’IA infantile e giocosa, spensierata e curiosa, tanto da suscitare in Kat un sentimento di benevolenza paziente e tenera.
    Da due anni con lei, le uniche volte che tende ad esasperarla è quando comincia a perdersi nelle dolorose domande esistenziali che lei vorrebbe semplicemente ignorare, ma che il piccolo Tachikoma non riesce proprio ed esimersi dal porsi. Con lui la ragazza tende ad avere un rapporto che esula di molto quello uomo-macchina, persino andando oltre la naturalezza che la sua specifica IA potrebbe creare nel rapporto, finendo per assumere atteggiamenti affettuosi che il Tachikoma per primo sembra gradire molto.
    Unico testimone dell’esistenza di Edward, che per intimazione di Kat comunque non rivela in giro, incuriosito da lui pur non capendolo appieno e finendo anche per litigarci privatamente quando lo ritiene troppo “cattivo” con Kat.
    La ragazza, pur desiderando credere che il Tachikoma lo percepisca realmente, tende a preferire un rassegnarsi sull’idea che questo effetto sia stato generato a causa della sincronizzazione che il piccolo ha con lei.

    Solitamente i Tachikoma hanno anche un nome per venire distinti dalle altre unità loro gemelle, se volessi chiamarlo in qualche modo hai la possibilità di farlo. Per il resto va bene, ti faremo avere la scheda di riferimento del mezzo quanto prima.

    Per il momento le correzioni/note ed in consigli finiscono qui.
    Non serve - per partecipare al test - che tu mi invii in via definitiva la copia del BG in fretta e furia, ma più che altro aggiusta il riassunto in modo che sia maggiormente completo così da evitare troppi buchi che rendano la storia possibilmente incoerente nel suo svolgimento o cozzante con l'ambientazione.

    Per qualsiasi cosa sono a tua disposizione, contattami pure se avrai bisogno di consigli od informazioni, non c'é alcun problema! ^__-

    P.S. ti consiglio di inserire a fondo pagina una breve definizione di "Ghost" come nota, poiché non tutti potrebbero avere dimestichezza con GITS.

    Bye!

    Scheda da correggere aggiornamento del 16/05/2010
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  3. Maya Yamagami
     
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    Illustro qui, per comodità nel rivedere le correzioni, punto per punto ciò che è stato cambiato alla scheda: (sono nell'ordine delle correzioni segnalate nel precedente post ^_^)

    1) Rapporto comunità e fuga: il tutto è spiegato nel background completo, quindi non ho fatto una vera e propria modifica in scheda.

    2) Gruppi di resistenza: apportate modifiche all'interno del riassunto della storia, dimmi se va bene. ^_^

    3) Capacità fisiche: segnalato il risultato delle modifiche genetiche subite da questo punto di vista, lasciato implicito che l'incremento è stato anche dovuto alla vita più dura svolta (chiarito invece bene, credo, nel background completo)

    4-5)Circa il modo di adattarsi di Kat alla "nuova realtà", e a tutte le altre cose riportate in questi due punti, ho messo in luce solo parte delle cose, lo ammetto: ti lascio leggere se la correzione è giusta, in parte preferirei per ora tenere il mistero sugli eventi passati che nemmeno lei ha chiari, mentre spero di essermi chiarita su come abbia effettivamente fatto ad adattarsi per il resto. E di come sia anche molta apparenza a riguardo XD

    5) Segnalato il tipo di ferite subite e da chi le fu affidato il mezzo.

    6) No, non intendevo difficoltà a controllare il sistema cibernetico, ma della non consapevolezza di Kat riguardo alla vera natura di Edward. L'IA che riconobbe Edward era del Tachikoma, ovviamente.

    7) Aggiunte le motivazioni che spinsero la ragazza a sottoporsi all'esperimento (qui la storia è un po' cambiata per giunta ^_^)

    8) Con il cambiamento del secondo gruppo ribelle, cambiate anche le motivazioni di Kat per l'arrivo negli Irregulars.

    9)Cambiato il numero massimo colpi fucile.

    10) Aggiunte tutte le caratteristiche dovute agli impianti cibernetici. Alcune sono state un po' cambiate rispetto al suggerimento dato per mantenere coerente l'idea che Kat soffra ancora di difficoltà nell'usare più coscientemente cose tecnologiche troppo avanzate. ^_^ La lista delle dotazioni dell'occhio, che le fu data dagli scienziati che la operarono, l'ho lasciata comunque volutamente vuota: Kat non sa ancora adoperare in quella maniera l'occhio, e poi lascio al master la possibilità di inventarsi le varie dotazioni e quando Kat riuscirà ad utilizzarle ^^ (un po' come per il cervello cibernetico)

    11) Segnalato Edward come Newtype, come d'accordo anche per la storia concordata. Precisato comunque in scheda che sono abilità blande e l'utilizzo che ne fa con Kat.

    12) Per ora il Tachikoma non ha nome ^_^ Kat non è per nulla fantasiosa, e ha rimandato.

    13) In fondo alla scheda compare ora il piccolo glossario chiarificatore, in cui si legge anche la breve descrizione del Ghost. ^_^

    Le modifiche maggiori credo siano tutte nella parte della storia del pg, dove i cambiamenti veri cominciano, secondo suggerimenti e correzioni, dalla sua partenza dalla comunità (riscritto interamente dalla sua partenza in poi)
    Fatemi sapere ^_^
     
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    loro da parte del governo federalista, privo di nome ed insegne a causa anche del numero esiguo dei suoi partecipanti.

    Qui parli del governo federalista? Se sì guarda che il governo si chiama "governo federale terrestre", quindi ha nome e pure insegna, visualizzabile nel topic relativo alla politica di RW presente in bacheca.


    CITAZIONE
    Anche qui il fascicolo riporta diverse notazioni circa quello che, poi la ragazza scoprì, essere una squadra governativa sperimentale, alle dipendenze di un laboratorio di ricerca bellico.

    Qui più che una correzione é un chiarimento: la squadra governativa di cui parli é federale no? Perché é di quel governo che si parla, no? Solo un chiarimento, nemmeno una correzione visto che il fatto riportato va bene, mi basta una tua risposta.


    CITAZIONE
    La lista riporta le seguenti dotazioni:

    Eccoti la prima ed unica opzione che hai naturalmente a disposizione vista la sua componente di controllo innato e naturale da parte di Kat:

    Vista telescopica:
    Una cosa che Kat non controlla, che é l'unica cosa che al momento sa di poter usare anche se a volte senza risultati soddisfacenti, é un accentuato ingrandimento e messa a fuoco delle immagini attraverso l'occhio in questione. Esso le permette di raggiungere ddistanze assolutamente proibitive per un occhio umano normale come ad esempio gli 1,5 Km di distanza con messa a fuoco su dettagli piccoli come una matita. Il difetto di tale opzione é che a volte l'ingrandimento parte involontariamente sfocando a dismisura o accentuandoo a livelli ipnotici la nitidezza di determinate immagini, causando sporadiche ma forti lacrimaioni al bulbo oculare.


    Con questo ho finito, come concordato prima di dare l'OK definitivo attendo di leggere anche la seconda parte del BG completo, che - per il momento - pare andar bene.

    Per il momento la scheda risulta ancora in status di correzione anche se la maggior parte delle sgrossature sono state appianate con successo.
    Attendo eventuali aggiornamenti sia per PM, che per msn. ^___-

    Scheda da correggere aggiornamento del 25/05/2010
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  5. Maya Yamagami
     
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    1)Allora, riguardo al primo punto c'era un'ambiguità nella frase: era il gruppo di locali ad essere privo di insegne e nome, e ovviamente il governo è proprio il Governo Federale Terrestre. Ho corretto la frase per renderla più leggibile.

    2)La squadra governativa sperimentale era ovviamente legata al governo federale terrestre.

    3) Inserita l'abilità nella lista delle dotazioni dell'impianto oculare cibernetico "utilizzabili attualmente"

    Ho inoltre corretto il nome del bambino impiccato (avevo lasciato il nome di Edward, ma ineffetti quando Kat lo "rivede" lui si presenta con un altro nome rispetto a quello originario, che era Caleb)
    E Ryu... una sola cosa: non riuscirò mai a finire Tutto il background in tempo utile XD Sono in periodo di esami, e ho completato solo sino alla partenza di Kat dalla comunità. Posso inviarti quella per ora, da lì in poi sarebbe preferibile per ora basarsi sul riassunto (gli eventi sono quelli che ho descritto, non ci sarebbero comunque novità nello scritto) perchè ho troppo poco tempo e rischierei di far slittare troppo la quest.
    Fammi sapere ^_^
     
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    Ho inoltre corretto il nome del bambino impiccato (avevo lasciato il nome di Edward, ma ineffetti quando Kat lo "rivede" lui si presenta con un altro nome rispetto a quello originario, che era Caleb)

    Questa cosa non l'ho capita proprio bene, magari passami il BG definitivo della parte della vita di Kat prima della fuga. Avrei anche bisogno di capire il perché é fuggita sperando che ci sia all'interno del fascicolo che hai terminato di scrivere. Anche perché ho solo quel buco lì negli eventi.

    Riguardo al resto la scheda va bene.


    Scheda approvata aggiornamento del 26/05/2010
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5 replies since 8/5/2010, 15:50   307 views
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